Ecco i nostri consigli per la settimana televisiva appena inziata. Qui trovate tutti gli appuntamenti che, a nostro parere, meritano di essere seguiti.
Arriva inattesa, legge la mano, dà consigli, predice il futuro e, come dal niente irrompe in scena, così se ne va. Ma lascia tracce: in quelli che incontra perché si avvera ciò che dice, e nello spettatore che resta sorpreso da quella presenza fulminea, significativa ed inaspettata. È Micaela Ramazzotti, che in barba alle leggi dello star system ha regalato il bellissimo cameo di Coga Aleni al film “Bellas Mariposas” di Salvatore Mereu.
Mentre in tv si attende la messa in onda della serie in sei puntate “Un matrimonio”, di Pupi Avati, dove l’attrice è Francesca, bolognese, comunista, figlia di un operaio, che s’innamora di un giovane conterraneo, Carlo, di estrazione sociale opposta, sul grande schermo la si ammira in quest’opera che è una vera chicca nel panorama cinematografico italiano.
Tratta dall’omonimo racconto di Sergio Atzeni (pubblicato da Sellerio), “Bellas Mariposas” ritrae la dura periferia di Cagliari, quella che non si incontra nelle pagine dei rotocalchi. Cate ha undici anni, tanti fratelli e un padre “pezzemmerda”. Vive in un luogo da dove vorrebbe fuggire: sogna di fare la cantante, non vuole finire come sua sorella Mandarina, rimasta incinta a tredici anni, o come Samantha, la ragazza oggetto del quartiere.
Solo Gigi, un vicino di casa, merita il suo amore. Ma oggi, 3 agosto, la vita di Gigi è in pericolo: Tonio, uno dei fratelli di Cate, vuole ucciderlo. Intanto Cate trascorre con Luna, la sua migliore amica, il giorno più lungo della loro vita, tra il quartiere, il mare e le strade del centro. Quando scende la sera, tutto sembra perduto, ma dal nulla compare una bellissima donna: la coga Aleni, una strega che può leggere il futuro delle persone… “Mai, nella letteratura sarda, tanta grazia e tanta leggerezza si erano coniugate ad accadimenti anche drammatici: ogni più piccolo episodio della giornata di Cate e di Luna, anche quello più vicino alla peggior cronaca, è sempre stemperato da un’ironia sottile e da una capacità di sorridere di se stessi rara nella nostra letteratura e nel nostro vissuto almeno quanto l’intrusione continua della lingua parlata in quella scritta – osserva Mereu -.
In questo Atzeni può essere considerato, a buon diritto, l’apripista, il padre della nuova letteratura isolana, per esplicita ammissione anche di coloro che lo hanno succeduto e a cui hanno manifestato dichiaratamente di ispirarsi. Eppure qui sta il paradosso, l’errore più grande: trattare ‘Bellas Mariposas’ e Sergio Atzeni solo come una faccenda isolana da dibattere tra conterranei. Le ‘zazies’ di Azeni (che si aggirano nella città di Cagliari come quella di Queneau faceva a Parigi) potrebbero avere ugualmente vita allo Zen di Palermo, a Scampia, o nelle periferie di Caracas”. A rendere sul grande schermo i volti e le vite che dalla strada incontrano la penna di Atzeni sono per lo più persone del posto, di Cagliari, che non hanno mai avuto confidenza con una macchina da presa.
In particolare, sono i giovani studenti di Mereu, avvertiti, così come i loro genitori, delle scene forti (anche di sesso) che avrebbero interpretato. Anche se alla loro prima esperienza, tutti sono bravissimi nel film, soprattutto le giovanissime protagoniste Sara Podda (Cate) e Maya Mulas (Luna). “Ho girato in ordine cronologico il film, un lusso per un regista, per far affiatare le due giovani protagoniste la cui amicizia si doveva evincere dal solo sguardo”, rivela Mereu, che della pellicola è anche il produttore e, per la prima volta, il distributore. “Non era mia intenzione farlo” dice, ma era l’unico modo per far uscire il film al cinema, dopo i tanti riconoscimenti ricevuti. Tra questi: Premio Schermi di qualità alla Mostra internazionale d’arte cinematografica 2012; Big Screen Award al Rotterdam International Film Festival 2013; Premio Tonino Guerra per la migliore sceneggiatura; Premio Anna Magnani per la migliore attrice protagonista a Sara Podda e Maya Mulas; Premio Giuseppe Rotunno per il miglior direttore della fotografia a Massimo Foletti al Bari International Film Festival Bif&ft 2013.
