Si è parlato di tv nell’ultima puntata Stracult, il programma di Marco Giusti in onda il mercoledì in seconda serata su Rai Due: prima Stracult si è occupato di serie tv, poi ha omaggiato i 60 anni della Rai.
Giovedì 24 luglio. Molti i film e le serie previsti per questa sera; vediamo quali.
Mercoledì 23 luglio. Una serata all’insegna dei film e delle serie tv; vediamo i programmi da seguire in tv.
Anche questa sera Roberto Giacobbo torna per una nuova puntata di Voyager, in onda in prima serata su Rai Due. Questo terzo appuntamento è dedicato alla città di Roma, sulle orme de La Grande Bellezza.
Si è svolto questa mattina il primo incontro di Vocazione Servizio Pubblico, il ciclo di seminari con cui l’Università La Sapienza vuole creare un momento di dibattito pubblico sulla Rai.
A maggio 2016 infatti scadrà la Convenzione con lo Stato: in prospettiva di una nuova concessione, il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale (CoRiS) si propone di essere un focolaio di idee e proposte per ripensare la Rai. Anzi: una vera e propria stanza della Pallacorda in cui riunirsi e confrontarsi. L’obiettivo è accompagnare in parallelo i lavori di riforma del Servizio Pubblico con riflessioni ed eventuali proposte.
Secondo Mario Morcellini, direttore del CoRiS, intorno alla Rai «c’è una bolla comunicativa poco trasparente che la penalizza al di là dei parametri oggettivi, enfatizzando invece tutti gli indicatori di una crisi». Per correggere questa «retorica prevedibile» perciò, «non c’è niente di meglio che ripartire dai dati, dai confronti storici, dalle comparazioni internazionali».
La Rai non è solo un’azienda, ma la maggiore industria culturale del Paese: come Università, aggiunge Morcellini, occorre segnalare la «la rottura del patto comunicativo con i giovani».
A proposito di giovani, prima degli interventi successivi, viene mostrato un video in cui si chiede un’opinione ad alcuni studenti del dipartimento. La disaffezione al piccolo schermo appare subito evidente: a quali siano i programmi più odiati, c’è chi risponde, oltre a uno scontato Grande Fratello, L’Isola dei Famosi, cioè una trasmissione che manca dalla programmazione televisiva già da due anni e tornerà a gennaio 2015. Segno che i ragazzi di tv ne guardano poca.
Un aspetto che viene subito colto da Morcellini: il dibattito sul Servizio Pubblico è ormai riduttivo, incattivito e raramente contornato da dati utili; i giovani sono dentro la «bolla speculativa», ripetono sulla Rai esattamente quello che ne dicono i soliti attacchi populistici.
Apre la giornata Fabio Bassan, docente di Diritto Unione Europea: una definizione di Servizio Pubblico non è mai stata data: la Corte Costituzionale dice che lo è tutto quello che non verrebbe altrimenti offerto dal mercato, a partire dalle infrastrutture fino al servizio audiovisivo.
Una volta stabilito cosa sia il servizio pubblico, i punti da discutere sul piano metodologico sono due: finanziamento e gestione.
Per Augusto Preta (CEO, IT Media Consulting) il servizio pubblico deve fornire qualcosa che oggi gli utenti non trovano altrove. Il tema chiave è quindi la consultazione: si può iniziare a ragionare mettendo in campo tutti gli elementi per una soluzione dei punti critici.
Piero De Chiara, esperto telecomunicazioni e media, anticipa che la prossima concessione durerà per circa 10 anni: alla luce dei veloci cambiamenti tecnologici degli ultimi anni, sarebbe impensabile una lunga come la precedente, in atto dal 1994.
De Chiara punta l’attenzione sulla «necessità di coesione sociale»: bisogna garantire un livello di qualità gratuita per tutti, senza allontanare le nicchie che, al momento, migrano sulle reti del digitale o su quelle a pagamento o, ancora, in rete.
È necessario creare valore pubblico dentro i consorzi nazionali: chi non ce l’ha, come noi al momento, rimarrà indietro. Per quanto riguarda i contenuti prodotti invece, ci mancano gli addetti: l’Italia contribuisce al commercio mondiale per meno dell0 0,5% con le sue esportazioni audiovisive. «Non commuoviamoci -conclude- per un Oscar, perché all’estero non ci guardano, non ci conoscono: stiamo scomparendo. Stiamo diventando un Paese che non racconta più storie al resto del mondo».
