Doveva essere lo spettacolo della parola, il talk show. Una maniera coinvolgente di comunicare attraverso la dialettica e il confronto reciproco per fornire al telespettatore una visione completa delle opinioni di coloro che discutevano. Obiettivo nobile, democratico, proiettato a coinvolgere il pubblico in una visione esaustiva degli argomenti trattati. La parola protagonista assoluta di una forma d’arte televisiva che rispetta tempi e interlocutori. La parola come espressione di una forma mentis, di una filosofia del pensiero che rimanda alla primitiva missione del piccolo schermo: la divulgazione. Poi è iniziata una metamorfosi inarrestabile verso la prevaricazione del genere che oggi ha raggiunto la massima espressione del degrado e della deriva trash.
Fare il conto dei talk show politici che esistono attualmente sul piccolo schermo è impresa lunga e sterile. Con il cambio di casacca di molti conduttori, da un polo televisivo all’altro, si è assistito ad una moltiplicazione informe e inutile di programmi, tra l’altro, pesantemente bocciati dall’Auditel. La Gabbia di Gianluigi Paragone quando si chiamava L’ultima parola e andava in onda su Rai2 raggiungeva e superava il 10% di share. E adesso su La7 non sfiora neppure il 4%. Analogamente, nel settore dei talk sulla cronaca nera, Salvo Sottile abbandonando Mediaset ha tentato, sempre su La7, la riproposizione di Quarto grado. Ma l’unica variante è il nome del programma trasformato in Linea gialla. Risultato: audience ai minimi storici, un doppione di cui non si sentiva il bisogno, clamoroso ridimensionamento per il conduttore.
Ma il degrado più avvilente coinvolge i talk show politici nei quali la “pornografia” della parola ha raggiunto livelli insostenibili. Politici che si parlano addosso, urlano, si insultano, arrivano ad alzarsi e ad abbandonare le proprie postazioni sono spettacolo quotidiano. I signori del Palazzo vomitano insulti in maniera esagitata, tra lo stupore degli stessi conduttori che spesso non riescono o non vogliono fermarli, complice la cinica soddisfazione di intravedere un incremento dell’audience. Personaggi che hanno come obiettivo prioritario soltanto la visibilità, il trionfo del proprio ego, incuranti di ogni buona regola di convivenza civile dinanzi ai microfoni, rappresentano oggi l’elemento più inquietante del piccolo schermo. I nuovi mostri.
Un trend che rispecchia, sotto certi aspetti, la degenerazione della società attuale all’insegna dell’ homo homini lupus. Manca la disposizione al dialogo, ad ascoltare l’interlocutore. Rivisitata e corretta in “non dire agli altri quello che non vorresti fosse detto a te” l’antica norma evangelica è seppellita sotto le macerie di una “mala-educazione generale” che spinge sempre allo scontro frontale in una ripetizione monotona di parole e frasi imparate a memoria da un copione preparato per l’occasione. E il palcoscenico, sul quale si agitano maldestramente, è sempre più simile ad un teatro degli orrori non solo linguistici.
La settima edizione di X Factor è ufficialmente cominciata e, come da tradizione, la prima tappa del percorso è quella dei casting. Si inizia dalle audizioni di Milano, tra artisti sul cui talento non c’è neanche da discutere, cantanti poco credibili che però convincono i giudici e qualche personaggio strambo che strappa un sorriso.
Archiviata la prima puntata di X Factor 7, andata in onda su Sky Uno, giovedì 26 settembre in prima serata. Tutto il battage pubblicitario che ha preceduto la messa in onda è servito a catalizzare l’attenzione e la curiosità degli abbonati sull’evento.
Piccolo evento, questa sera su Italia 1. Gillian Anderson “nostra Signora degli Omini Verdi” nel mitico serial “X Files” torna sul piccolo schermo made in Italy. Accadrà in un altro serial “Hannibal” che sta andando in onda sulla medesima emittente che trasmise X Files.
La forza dirompente del programma Le iene show è tutta nei servizi e nelle inchieste. Martedì sera l’appuntamento è tornato su Italia 1, in prima serata, con la conduzione di Ilary Blasi e Teo Mammucari e con le voci fuori campo della Gialappa’s band.
Abbiamo atteso la seconda puntata per parlare della nuova edizione di Striscia la notizia. La prima è stata una sorta di prova generale con qualche defaillance dovuta al cambiamento radicale di impostazione.
Dal 26 settembre su Sky Uno riparte la caccia alla popstar della musica italiana dotata dell’ X Factor. Il celebre talent show, giunto alla settima edizione (la terza su Sky), si preannuncia carico di novità su tutti i fronti, perché – nonostante i grandi risultati della passata stagione – l’azienda è convinta che chi fa televisione debba avere il coraggio di rischiare e di cambiare.
Il risultato negativo della terza puntata di Io canto, spinge ad una riflessione. Il talent show canterino condotto da Gerry Scotti su Canale 5, la domenica sera, è precipitato al 13,24% di share con 2.866mila spettatori. Partito dal 17% dell’esordio il nove settembre, nella seconda puntata era calato al 14,6 ed era solo la settimana scorsa
Il lunedì di Rai2 è dedicato all’avventura di Pechino Express, il reality on the road prodotto da Magnolia che, questa sera, è in onda con la quarta puntata in prima serata.
E così anche Verissimo ha ceduto al richiamo del gossip più insostenibile. La prima puntata del contenitore del sabato pomeriggio di Canale 5, condotto da Silvia Toffanin, è stata dedicata al matrimonio di Belen Rodriguez.