Ecco i programmi che nel mese di maggio sono stati analizzati dall’Osservatorio Media del Moige (Movimento Italiano Genitori).
Nella categoria IN ci sono:
1) Speechless (Fox)
2) Il fulgore di Dony (Rai 1)
3) Spike team – Olimpicamente Spike (Rai Gulp)
Ecco tutte le valutazioni del Moige su ognuno dei programmi IN.
Speechless
Genere: serie tv
Rete: Fox
In onda: il venerdì, alle 21.50
I Di Meo sono una famiglia speciale, non perché JJ, il primogenito di Maya e Jimmy, è un invalido con paralisi cerebrale, ma perché sono così fuori dagli schemi da vivere con naturalezza e “normalità” ciò che la gente comune considera “anormale” come la disabilità. Lo ha capito bene Kenneth, il custode scolastico che segue JJ, il “sesto DiMeo”. Qui contano non l’ordine in casa o cosa pensino gli altri, ma le persone, ognuna con le sue peculiarità: Maya, col suo forte carattere, pronta a combattere perché JJ abbia le stesse opportunità di studio e relazioni sociali dei coetanei, che fatica a trovar spazio per gli altri 2, che ama altrettanto; Jimmy, uomo di cuore che tiene all’unità della famiglia e vive il lavoro in funzione del bene familiare; Ray, il razionale di casa, che riporta tutti all’ordine e con i piedi per terra, guai se non ci fosse; Dylan, competitiva e determinata, che soffre per il poco tempo che i genitori possono dedicarle, ma guai a chi tocca JJ. Ma il fulcro della famiglia è proprio JJ, che rende tutti speciali e profondamente umani: “Tu ci hai insegnato a essere spontanei, a mollare tutto quando serve. Ti confesso, è la parte che preferisco di noi, tu ci rendi noi”, dice la mamma. Ecco il segreto dei Di Meo, impegnati nella seconda stagione a trovare un po’ di stabilità nella vita familiare.
Genere: Film tv
Rete: Rai 1
In onda: martedì 29, alle 21.25
Dony è una ragazza liceale semplice e pulita, amante della danza e studiosa, senza grilli per la testa, che si innamora del ragazzo più corteggiato della scuola, Marco, bello, simpatico e sportivo. Sembra il classico colpo di fulmine di un amore adolescenziale, ma ciò che accade a Marco dimostra che si tratta di qualcosa di molto più profondo. Infatti in seguito a un trauma cranico dovuto a un banale incidente sugli sci, il ragazzo subisce un danno cerebrale che lo porta in breve tempo a diventare come un bambino. Dony si ritrova a essere, insieme alla mamma di Marco, l’unico riferimento per lui, l’unica che lo calma nelle crisi e a cui permette di farsi accudire, che gli dà una serenità e una gioia profonda in quello stato di bassa coscienza. Il merito è proprio del fulgore di Dony, questa luce profonda che la ragazza emana e che trasmette a lui, come anche allo psichiatra – incaricato dai genitori preoccupati di comprendere perché lei stia facendo scelte così folli e incomprensibili al mondo di persone “normali” e tendenzialmente egoiste che la circonda – che ne rimane colpito e commosso nell’intimo. In effetti è in un certo senso paradossale e “anacronistico” (così lo definisce il regista Pupi Avati) l’amore di questa ragazza, tutt’altro che inconsapevole, che passa prima dalla paura di una scelta così radicale fino ad arrivare ad accogliere l’aspetto più profondo dell’amore umano: l’incondizionato dono di sé per l’altro, costi quel che costi. La lezione di una giovane adolescente al mondo degli adulti.
Spike team – Olimpicamente Spike
Genere: Serie animata
Rete: Rai Gulp
In onda: in vari giorni e vari orari
Alla terza edizione, la fortunata serie che ha come protagoniste le ragazze di una squadra di pallavolo, stavolta vede impegnate le atlete nelle olimpiadi giovanili in Italia. Le giovani apprendono attraverso l’attività sportiva valori come l’amicizia e lo spirito di squadra, il rispetto delle regole, il sacrificio e la costanza, il coraggio (che, viene spiegato, “non è imprudenza”), l’impegno per la vittoria, ma anche la sopportazione della frustrazione per la sconfitta guidate da un allenatore d’eccezione, Lucky/Lucchetta, che in quanto a tecnica di gioco non è secondo a nessuno. Altro tema importante trattato nella serie è quello della disabilità, presentato attraverso giovani atleti paralimpici (come Bebe Vio): grazie allo sport è possibile far vedere quali potenzialità ha una persona disabile, come può superare il suo handicap e quali abilità può acquisire conducendo una vita del tutto normale insieme ai propri coetanei “abili”. L’ambientazione in Italia dà la possibilità di mostrare, con accurate ricostruzioni animate, ai piccoli spettatori i luoghi più noti del Belpaese.