Nel frattempo, proprio durante l’affondo, in sala è appena entrato Giancarlo Leone, direttore di Rai Uno.
L’ultimo relatore della mattinata è Angelo Guglielmi, presentato da Morcellini più che come dirigente televisivo, come intellettuale. La priorità, sostiene Guglielmi, è l’autonomia: liberare la Rai dall’ egemonia dei partiti politici e da quella «mascherata» rappresentata da un’idea di cultura scolastico-accademica.
L’altra questione che si pone è l’offerta, perché l’attuale struttura produttiva Rai è costituita sullo sceneggiato, sul Festival di Sanremo, sul varietà del sabato sera e sui telegiornali. Un modello vecchio, che va ristrutturato proprio sulla base dell’offerta che si vuole costruire.
Un altro nodo da sciogliere è quello costituito dalla risorse: il sistema televisivo italiano è «poverissimo», sia in quanto a disponibilità finanziarie che a occupati; ne consegue un’incapacità di generare lavoro. Qualche numero: abbiamo 47mila dipendenti in tutto, cinema compreso, contro i 74mila della Francia e i 135mila dell’Inghilterra.
Una delle priorità è produrre per il mercato, non solo per l’Italia; al momento però non è possibile solo con i ricavi derivanti da canone e pubblicità.
Al termine degli interventi, la domanda centrale la pone il regista Roberto Faenza: davvero si può credere che la politica sia realmente intenzionata a cambiare lo stato attuale delle cose? Morcellini risponde che i segnali sembrerebbero esserci: «mai visto una politica così determinata a rompere il cordone».
Giavambattista Fatelli, docente del Dipartimento, osserva con ironia che «il servizio pubblico è un’idea di Paese: la pasticca che addormenta il vecchietto è un servizio, ma non è il servizio pubblico».
La provocazione finale è affidata a Franco Monteleone, studioso della storia della tv: «il servizio pubblico in Italia non è mai esistito: fa eccezione l’EIAR, nonostante il regime politico del tempo».
Il prossimo seminario di Vocazione Servizio Pubblico è fissato per il 17 settembre, e riguarderà il tema dell’innovazione; a breve verrà attivato un apposito dominio.
Tra una replica e l’altra, una settimana televisiva senza particolari novità: Superquark batte ancora una volta Temptation Island, mentre Matrix torna in onda per una puntata speciale in occasione dell’assoluzione in secondo grado di Silvio Berlusconi.
Ma vediamo quali sono stati i programmi più seguiti.
LUNEDì 14 LUGLIO: Su Canale 5 il Coca Cola Summer Festival ottiene il 15,62% di share per un totale di 3milioni 199mila telespettatori; su Rai Uno la replica di Questo Nostro Amore registra il 12,72% e 2milioni 855mila spettatori.
In seconda serata Maurizio Costanzo show-La storia realizza l’8,14% di share a fronte di un pubblico di 532mila spettatori; su La7 il film Lo squalo 2 viene invece seguito da 498mila telespettatori per uno share del 7,82%.
Nell’ access prime time Paperissima Sprint su Canale 5 si attesta al 17,25% con 3milioni 991mila spettatori; TecheTecheTè – Vive la Gente si attesta al 16,91% con 3milioni 915mila telespettatori.
MARTEDì 15 LUGLIO: Su Rai Uno il film tv Persa nel Borneo registra il 14,75% di share con 3milioni 123mila telespettatori; su Canale 5 il film Sotto il vestito niente-L’ultima sfilata si attesta al 10,99% con 2milioni 291mila telespettatori.
In seconda serata The Good Wife su Rai Due viene visto da 985mila spettatori per uno share del 6,63%; su Canale 5 I Tudors è invece seguito da 541mila spettatori per uno share del 6,3%.
Nell’ access prime time Paperissima Sprint realizza il 16,39% di share (3milioni 418mila spettatori) su Canale 5; segue TecheTecheTè – Vive la Gente su Canale 5 con uno share del 15,76% (3milioni 287mila spettatori).
MERCOLEDì 16 LUGLIO: Le due puntate di Last Cop trasmesse da Rai Uno registrano l’11,39% e l’11,97% di share con 2milioni 451mila e 2milioni 268mila telespettatori. Su Rai Tre Chi l’ha visto? Story totalizza il 10,16% e 2milioni 34mila spettatori.
