{module Pubblicità dentro articolo}
Cominciamo con Quinta colonna: sarà l’intervista a Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, ad aprire il nuovo appuntamento del talk politico di Paolo Del Debbio in onda su Retequattro dalle ore 20.30.
Gli argomenti di cui si occuperà la trasmissione a cura di Raffaella Regoli, sono le pensioni d’oro e i vitalizi, tornati in primo piano dopo il recente caso della ex consigliera regionale dell’Alto Adige Eva Klotz. In seguito, è in programma un focus sulla sicurezza e sulla bocciatura, da parte della Corte Costituzionale, della legge che contiene norme restrittive per la costruzione di nuovi luoghi di culto.
Tornano, come ogni lunedì, le incursioni di Gene Gnocchi, che propone i suoi singolari sondaggi. In studio con Del Debbio, ci sono politici, opinionisti e persone comuni. Questa settimana, infine, gli inviati di “Quinta Colonna” sono in diretta dalle piazze di Ferrara, Roma e Vicenza.
{module Pubblicità dentro articolo}
Subito dopo il testimone passa a Tony Capuozzo al timone della nuova puntata di Terra! che accende i riflettori sui cervelli in fuga. Vengono raccontate storie di giovani e meno giovani che hanno cercato inutilmente, in Italia, di veder riconosciute le proprie competenze.
Laurea in Italia, anni di precariato e di sacrifici accompagnati da risentimento e frustrazione, poi la decisione di mollare tutto e andare all’estero. Cervelli in fuga e il tema affrontato da “Terra!”.
Nel programma, firmato da Toni Capuozzo, le vicende di persone che solo oltre confini hanno trovato un’occupazione gratificante e consona alle proprie competenze con stipendi adeguati e non mortificanti come avviene in Italia.
C’è l’astrofisica rientrata in Italia dopo anni di lavoro in giro per il mondo (che nel 2004 si guadagnò la copertina di Time) o la giovane ricercatrice che qualche giorno fa ha risposto piccata al ministro dell’Istruzione e della ricerca, che vantava meriti italiani che italiani non sono.
Ci sono infine i ricercatori rimasti che tra mille difficoltà, reggono la concorrenza dei laboratori stranieri e in non pochi casi concorrono a significativi, in qualche caso storici, passi avanti della comunità scientifica. Come i fisici italiani che hanno dato un contributo fondamentale alla scoperta delle onde gravitazionali.