Queste le valutazioni per i programmi OUT.
Grande Fratello 15
Genere: Reality
Rete: Canale 5
In onda: lunedì o martedì, ore 21,20
Purtroppo lo spettacolo trash è proseguito per un ulteriore mese nonostante le numerosissime proteste (all’Osservatorio del Moige arrivano quotidianamente tramite numero verde, mail e social), confermando la scelta di voler attirare ascolti creando polemiche, scontri e “generose” effusioni di fronte alle telecamere (una concorrente farebbe supporre con un commento a bassa voce che questi vengano incitati dalla regia stessa del programma). Da un lato ci si mostra scandalizzati per le continue volgarità, mancanze di rispetto , maldicenze e atti di bullismo, dall’altra si gioisce per gli ascolti causati proprio da tali azioni. Ma qualcosa si sta muovendo: molti inserzionisti pubblicitari hanno deciso di ritirare il loro spot da un programma che non mette certamente in buona luce i propri prodotti. Restiamo in attesa di una presa di posizione da parte delle istituzioni preposte alla tutela dei telespettatori in particolare minori.
Genere: serie tv
Rete: Rai 1
In onda: il lunedì, alle ore 21,15
Maria, capitano dei carabinieri, che ha perso 10 anni prima il marito magistrato per un malore, ha due figli: la più grande è un’adolescente difficile che non ha mai superato la morte del padre e proprio a causa delle amicizie poco raccomandabili che si sta facendo la madre decide di lasciare Roma e tornare nella piccola cittadina di provincia da cui erano partiti alla morte del marito. Ma la situazione non cambia: la figlia si infila in una serie di guai a catena. Lo stesso farà il figlio più piccolo. La storia che si dirama nelle varie puntate rivela una connessione tra tutte le vicende: i fatti che deve seguire il Capitano Maria e le storie che i figli intrecciano con le nuove amicizie, tutto porterà alla fine a comprendere il motivo non casuale della morte del marito. La tensione durante le puntate rimane alta come la curiosità di capire come andrà a finire, ma la storia è davvero troppo ingarbugliata e surreale. Infine il personaggio chiave di tutta la vicenda, la misteriosa Annagreca, una ragazza affascinante e dalle grandi doti che riuscirà a sgominare loschi traffici legati a una famiglia mafiosa, si rivela non migliore dei suoi nemici, pronta a tutto, anche a uccidere senza pietà pur di vendicare la morte dei suoi. In tutto questo Maria, se da un lato vorrebbe essere una madre premurosa con i propri figli, dall’altro non si accorge di cosa sta accadendo al figlio piccolo né riesce a tentare di fermare la figlia più grande, ma pur sempre minorenne, che se ne va di casa: appare piuttosto confusa e senza riferimenti anche lei.
Film erotici del sabato sera
Genere: film
Rete: Cielo
In onda: il sabato, ore 21
Il sabato in serata, quando molti ragazzini, non ancora abbastanza grandi per uscire con gli amici e non abbastanza piccoli da essere controllati a vista dai propri genitori, facendo zapping si ritrovano sul canale free, questo trasmette una serie di pellicole erotiche classificate +14. Di tali film, cui un tempo era vietata la trasmissione in prima serata, adesso, con una interpretazione larga e discutibile del decreto Romani, invece se ne fa addirittura un appuntamento fisso del sabato sera. Volgarità, sesso, immagini di nudo ecc…sono il contenuto principale di prodotti decisamente inadatti a un pubblico di minori. Ma la preoccupazione di chi organizza la programmazione non è certamente la tutela del minore, semplicemente quella di nascondersi dietro la foglia di fico creata dalla legge che permette di trasmettere ciò che viene considerato nocivo per i minori, purché non “gravemente” nocivo, in prima serata se ben segnalato con bollino rosso o simili. Sorgono due domande: perché si è deciso che si possono esporre i bambini a contenuti nocivi? Chi ha deciso che il + 14 debba essere classificato solo nocivo e non gravemente nocivo per i minori? Sembrano tutti escamotage strumentali di chi non ha nessuna reale preoccupazione per il primario interesse di tutela e crescita equilibrata del minore.