Ad appoggiarle la corona di Miss Italia sulla chioma corvina ci pensò nel 2003 Claudia Cardinale. Ora dire che quel gesto fu profetico quale ideale passaggio di testimone è davvero troppo, un’esagerazione da ottimisti incalliti, però è certo che Francesca Chillemi sta diventando poco a poco attrice, tanto che vale la pena di sottoporla ai Raggi X.
Per il pubblico femminile è un bel dilemma: George Clooney o Jean Dujardin? L’erede riconosciuto di Cary Grant, per fascino ed ironia, oppure l’attore francese diventato famoso grazie ad un film muto, girato in bianco e nero? Si può scegliere cioé la strada certa dell’ex medico di “E.R. o il volto Oscar per “The Artist”. Comunque vada, si cade bene. L’ideale sarebbe far valere il famoso slogan di una nota pubblicità di detersivi, «prendi uno e porti via due», visto che anche in questo caso di pubblicità si tratta, uscita dalla creatività internazionale di Nespresso.
Diciamolo subito, per le donne in tv è difficile affermarsi mostrando verve, intelligenza, professionalità ed andare in onda per queste doti. Più spesso, tocca loro accomodarsi nel ruolo di comparse devote del Signor Conduttore o mettersi a nudo in senso fisico e figurato.
“Torna presto Lilli”, era stato l’invito affettuoso di Maurizio Crozza qualche settimana fa dal suo palcoscenico del venerdì “Nel paese delle meraviglie” perché la nostra, unica Ophra Winfrey mancava a tanti, a comici e intellettuali, a signore bene e giovani, a femministe e politici ringhianti, a sindacalisti e imprenditori. E soprattutto Lilli Gruber mancava alla La7 che aveva visto calare gli ascolti, e più che gli ascolti il consenso mediatico intorno a uno dei gioielli della casa, “Otto e mezzo”, da anni condotto dalla giornalista dalla fulva capigliatura.
Liberateci da Pif. Non se ne può più. È da un anno che ci tormenta con la sua presenza quotidiana in ogni dove: come si accende la tv, lo si vede. Incappare nella sua faccia che ormai né rallegra né stupisce più è una delle poche certezze in un momento di scarse certezze.
L’Arena, con la conduzione di Massimo Giletti, riprende il suo posto nel pomeriggio di Rai1. E’ l’undicesimo anno consecutivo che Giletti ha in mano il timone del talk show. Un appuntamento che ha fatto registrare sempre ascolti molto alti, una media di oltre quattro milioni di telespettatori a puntata.
La novità di questa 66esisma edizione del Prix Italia conclusa a Torino, è la presenza sul podio dei vincitori della sola Europa, soprattutto dell’Europa del Nord, nelle sezioni ufficiali Tv e Radio. Svezia, Danimarca (due premi per entrambe), Norvegia, Olanda, Belgio, Gran Bretagna, Polonia conquistano i principali riconoscimenti, mentre i due successi (e una menzione speciale) della Francia e quello della Spagna salvano l’“onore” dell’area mediterranea.
Danimarca e Francia, hanno conquistato anche due Premi Speciali: la prima quello dell’Expo 2015, la seconda il Premio Signis. Per l’Italia, Juan Francisco Scassa – con il video “Grow up feed the planet” – vince, invece, il premio Expo 2015 riservato ai giovani film maker.
Fiorello e la sua spalla storica Marco Baldini riprendono il loro posto su Radio1 da oggi 24 settembre. Saranno al timone di ” Fuori programma”, lo show che avrà ben tre appuntamenti nel palinsesto quotidiano della emittente diretta da Flavio Mucciante: alle 8.30 e in replica alle 13.30 con un’edizione flash alle 18.50.
L’esordio per Leonardo Pieraccioni sul bancone di Striscia la notizia non è dei migliori: il regista è senza voce. E si nota lo sforzo per parlare correttamente. Le prime battute l fa da solo e subito arriva il compagno d’avventura: Maurizio Battista. Inizia così la prima puntata della 27esima edizione del tg satirico di Antonio Ricci. Non prima che Battisti abbia detto a Pieraccioni: ma che hai la voce di Ananda Lear? Arriva la pubblicità. Si riprende subito dopo.
Un Gr ogni mezz’ora per un totale di 38 edizioni al giorno, ampliamenento degli spazi dedicati allo sport, alla musica, alla politica, e dieci nuovi programmi. Inoltre c’è il ritorno di Fiorello da mercoledì 24 settembre con Fuori programma. Questa in sintesi la filosofia della nuova Radio 1 a partire da oggi 22 settembre.