Passati i clamori del passaggio di Rita Dalla Chiesa a La7, sistemato Forum , il tribunale Mediaset a cui è stata asseganata Barbara Palombelli come nuova conduttrice nel giro di 24 ore, è il momento delle riflessioni.
Nuovo appuntamento con i Telemenù estivi dello Chef Circiello realizzati in esclusiva per www.maridacaterini.it Questa settimana dedichiamo la nostra ricetta d’autore a Barbara De Rossi, attrice, conduttrice, uno dei personaggi femminili più amati e apprezzati dalla vasta platea televisiva.
La politica continua a tenere banco sulle reti generaliste. Ma gli ultimi eventi accaduti a In onda e Linea notte, e i toni gridati con cui cerca di accreditarsi Virus- Il contagio delle idee, spingono ad una riflessione.
Questa settimana, la prima di agosto, ancora un menù preparato su misura per un personaggio del mondo dello spettacolo. La ricetta che presentiamo in esclusiva per il sito www.maridacaterini.it è dedicata ad un mostro sacro del piccolo schermo: Pippo Baudo.
Domenica d’agosto: l’appuntamento è alle 14 del pomeriggio. Orario infame e deprecabile per mandare in onda uno dei capolavori dell’umorismo di Renzo Arbore. Il programma si chiama “Il caso Sanremo” ed era stato trasmesso nell’immediata vigilia della 40esima edizione del Festival nel lontano 1990.
E’ stato davvero il Berlusconi-day. Una giornata trascorsa tra edizioni speciali dei vari Tg nazionali, lunghissime dirette, trasmissioni ad hoc per raccontare l’evento: la sentenza della Corte di Cassazione sul processo Mediaset. Una sentenza che, non solo televisivamente, ha bloccato l’Italia. Sul piccolo schermo sono scesi in campo, come al solito, Enrico Mentana stakanovista del video su La7 e Bianca Berlinguer sulla terza rete. La giornata ha avuto il suo culmine in una “serata particolare” con “Porta a porta” su Rai1, “Tg4 speciale processo” su Retequattro e “In onda” su La7, tutti in prime time con discussioni sulla sentenza che è stata letta soltanto verso le 20.
Oramai si è capito: è definitivamente tramontata la speranza che Virus, il contagio delle idee, condotto da Nicola Porro su Rai2, possa diventare il talk show di punta della seconda rete, dopo la oramai lontana fuoriuscita di Michele Santoro.
Il metereologo: “Soffro di una grave depressione di origine atlantica”
Dalle confessioni di un distributore sulla strada delle vacanze: “da tempo sono esaurito”
E’ l’unica Ostia che non si può consacrare: Ostia Lido
Alla stazione: “Per favore, non faccia Chiasso, io scendo a Como”
Dopo il grande successo della miniserie Volare,andata in onda lo scorso febbraio e interpretata da Beppe Fiorello, Rai1 per cavalcare l’onda lunga del gradimento, ripropose “Sarò sempre tuo padre”, fiction andata in onda nel 2011 sempre con Fiorello juonior come protagonista. L’attore si ribellò
E c’è anche chi, dinanzi ad una replica passata infinite volte in video, ironicamente, anticipa le battute degli attori
E, a proposito de “Il Commissario Montalbano”, ecco il calendario delle repliche fino al prossimo 2 settembre
E’ sempre rimasta un’utopia la speranza che il piccolo schermo, in estate, diventi una palestra di sperimentazione, formazione di nuovi autori e conduttori, ideazione di format e progetti originali. Invece la tv del solleone, come sempre, è la stagione delle repliche. In un replay infinito la nostra televisione si risintonizza sul passato, svuota i palinsesti da ogni programmazione e, complice il gran caldo, si addormenta in attesa del risveglio autunnale. Quando la macchina produttiva ricomincia a mettersi in moto.
Così, con implacabile costanza,, i palinsesti si riempiono di “replicanti”. Una moltiplicazione all’infinito di vecchie trasmissioni già ampiamente passate in video che, troppo spesso, escono persino dai confini estivi per invadere le altre stagioni. Il fenomeno delle repliche annuali si è manifestato in tutta la sua virulenza soprattutto durante l’ultimo anno. Appena Rai e Mediaset concludevano i propri periodi di garanzia (mesi durante i quali, nei programmi di maggiore ascolto, gli spazi pubblicitari vengono venduti a prezzi più alti agli investitori) cominciava subito il tormentone delle repliche. Il fenomeno si è verificato già agli inizi di dicembre 2012, è proseguito nei mesi successivi, ha subito un leggero rallentamento, per esplodere da maggio in poi.
L’impatto sul pubblico, soprattutto per quanto riguarda l’azienda Rai, ha suscitato risentite polemiche, tanto che alcuni telespettatori hanno ipotizzato addirittura una riduzione del canone annuale per i mesi estivi. Eppure, accade un fenomeno davvero singolare: ad una insofferenza per l’assillante riproposizione di vecchi palinsesti , stranamente, corrisponde un incremento notevole degli ascolti. E, capita persino che le repliche dei programmi, spesso, conquistino più ascolti rispetto a quando sono andati in onda la prima volta.
La spiegazione di un tale comportamento, apparentemente anomalo, del pubblico è da ricercarsi nel progressivo degrado della qualità televisiva. Sia nel settore dello spettacolo che in quello della fiction, la crisi economica e la spending review hanno imposto una drastica riduzione dei mezzi disponibili e dei tempi di lavorazione. Il che significa, ad esempio, che gli attori hanno meno possibilità di ripetere una scena, qualora la sbaglino, anzi spesso, come accade per la lunga serialità, il lavoro è simile ad una catena di montaggio che non si può fermare. Quindi anche un eventuale errore non viene eliminato ma inglobato nella ripresa. A lungo andare lo scadimento della qualità crea un divario con la precisione e l’accuratezza presenti, invece, in prodotti del passato. La differenza stride e crea nel pubblico il desiderio di una maggiore qualità. Questo spiega l’immutabile gradimento di pellicole cult come La principessa Sissi e della serie tv dedicata a Il commissario Montalbano. La grandeur delle spettacolari ricostruzioni dell’impero austro-ungarico, colpisce il pubblico oramai abituato a inquadrature molto modeste e riprese limitate agli interni degli studi di posa. Per la serie con Luca Zingaretti è rilevante la caratteristica bellezza dei paesaggi siciliani. La regia “letteraria” di Alberto Sironi, poi, riesce a trasferire sullo schermo, la tipicità dei personaggi quasi fossero appena usciti dalle pagine di Camilleri.