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Vedremo intere città spazzate via dall’acqua in meno di cent’anni ed infatti questo è il rischio più concreto che corre la terra a causa dell’innalzamento del livello degli oceani dovuto proprio al riscaldamento sia del pianeta che delle acque.
Il reportage andrà in onda in contemporanea sui canali 100 e 500 di Sky e sul canale 27 del digitale terrestre. Si inserisce nel nuovo trend di Sky Tg24 che da qualche tempo ha scelto di affiancare al flusso quotidiano di notizie provenienti dall’Italia e dall’estero, un approfondimento attraverso inchieste e documenti specifici.
In questa ottica si muove proprio l’avanzata degli oceani. Con il fondatore di Vice news , Shane Smith ,vedremo come l’avanzata degli oceani inizia dall’Antartide terra ricoperta al 90% di ghiacciai che rappresentano da soli il 70% dell’acqua dolce presente in tutta il pianeta. Qui da oltre vent’anni il climatologo della NASA Eric Rignot, sta studiando i mutamenti dei ghiacciai. E la notizia sconvolgente è che la massa gelata si ritira ad una velocità consistente. Lo scioglimento dei ghiacciai in questa zona avrebbe conseguenze enormi a livello mondiale, ad esempio contribuendo all’innalzamento del livello degli oceani.
Ci verrà spiegato questa sera, come i segni di questo degrado dei ghiacciai sia già visibile in alcune zone del mondo. Ad esempio nel Bangladesh, paese per buona parte sul livello del mare, sono state perse negli ultimi anni, chilometri e chilometri di coste costringendo la popolazione a rifugiarsi nelle zone più interne. In questo modo però si rischia di perdere il 17% della superficie del Bangladesh entro la fine del secolo. Il reportage si conclude con una intervista al vice presidente degli Stati Uniti Joe Biden che spiega perché il tema dei cambiamenti climatici sia così controverso negli Stati Uniti e non venga accettato da una parte dell’opinione pubblica. Scopriremo che, in effetti in ballo ci sono moltissimi interessi .
L’avanzata degli oceani sarà disponibile anche su Sky Tg 24 . it e la discussione intorno alle tematiche affrontate nel reportage sarà estesa anche ai social network, tra questi Facebook e Twitter .