Fino a sabato scorso erano davvero pochi i giornalisti e opinionisti, nonché dirigenti e manager, che potevano essere definiti vicini alla Lega di Matteo Salvini o al M5S di Luigi Di Maio. Quelli della prima ora, tanto per intenderci. Ma siccome lo sport preferito in Italia è il salto sul carro del vincitore, ecco che a Viale Mazzini e Saxa Rubra in primis – ma anche Mediaset, La7, Sky e i direttori di giornali non sfuggono alla regola – la diligenza sta già diventando un carrozzone.
Ogni volta che c’è un evento politico, elezioni in primis, per La7 è una benedizione. Un bagno di ascolti che avvolge tutta la programmazione. Dal mattino a mezzanotte inoltrata. Nel giorno dopo le Politiche, la rete del patron Urbano Cairo è volata al terzo posto nelle 24 ore con l’8,72% di share. Sugli scudi #MaratonaMentana al 13,25% con picchi del 21,8%, Otto e Mezzo al 9,61% e L’Aria che Tira al 12,63%.
Non ci sono soltanto gli italiani con il fiato sospeso in attesa di sapere l’esito delle Elezioni Politiche del 4 marzo, bensì in trepidazione c’è anche il Cavallo di Viale Mazzini, più irrequieto del solito in questi giorni di attesa e indecisione. Che cosa succederà alla Rai dopo le elezioni? Se lo chiedono tutti. Dal più alto dirigente all’ultimo dipendente assunto. Ovviamente tutto dipenderà dall’esito del voto.
L’ultima settimana di campagna elettorale ha dato una boccata di ossigeno ai talk che hanno portato a casa ascolti tra i migliori della stagione. Si è arrivati a superare la media dell’8% di share. Nicola Porro con Matrix e Giovanni Floris con diMartedì hanno centrato il bersaglio. Quello di Enrico Mentana invece è rimasto… Mobile e non ha raggiunto i picchi.
Giorgio Mulè ha lasciato la direzione di Panorama, il settimanale che dirigeva dal 2009, per candidarsi alle elezioni politiche nelle liste di Forza Italia. Volto di Mediaset, è candidato alla Camera dei Deputati nel collegio uninominale Sanremo-Imperia e capolista di Forza Italia nel plurinominale Liguria 1.
«Se Benedetta Parodi lascerà Domenica In è una mossa a mio parere tardiva, seppure giusta». L’ex direttore di Raiuno, Fabrizio Del Noce, è stato tra i primi a criticare lo storico contenitore di Rai1, affidato quest’anno a Cristina Parodi e a sua sorella Benedetta. Dopo la prima puntata si è scagliato in maniera molto eloquente nei confronti del programma dicendo che una trasmissione così deprimente lo faceva vergognare di essere stato il direttore della rete ammiraglia di Viale Mazzini.
Francesca Barra è di nuovo “in onda” con Gianluigi Paragone. I due ex conduttori del programma su La7 sono entrambi in corsa per un posto in Parlamento, ma in due schieramenti diversi. Lui ha scelto il Movimento 5 Stelle, lei il Pd. La giornalista e scrittrice è candidata nella sua Basilicata, la terra da cui discende, sempre presente nella sua vita e nei suoi libri.
Una settimana in tv molto vista e chiacchierata. Con belle figure e figuracce. Trionfi e tonfi clamorosi. Cominciamo dalle cose belle. Quindi è doveroso parlare subito del Commissario Montalbano, chi se non lui merita il titolo di apertura della prima pagina. Quasi 11 milioni e il 43% di share è stata la media di ascolti […]
Amadeus è pieno di impegni. L’anno è cominciato con il Capodanno in Basilicata. Ci sono I Soliti Ignoti, Stasera tutto è possibile, Music quiz e chi più ne ha più ne metta, visto che ormai è il numero due di Raiuno. Davanti a lui c’è soltanto Carlo Conti. Quindi Amadeus qualche conduzione dovrà pure lasciarla per sopravvivere agli impegni e recuperare un po’ di ossigeno.
Passare da mezzobusto a conduttore in piedi, che cammina su e giù per uno studio tv, che gesticola e tiene in mano una cartellina con la scaletta, non è da tutti. E soprattutto non è facile riuscirci.