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Il primo servizio della serata è di Giulio Golia, dalla Sicilia: Il centro di padre Puglisi non deve morire. Nato nel quartiere Brancaccio di Palermo, il centro Padre Nostro voluto da don Pino Puglisi, accoglie i giovanissimi togliendoli dalla strada. Golia incontra sia i bambini che giocano a calcio nel campetto, che ex detenuti che ora fanno volontariato qui. Ma il centro è anche asilo, doposcuola e centro per anziani.
Non solo: in un indirizzo mantenuto segreto, seguendo il messaggio di Puglisi, è sorta una casa famiglia che accoglie le mamme e i loro figli. Si tratta di persona scappate a situazioni di violenza domestica. Il problema è che il comune della città non sta più finanziando il progetto: in tutto, ha 200mila euro di debito nei confronti della struttura, ma ha inviato una diffida per alcuni pagamenti mancati. Raggiunto da Golia, il sindaco Orlando si mantiene vago nella risposta.
Il secondo servizio è di Andrea Agresti: Una fiaba? No, sempre la stessa storia. Grazie a Francesca che lo contattato, Agresti smaschera un dottore che, per evitare la fila ai pazienti, suggerisce loro di passare nella sua clinica privata, dove spara prezzi di migliaia di euro senza fattura.
Si prosegue con Nina Palmieri: Manuela ritrova suo padre dopo 20 anni. Si tratta dell’epilogo di una vecchia storia: una ragazza si era rivolta al programma per trovare il padre. Nel giro di pochi giorni, la redazione è stata contattata da un vecchio amico dell’uomo, che ha rivelato si trovasse in Olanda. Non solo, perché qualche tempo dopo sarà lo stesso papà a contattare la figlia su Facebook. Insieme alla Palmieri, Manuela vola ad Amsterdam per incontrarlo: lui le può finalmente spiegare quanto avvenuto.
Rivolgendosi a un andrologo, Filippo Roma ci parla de Il truffatore minidotato. Molto semplicemente, si tratta di un ragazzo che si è sottoposto a un’operazione di allungamento del pene, che ha pagato con assegni postdatati impossibili da incassare. Filippo Roma rintraccia il colpevole: con il volto coperto, il ragazzo si lasci aintervistare spiegando il disagio che l’ha portato a scegliere un simile intervento. Pare che il mancato pagamento sia dovuto a un “accorciamento” che il ragazzo avrebbe riscontrato in seguito.
Flavio Tosi ha stabilito con una recente ordinanza che A Verona è vietato fare l’elemosina. Paolo Calabresi si reca dunque in città travestito da vigile, fingendo di multare chi dà gli spicci ai mendicanti. Dato che la gente continua a fare l’elemosina, Calabresi incontra Tosi.
Marco Maisano si occupa di Spaccio e prostituzione alla stazione Termini. Maisano è nella stazione romana, dove di primo mattino trova minori pronti a prostituirsi. Uno ha appena 15 anni, senza padre, algerino, si prostituisce nei bagni per 15 euro: fingendosi interessato, Maisano lo fa parlare, salvo poi tirarsi indietro all’ultimo puntando sul fatto che non verrebbe usato il preservativo. Non solo: scopre che altri ragazzini, provenienti da case famiglia, spacciano. Hanno iniziato per ripagare i trafficanti che li hanno portati in Italia, poi non hanno più smesso; altri ancora invece, a volte persino bambini, quelli che hanno deciso di non darsi alla delinquenza, vengono impiegati al nero ai magazzini generali.
A questo punto, Maisano va a chiedere in alcune strutture: i più collaborativi gli spiegano che i ragazzi non hanno obblighi o impedimenti su quando e dove entrare o uscire. I dirigenti invece, si trincerano dietro la privacy né si dimostrano interessati a visionare i filmati. Rimane il fatto che per seguire questi ragazzi, lo Stato finanzia circa 60milioni di euro l’anno.
Dopo un servizio tanto drammatico, uno assolutamente inutile. Naturalmente è di Cizco: Il metodo della donna nuda. Già visto nella passata stagione televisiva, però stavolta con una donna: Manuela finge che ci sia un casting, così porta dei privinanti noti a casa sua. Poi, dopo essersi assentata un attimo, rientra nella stanza completamente nuda.
Sabrina Nobile intervista uno dei candidati al Campidoglio: Mario Auremma sindaco di Roma. Il soggetto è quantomeno singolare: il coinvolgimento di Andreotti con la mafia è stato inventato, le aree pedonali vanno tolte perché sennò non possono circolare i “tassì”, “sottozero” diritti per le famiglie omosessuali.
Torna Mary Sarnataro: Una stronza in tv. Finiscono sotto le sue grinfie, tra gli altri, Francesco Sole e Marisa Laurito.
Partendo dalle dichiarazioni aberranti in rete di Andrea Dipré, Nadia Toffa tratta il retropensiero secondo cui “L’HIV non esiste”. Non solo internet pullula di blog complottisti secondo cui le terapie per l’HIV non hanno senso , ma questo tipo di affermazioni le fanno due dottori affermati come Domenico Mastrangelo e Valdo Vaccaro. Raggiunti da due complici, i medici sostengono che il virus non esiste, che il contagio non è possibile, che addirittura si può interrompere la terapia assumendo vitamina c e mangiando determinati alimenti.
La Toffa si presenta a un convegno in cui Mastrangelo e Vaccaro intervengono, ma i due non rinnegano le proprie tesi.
Prosegue la saga del finto reality Il pupo e la secchiona. Simone Coccia, fidanzato di Stefania Pezzopane, trova Federica Panicucci ad attenderlo e pronta a procedere con il provino. Il soggetto viene fuori in tutta la sua disarmante pochezza, tanto che quando gli viene chiesto di elencare tre cose che sa fare bene, risponde: amare i bambini, il sesso, “la terza non mi viene”. Più tardi scopriremo che ha avuto persino un migliaio di donne, e il passato remoto del voerbo “cuocere” diventa “forse avevo cotto”. Steve Jobs diventa Steve Apple, mentre il dipinto di Cavour non viene riconosciuto affatto: l’unica ipotesi è che forse è Michelangelo. Un’ignoranza allucinante senza precedenti: storica, grammaticale, delle basi della cultura generale. Gli strafalcioni sono talmente tanti che non si riesce a stare dietro al soggetto.
Dopo le riprese in esterna, in cui è stato massacrato da una serie di donne lungo la strada (una gli ha detto: “sei un tipo, ma non il mio”), svelato l’arcano dello scherzo, Simone Coccia entra in studio.
A mezzanotte passata, Enrico Lucci: Il futuro dell’Italia. Al meeting di ConfCommercio a Cernobbio, Lucci provoca Alfano, Franceschini, Toti, Michele Emiliano.
Tocca a Niccolò De Devitiis: Facebook e le finte bionde. La iena riceve delle segnalazioni riguardante il profilo di Isabela, una ragazza che si finge malata di tumore per estorcere soldi.
La puntata si conclude qui; appuntamento a giovedì.