In seconda serata Suor Camilla: Delitto nel convento su Rai Uno viene seguito da 902mila telespettatori per uno share del 9,38%. Su Canale 5 il film 1921 – Il Mistero di Rookford si attesta al 6,32% di share con 548mila spettatori.
Nell’ access prime time Paperissima Sprint su Canale 5 ottiene il 16,48% di share con 3milioni 327mila spettatori; su Rai Uno TecheTecheTè – Vive la Gente si ferma al 16,16% con 3milioni 265mila telespettatori.
GIOVEDì 17 LUGLIO: Superquark su Rai Uno si attesta al 16,05% di share per un totale di 3milioni 221mila telespettatori; su Canale 5 Temptation Island ottiene il 15,45% con 2milioni 892mila telespettatori.
In seconda serata il film su Canale 5 Ti odio, ti lascio,ti… realizza il 9,64% con 522mila telespettatori; su Rai Uno Overland 15 si attesta al 9,58% con 759mila telespettatori.
Nell’ access prime time Paperissima Sprint su Canale 5 sale al 17,96% di share (3milioni 605mila telespettatori), mentre su Rai Uno TecheTecheTè – Vive la Gente registra il 16,05% (3milioni 221mila telespettatori).
VENERDì 18 LUGLIO: Su Rai Uno la fiction Gino Bartali-L’intramontabile realizza il 16,21% di share e 2milioni 846mila telespettatori; su Canale 5 l’ultimo appuntamento con Segreti e Delitti ottiene il 13,76% di share e 2milioni 421mila telespettatori.
In seconda serata lo speciale di Matrix su Canale 5 si attesta all’8,99% con 634mila spettatori, mentre su Rai Uno il premio Biagio Agnes è viene visto da 474mila telespettatori per uno share del 7,49%.
Nell’access prime time TecheTecheTè – Vive la Gente su Rai Uno sale al 17,28% per un totale di 3milioni 284mila spettatori; su Canale 5 Paperissima Sprint ottiene il 16,48% con 3milioni 126mila spettatori.
SABATO 19 LUGLIO: Su Rai Uno Una notte per Caruso-Premio Caruso 2014 realizza uno share del 19,75% e 2milioni 890mila telespettatori; su Canale 5 il film tv
Rosamunde Pilcher: Quattro sfumature d’amore – Segreto ottiene il 10,64% con 1milione 684mila spettatori.
In seconda serata la puntata di Miss Fisher-Delitti e Misteri su Rai Uno registra l’8,51% (565mila telespettatori); su Rai Tre Amore Criminale il 7,38% (461mila telespettatori).
Nell’ access prime time TecheTecheTè – Vive la Gente raggiunge il 18,97% di share con 3milioni 21mila telespettatori; Paperissima Sprint su Canale 5 si attesta al 17,08% e 2milioni 712mila spettatori.
DOMENICA 20 LUGLIO: Su Rai Uno Katie Fforde – Il sogno di Harriet registra il 15,54% di share per un totale di 2milioni 763mila telespettatori; su Canale 5 Il pesce innamorato ottiene il 13,63% e 2milioni 407mila spettatori.
In seconda serata lo Speciale Tg1si attesta al 7,74% con 779mila telespettatori; su Italia Uno il film 666-Park Avenue realizza il 6,92% con 790mila telespettatori.
Nell’ access prime time Paperissima Sprint su Canale 5 totalizza il 16,45% di share (2milioni 861mila telespettatori), mentre su Rai Uno TecheTecheTè – Vive la Gente il 16,39% (2milioni 875mila spettatori).
Il Servizio Pubblico al centro del dibattito accademico. Dopo il convegno svoltosi lo scorso maggio nella sede Rai di Viale Mazzini, è ora l’Università La Sapienza ad aprire una riflessione sulla Rai, a partire da oggi.
Va in onda questa sera il terzo appuntamento con Temptation Island, il docu-reality di Canale 5 condotto da Filippo Bisciglia. Cinque coppie mettono alla prova il loro amore, e tre di loro sono già in crisidopo appena tredici giorni.
La 44esima edizione del Giffoni Film Festival inizia domani 18 luglio per concludersi domenica 27. Tra i tanti ospiti internazionali presenti e gli eventi organizzati, il 21 si terrà un panel dedicato al mercato delle web series.
Giovedì 17 luglio. Anche oggi la prima serata è per gran parte all’insegna delle serie tv, ma vediamo più nel dettaglio cosa potremo guardare.