Il 2013 è alle battute finali e, come di consueto, è tempo di bilanci sull’anno appena trascorso e di buoni propositi per quello che verrà. Cercando di tenere a freno la comprensibilissima voglia di bocciarne molti di più, data la deriva trash della nostra televisione, ecco per voi i cinque personaggi televisivi promossi e i cinque bocciati del 2013.
Il contesto dei giardini di villa Arconati è molto bello e luminoso ma decisamente poco natalizio. In questo quinto episodio di Bake off Italia- Dolci in forno i pasticcieri amatoriali semifinalisti, che erano partiti in nove e sono rimasti in quattro, infatti, si sono cimentati nelle due sfide della puntata a tema natalizio.
Forse in principio poteva anche essere divertente, ma alla lunga tanta sensazione di fallimento scoraggia, tanta visione pessimista finisce con l’essere un po’ deprimente e decisamente poco ilare.
E’ fissato per sabato 11 gennaio 2014 su Canale 5, il primo appuntamento della nuova stagione di “C’è posta per Te”. Scritto, ideato e condotto da Maria De Filippi, il people show più seguito della televisione italiana, avrà come ospiti d’eccezione della puntata inaugurale l’attore italiano Gabriel Garko, Luciana Littizzetto e Patrick Dempsey, star della serie tv americana “Grey’s Anatomy”.
Il 2013 anche dal punto di vista delle fiction made in Itally è stato un anno, qualitativamente, fallimentare. Prodotti pregiati dei palinsesti televisivi, le serie nostrane sfruttano il successo ottenuto grazie a innumerevoli sequel a fino ad essere poi bloccate al primo accenno di calo dello share.
Il Natale di Nickelodeon, (Sky 605-606) e Nickjr, (Sky 603-604) riserva una programmazione adatta a tutta la famiglia. I due canali satellitari di VIMNI, rivolto a ragazzi e famiglie il primo, e a bambini in età prescolare il secondo, presentano un palinsesto modificato nei contenuti. Questi gli appuntamenti principali
Dovrebbe essere una trasmissione di approfondimenti e dibattiti su temi di cronaca, politica, attualità, spettacolo e gossip. Ma in realtà si tratta di 2 ore di diretta saturate dalla totalizzante figura di Barbara d’Urso.
Dal punto di vista televisivo l’anno che sta per terminare ha presentato pochi guizzi di novità. Sono stati innumerevoli i flop, i programmi chiusi per gli ascolti bassissimi. “Squadra che vince non si cambia” è diventato il motto di autori e dirigenti di rete quando si procede all’organizzazione dei palinsesti. Una tendenza significativa, espressione di una televisione ormai stanca in cui idee innovative, creatività e qualità vengono sacrificate in nome delle percentuali di audience.
Rispetto ai salotti mondani della Venier, questa nuova edizione de La vita in diretta ha subìto un netto miglioramento che sta consentendo alla Rai di presentare un contenitore pomeridiano di informazione e approfondimento dallo spirito semplice ma quasi sempre di qualità.
C’è una domanda interessante che riguarda i giornalisti, i pubblicitari, quanti insomma lavorano nel settore della comunicazione: serve conoscere i grandi studiosi, i cosiddetti ‘maestri dei media’? Oppure è meglio affidarsi al solo ‘mestiere’? Oppure ancora è addirittura negativo, perché mette in testa degli interrogativi e degli schemi mentali che li distraggono rispetto alla quotidianità del loro lavoro?