Tanti attestati di qualità, ma senza riuscire a sbarcare in sala. Eppure la pellicola, costata un milione 600 mila euro, in soli tre giorni in Sardegna, dove è stata fatta uscire in sei copie rispondendo alle molte richieste ricevute, aveva dato un buon esito: 32 mila spettatori ed un incasso di 200 mila euro. Ora, dopo l’annuncio dell’uscita del film in Olanda ed in Belgio il 24 giugno, Mereu tenta l’avventura di uscire in tutta Italia grazie alla complicità di molti esercenti. Come mai tanta resistenza da parte dei distributori? “Un prodotto come il mio – risponde Mereu – era adatto a sale di nicchia oggi purtroppo chiuse, ma per fortuna ho trovato chi è disposto a scommettere con me sul buon esito al cinema”.
Il cinema riacquista dignità in tv. Dopo tante seconde serate e repliche finalmente la cerimonia dei David di Donatello, il più importante riconoscimento italiano per il grande schermo, approda in diretta su Rai1 in prima serata. L’evento, che non può che riconoscersi frutto della direzione di Giancarlo Leone, per tanti anni uomo di Rai Cinema, si terrà venerdì 14 giugno con la conduzione della coppia in vista del momento: Lillo e Greg.
“È passato molto tempo dall’ultima volta”, “Fagli vedere come ci si sente quando si perde chi si ama” e “In ogni uomo si risveglia una bestia quando metti una spada nelle sue mani”: tre frasi che evocano un ritorno, l’amore che acceca, la violenza, il sangue, la guerra e la vendetta, tutti elementi della serie cult “Il trono di spade” – dal cui trailer le frasi sono estrapolate – di nuovo protagonista della primavera di Sky Cinema 1HD, che nei prossimi venerdì trasmetterà la terza stagione di dieci puntate (andranno in onda due episodi a sera).
La tv in tutte le salse mette lo spettatore a tavola. Ci sono “Masterchef”, “La Prova del cuoco”, “La Terra dei cuochi”, “I menù di Benedetta”, “Stelle e Padelle”, “Il club delle cuoche”, “Chef per un giorno”, “Gusto del Tg5”… E non è finita qui per i fornelli in tv. Dai programmi si passa alle fiction… “Benvenuti a tavola Nord vs Sud”, “Italian Restaurant”, “Mai storie d’amore in cucina”…
Ecco quali sono stati i programmi più visti della settimana appena trascorsa. Analisi rete per rete dei campioni di share e d’audience
Incerti sui programmi da seguire in tv? Ecco i nostri consigli sulla programmazione televisiva per la settimana dal 4 al 12 maggio.
“Venite”. E’ su Twitter l’invito di Carlo degli Esposti, che produce “Il commissario Montalbano”, a partecipare all’anteprima romana dell’ultimo episodio “Una lama di luce”, serata il cui ricavato andrà alla famiglia Giangrande, il carabiniere ferito davanti a Palazzo Chigi domenica scorsa (28 aprile). Un invito ritwittato dal direttore di Rai1 Giancarlo Leone: “Domenica 5 maggio ore 21 anteprima Montalbano per famiglia Giangrande all’Auditorium Roma. Biglietto €7. Presenti Camilleri e Zingaretti”.
“Ollellè ollallà faccela vedè faccela toccà”: è stato il tormentone del Concertone del Primo Maggio. Ma non è venuto dalla Piazza. E’ stata Geppi Cucciari che ha invitato i giovani a cantarla all’inizio, nell’anteprima del live. I ragazzi, agli incitamenti della conduttrice che per la prima volta calcava il palco di San Giovanni, avevano cominciato a cantare “Bella ciao”. Non avevano capito che Geppi si riferiva all’altro coro. E nell’alternanza opposta, i due motivi sono stati ripetuti dall’orchestra dei cento violoncellisti diretta da Giovanni Sollima.
Conto alla rovescia per il Concertone del Primo Maggio in Piazza San Giovanni a Roma, promosso da CGIL, CISL e UIL. Gli ultimi nomi annunciati sono quelli di Vinicio Capossela, Daniele Silvestri e Renzo Rubino. Se a Capossela sarà affidato il compito di riscaldare la piazza con la sua musica raffinata e visionaria, accompagnato dalla banda del paese di Calitri, Daniele Silvestri attraverso la sua musica porterà sul palco la LIS (la Lingua dei Segni Italiana) per sostenerne il riconoscimento come lingua ufficiale, mentre per Rubino quello a piazza San Giovanni sarà un debutto dopo il fortunato esordio sanremese.