Dovrebbe essere una trasmissione di approfondimenti e dibattiti su temi di cronaca, politica, attualità, spettacolo e gossip. Ma in realtà si tratta di 2 ore di diretta saturate dalla totalizzante figura di Barbara d’Urso.
Dal punto di vista televisivo l’anno che sta per terminare ha presentato pochi guizzi di novità. Sono stati innumerevoli i flop, i programmi chiusi per gli ascolti bassissimi. “Squadra che vince non si cambia” è diventato il motto di autori e dirigenti di rete quando si procede all’organizzazione dei palinsesti. Una tendenza significativa, espressione di una televisione ormai stanca in cui idee innovative, creatività e qualità vengono sacrificate in nome delle percentuali di audience.
Rispetto ai salotti mondani della Venier, questa nuova edizione de La vita in diretta ha subìto un netto miglioramento che sta consentendo alla Rai di presentare un contenitore pomeridiano di informazione e approfondimento dallo spirito semplice ma quasi sempre di qualità.
C’è una domanda interessante che riguarda i giornalisti, i pubblicitari, quanti insomma lavorano nel settore della comunicazione: serve conoscere i grandi studiosi, i cosiddetti ‘maestri dei media’? Oppure è meglio affidarsi al solo ‘mestiere’? Oppure ancora è addirittura negativo, perché mette in testa degli interrogativi e degli schemi mentali che li distraggono rispetto alla quotidianità del loro lavoro?
Sabato pomeriggio: due reti, Raiuno e Canale5, puntano sullo stesso genere e gli stessi contenuti: il gossip presente sia ne “Le amiche del sabato” sia a “Verissimo“. Ieri a tenere banco è stato il caso Fico-Balotelli, ma prima di analizzare come è stato affrontato dalle conduttrici, esaminiamo quanto visto nei due contenitori.
Quanto sono lontani i tempi del celebre spot Sip “Una telefonata allunga la vita”. Era il 1993 e il testimonial era Massimo Lopez. Un condannato di fronte al plotone di esecuzione, chiede, come ultimo desiderio, di poter fare una telefonata che diventa poi interminabile, sconfiggendo, per sfinimento, i boia pronti a sparare.
A parte la nostalgia per spot di qualità indubbiamente superiore a quelli odierni, è profondamente cambiato il modo di concepire le campagne televisive pubblicitarie da parte delle aziende telefoniche.
Che la TV non sia più quella di una volta è fin troppo palese. Ma che sia cambiata anche la pubblicità, è fenomeno meno diretto e appariscente.
Assistiamo quotidianamente ad un progressivo impoverimento qualitativo degli spot, cornice in cui viene veicolato il messaggio pubblicitario. Se un tempo Carosello era un vero e proprio evento di costume (nulla a che vedere con l’ attuale versione sbiadita e ormai anacronistica “Carosello Reloaded”) oggi tra un programma e l’altro ci capita di vedere davvero di tutto.
Anche la tv celebra la Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ricordata, in quasi tutti i paesi del mondo il 20 novembre, dal 1989. In quella data, infatti, fu approvata dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite la Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia.
Nuova settimana per il programma della fascia del day time di Rai3, Geo condotto da Sveva Sagramola e Emanuele Biggi. L’appuntamento è ogni giorno, dal lunedì al venerdì alle 16,40. Vediamo quali sono gli argomenti trattati quotidianamente.
Anche questa sera, domenica 17 novembre 2013, alle ore 21.30 su Italia 1, torna “Lucignolo 2.0”, il programma di approfondimento giovanilistico targato Videonews con Marco Berry ed Enrico Ruggeri.