Ma è stata anche la serata in cui la vasca da bagno è stata grande protagonista: prima lo stellato Philippe in fase di immersione, poi le Professoresse ammollo tra la schiuma. Con una differenza fondamentale nelle scelte registiche: il primo immortalato di profilo, quasi brutale al momento dell’ingresso nella vasca, mentre le due ereditiere sono state al centro di una sequenza che ammiccava ai vecchi film erotici degli anni ‘70 e ‘80.
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Proprio Philippe, e non certo per il bagno, è protagonista della coppia trash della settimana: gli Stellati. Appena entrati in gara, hanno già sofferto la competizione, specie lo chef francese: mosso da un agonismo esasperato, Philippe Léveillé non è stato il compagno di viaggio ideale per il collega Ciccio Sultano.
Alcuni passaggi si sono rivelati piuttosto infelici. Innanzitutto la stizza nei confronti di un ecuadoriano che ha rifiutato di dare il suo passaggio, giustificandosi con il fatto che il suo bambino stesse piangendo perché non si sentiva bene. Del resto, anche nell’ipotesi si trattasse di una bugia, nessuno obbliga qualcuno a dover trasportare gratuitamente un occidentale sconosciuto.
Invece Philippe non solo si è arrabbiato con l’uomo, ma si è detto contento che il bambino stesse piangendo; con un tono di voce vendicativo della persona a cui tutto sembra dovuto.
Per la prima metà della tappa si è mostrato nervoso e decisamente sgradevole. Al punto di fingere di non vedere gli Artisti mentre, fermo insieme al compagno a fare l’autostop, la Barale e Tomassini si avvicinavano a piedi. Sebbene la conduttrice li salutasse, lui l’ha ignorata. E a quel punto è stata la Barale a tranquillizzarlo allontanandosi: lei e Tomassini avrebbero continuato a piedi, senza costituire un pericolo.
Una competitività esagerata per un programma di intrattenimento, quella dello chef.
Gli Espatriati
Veniamo invece ai migliori, la coppia regina. Si tratta degli Espatriati Son Pascal e Kang, a cui certo non manca il savoir faire. I due, grazie al sorriso da scugnizzo del cantante, riescono a suscitare sempre la simpatia nelle persone in cui si imbattono. Procedono spediti verso il traguardo adattandosi a tutto senza lamentarsi o mostrarsi nauseati di alcunché. E naturalmente non sopportano le Persiane, alle cui “macumbe” è stato dedicato anche un esplicito gesto dell’ombrello in fase di “confessionale”.
Negli Espatriati, infine, i toni non sono mai astiosi né i commenti perfidi: i due ragazzi hanno un approccio molto giocoso alla gara, perciò non vi è astio.