Il programma condotto da Roberto Giacobbo riparte con un appuntamente dedicato all’evento del prossimo anno: il Giubileo straordinario della misericordia, indetto da Papa Francesco lo scorso maggio. Dopo l’apertura simbolica della Porta Santa in Africa, il Giubileo verrà inaugurato il prossimo 8 dicembre.
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Voyager dunque, in occasione dell’evento che porterà a Roma milioni di pellegrini, apre le serie di nuove puntate proprio occupandosi del Giubileo. Il conduttore partirà da Piazza San Pietro per un percorso in cui le vicende storiche si alterneranno ai luoghi sacri.
Il conduttore si recherà ad esemio ad Assisi, dove 800 anni fa San Francesco ideò la prima forma di indulgenza accessibile a tutti i fedeli. Poi Giacobbo sarà a L’Aquila: qui infatti, papa Celestino V istituì la Perdonanza, anticipando così il primo Giubileo. Nella città abruzzese, insieme alla sua troupe, Giacobbo entrerà nella Basilica di Collemaggio: un luogo accessibile a pochi, dato che, dopo il terremoto del 2009, l’edificio è stato chiuso per motivi di sicurezza.
L’excursus del conduttore però, oltre ai luoghi, non tralascerà nemmeno i personaggi simbolo dell’imminente anno santo. A partire da Madre Teresa di Calcutta, la cui proclamazione di santità potrebbe avvenire proprio durante il 2016, e Padre Pio. Del frate di Pietralcina infatti, è previsto l’arrivo delle spoglie in Vaticano a febbraio.
Il viaggio di Giacobbo infine, si concluderà in un posto singolare. In riferimento a quanto affermato de papa Francesco, che ha accostato ogni cella alla Porta Santa, la puntata terminerà all’interno del carcere romano di Regina Coeli. Qui il conduttore osserverà l’evento da un punto di vista inusuale, quello dei reclusi, cercando di capire come venga vissuto dai detenuti. Un contesto difficile in cui l’esperienza della fede assume connotazioni completamente diverse.
L’ultima puntata di Voyager è stata trasmessa il 10 agosto, ed era interamente incentrata sui Templari, una delle passioni del conduttore.
Dopo il Giubileo, Roberto Giacobbo sarà in Campania, a Torino e infine a Parigi, capitale da cui ci racconterà le festività natalizie vissute in una città in cui il ricordo della strage è ancora un incubo costante e l’allarme terrorismo alto.