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Si comincia. Il primo è Giangi, come si evince anche dalla sua maglietta, dove c’è scritto “Piacere Sono Giangi“. Porta un numero di swag, uno stravagante rap danzato. Il ragazzo è un personaggio singolare, un po’logorroico ma simpatico. Niente da fare per lui, neanche per un parrucchiere e ad un suonatore di scope, utilizzate a mo’di flauto.
Tre comici, i Bruttos, si presentano vestiti come le figure delle carte napoletane. Tranne il vestiario, di originale c’è poco nei loro dialoghi comici, basati principalmente su giochi di parole basate sulla parola “carta”. Eppure, ai giudici piace: 4 sì per loro.
Numero di illusionismo per il romano Emanuele, di professione infermiere. Frappone uno specchio tra le braccia e con le mani sposta le palline. Crea così un’illusione ottica, come se di mani ne avesse tre. Un numero divertente, il pubblico si alza in piedi. “Sei il Patch Adams dello specchio”, dice la Zilli. Quattro sì per lui, che utilizza questo numero anche come tecnica di riabilitazione per i suoi pazienti.
Originalissimo il numero successivo: due talenti, con tuta da rettile, uniscono i loro corpi per formare un camaleonte. A realizzarlo un esperto del settore, nello specifico di body-painting. I giudici sono convinti. Effettivamente è una proposta che lascia a bocca aperta. Passa il turno anche un coro salernitano che canta “Kharma Chameleon” in chiave gospel.
I 100 Cellos è un gruppo di violoncellisti nato sui social network, di età compresa fra i 7 e i 70 anni. Riescono a mescolare musica classica e moderna, mettendo in piedi un’esibizione molto emozionante. Vanno avanti a furor di popolo.
Poi tocca ad una bambina ed il suo cane: la piccola realizza una coreografia ballando con l’animale. Promossa anche lei, la dolcezza della bimba convince i quattro giudici. Quattro ballerini modenesi, i Black Souls, creano il loro numero in perfetta sinergia con figure geometriche ed animazioni proiettate alle loro spalle. La loro avventura continua.
Continuano le esibizioni, alcune delle quali mostrate in piccola parte. Sono artisti bocciati, la maggior parte delle volte perché non riescono ad emozionare i quattro giurati.
Arrivano sul palco i Tre Bemolle, sfottuti da tutti i giudici per i loro pantaloni dai colori un po’sgargianti. Sono un gruppo musicale: le loro voci si amalgamano bene, mettendo in evidenza i loro diversi registri vocali. Un po’ vintage la loro musica, ma orecchiabile. La Zilli sottolinea la debolezza del testo. È lei l’unica a non promuoverli.
La 13enne Federica è audace: è una grande fan di Nina Zilli e porta un suo pezzo sul palco. Canta bene ed ha anche una presenza scenica interessante per la giovane età. Il pubblico è conquistato, così come la sua cantante preferita. Per questo decide di raggiungerla sul palco e improvvisare un duetto. “Ha un timbro bellissimo”, dice l’artista. E la giovane prende 4 sì su 4.
Tommaso si presenta sul palco con una scodella di spaghetti. Non li mangia, ma con la lingua li infiocchetta e li annoda. “Chissà che puoi combinare con quella linguetta!“, dice la Zilli. Il ragazzo spiega che per riuscirci muove in maniera particolare i denti e la bocca. Il giovane prosegue.
Il prossimo talento in erba è Simone, in arte Shorty. È un ballerino di “popping”, bravissimo nel padroneggiare il suo corpo, anche quando la fa tremare appositamente. Promosso a pieni voti.
Dopo un’altra carrellata di esibizioni bocciate, arriva Giorgia, una donna che, impacciatissima, dice di vendere dei sex toys. La sua timidezza è studiata ed aumenta la comicità del suo numero. La voce piagnucolante, associata anche ad un abbigliamento un po’goffo, aumenta la comicità del suo intervento. Conquista meritatamente quattro sì.
Valter è un chitarrista di strada vicentino che con il suo strumento conquista in particolare Bisio, che ama molto il genere proposto. Suona il riff di “Smoke in the water”. 4 su 4, l’avventura prosegue. Uomini travestiti da ballerine alle prese con il can-can: c’è anche questo stasera, ma non passano. Poi tocca alla versione italiana dei California Dream Men, ed uno di loro resta senza mutande, con il divertimento di Frank Matano. Per loro è no.
C’è spazio anche per “il primo sciamano della cultura italiana“. Si chiama Tamac, ma è di Cervia. Vuole leggere l’anima di Claudio Bisio. E così, lo chiama sul palco, girandoli attorno percuotendo un tamburo e cantando a squarciagola uno strano motivo. “Hai uno spirito di adattamento molto forte, ma devi ancora liberarti di qualcosa“, dice il bizzarro personaggio. Spinti più per la curiosità che altro, il guru romagnolo viene promosso dai quattro giudici.
Termina qui la puntata di Italia’s Got Talent. Prossimo appuntamento mercoledì 20 aprile, alle 21:15, in contemporanea su Sky 1 e TV8.