La rivoluzione di The Voice 4 è servita. Ma non su un piatto d’argento. Dopo la fuoriuscita generale dei coach dello scorso anno, Noemi, J-Ax, Pelù, Facchinetti padre e figlio, c’era bisogno di ricostruire la squadra mantenendo un rapporto con il passato ma guardando al futuro.
Dovrebbe essere un prodotto rivolto ai giovani, categoria eternamente rincorsa e inseguita dalla tv generalista. Ed invece Baciato dal sole, la nuova fiction che ha esordito lunedì 22 febbraio su Rai1, ha mostrato subito limiti, errori, approssimazioni al di là di ogni possibile immaginazione.
Accade ogni volta che Rai1 pretende di portare in video storie vere edificanti e portatrici di messaggi positivi. Accade che le buone intenzioni si frantumino scontrandosi con una sceneggiatura fragile, scontata, minimalista, riduttiva. Una sceneggiatura che non ha documentato compiutamente, almeno nella prima puntata, la realtà drammatica al centro del racconto.
Una puntata quasi impeccabile dal punto di vista della conduzione e dello spettacolo: tempi ben gestiti, nessuna lungaggine, ritmi serrati, battute al momento giusto. Ma qualche inconveniente tecnico pure c’è stato. La supervisione di Carlo Conti e il tocco magico del “patron” di Sanremo 2016 hanno restituito la giusta dimensione di intrattenimento elegante allo show che, nelle ultime due serate, aveva perso smalto.
Si è concluso il DopoFestival 2016 con l’ultima puntata andata in onda venerdì 12 febbraio subito dopo la conclusione della puntata della kermesse canora condotta da Carlo Conti. Siamo su Rai1, o meglio nella notte di Rai1.
Una quarta serata all’insegna di qualche delusione. Della prima è responsabile Virginia Raffaele: inaspettata la parodia di Belen Rodriguez, già ampiamente utilizzata in passato e troppo sfruttata per approdare sul prestigioso palcoscenico del teatro Ariston in occasione dell’evento festivaliero nazionale.
La serata dedicata tradizionalmente alle cover ha evidenziato la prima grave defaillance del secondo festival di Sanremo targato Carlo Conti: un errore nel conteggio dei voti ha provocato il ribaltamento del risultato della prima sfida tra le giovani proposte. La conseguenza è che, a passare il turno, è stato Francesco Gabbani, passato in finale al posto di Miele proclamata vincitrice in prima battuta.
Maggior ritmo e spettacolo rispetto alla prima serata. Una miscellanea di ingredienti sapientemente selezionati, tutti con un’unica finalità: realizzare uno show nel quale le persone comuni potessero riconoscersi. Carlo Conti, nel secondo appuntamento con la 66esima edizione del festival di Sanremo, ha portato sul palcoscenico dell’Ariston la vita in tutte le sfaccettature, alcune note, altre poco conosciute al grande pubblico.
Archiviata la prima serata di Sanremo 2016, resta la sensazione della immutabilità di Carlo Conti. Un conduttore fedele al suo stile, dalla sobrietà rassicurante, un punto di riferimento per tutte le stagioni televisive. Conti conosce bene i tempi televisivi e li gestisce con grande sicurezza.
Contenere un’intera esperienza umana e professionale in una sola puntata è indubbiamente complicato. Soprattutto quando si tratta della vicenda, realmente accaduta, di un sindaco che ha cercato, nel rispetto della legge, di restituire al proprio paese, sprofondato nel degrado, una nuova dignità.