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In occasione del semestre italiano di Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea, il Quirinale ha aperto le porte, in tre occasioni, a oltre cento studenti per volta provenienti da scuole secondarie superiori per parlare di Europa e di come questa sia parte della vita quotidiana di tutti i suoi cittadini.
Nel primo appuntamento, dal titolo “L’Europa dei diritti”, a spiegare ai ragazzi perché l’Europa è fondamentale per il riconoscimento e la tutela dei diritti sono Marta Cartabia, giudice della Corte Costituzionale, e Vladimiro Zagrebelsky, già giudice della Corte Europea dei Diritti Umani,attuale direttore del centro studi Laboratorio dei Diritti Fondamentalidi Torino.
“L’Europa della Scienza” ha come protagonisti Fabiola Gianotti, fisico recentemente nominata prossimo direttore (2016-2020) del Consiglio Europeo per la Ricerca Nucleare (CERN) di Ginevra, Roberto Cingolani, direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, e il Ministro Stefania Giannini.
Nell’ultimo incontro, dedicato alla”Europa della Cultura“, sono stati relatori Umberto Eco e il senatore Renzo Piano ed è intervenuto, oltre al Presidente Napolitano, il Ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini.
I tre eventi sono condotti da Valentina Antonello, giornalista di Rai News e curati per Rai Storia da Marta La Licata.
Queste le singole puntate:
“L’Europa dei diritti” – in onda martedì 2 dicembre
“L’Europa non è una strana creatura nata al di fuori del nostro Paese, l’Europa è nostra”, dice il Presidente della Repubblica ai ragazzi riuniti nel Salone dei Corazzieri ai quali spiega l’importanza“di quella grandiosa impresa dell’integrazione europea”all’indomani delle due guerre mondiali. Poi, come in un flash mob, un contrabbasso entra in scena intonando l’Inno alla gioia di Beethoven, inno d’Europa, e dalla platea si uniscono al primo strumento viola e violini. L’improvvisazione degli alunni del conservatorio Santa Cecilia di Roma è la metafora con cui Marta Cartabia, giudice della Corte Costituzionale, racconta la nascita dell’Unione Europea: l’iniziativa di un primo gruppo di Stati e la successiva adesione degli altri membri, i quali da 6 diventano 28. Il giudice Cartabia spiega inoltre l’importanza della Costituzione Europea e della tutela dei diritti umani, civili e politici attraverso due casi giudiziari: quello di Tanja Kreil, cittadina tedesca che nel 1998 si è rivolta alla Corte di Giustizia d’Europa per entrare nelle Forze armate federali tedesche e il caso di Mario Costeja Gonzales, un cittadino spagnolo che nel 2010 ha chiesto alla Corte di giustizia il riconoscimento del diritto all’oblio. Il professore Vladimiro Zagrebelsky allarga poi la discussione sui diritti fondamentali spiegando l’attività del Consiglio d’Europa e della Corte europea dei diritti dell’uomo, di cui ha fatto parte. Gli studenti, infine, pongono le loro domande ai relatori discutendo delle forme di partecipazione civile e culturale all’interno dell’Unione Europea e del sovraffollamento carcerario, condannato dalla Corte europea dei diritti umani.
“L’Europa della Scienza” – in onda martedì 9 dicembre
A parlare con i ragazzi, uno dei più grandi scienziati mondiali, Fabiola Giannotti, fisico del CERN di Ginevra e Roberto Cingolani, direttore dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, introdotti dal Presidente della Repubblica. Il Capo dello Stato sottolinea come “la scienza è necessaria nella formazione di ogni individuo: la cultura è una e scienze naturali, biologiche, fisiche e matematiche ne fanno parte”. Il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini parla dell’importanza del sapere come superamento di barriere fisiche e culturali. Fabiola Gianotti e Roberto Cingolani spiegano ai ragazzi che cosa è un bosone e come funziona i-Cub, il primo cucciolo di robot androide. I due scienziati raccontano infine gli sviluppi della ricerca scientifica in Italia e in Europa e quale futuro la tecnologia potrà presto aprirci.
“Europa della Cultura”– in onda martedì 16 dicembre
Protagonisti del dialogo con i ragazzi sono due italiani conosciuti nel mondo, Umberto Eco, autore di saggi e romanzi di grande successo tradotti in numerose lingue e Renzo Piano, le cui opere di architettura impreziosiscono alcune delle più importanti città in Italia e fuori dal nostro Paese e senatore a vita impegnato in un ambizioso progetto di valorizzazione delle periferie urbane. Umberto Eco e Renzo Piano spiegano come l’Europa, prima ancora che un fenomeno istituzionale ed economico, sia uno straordinario veicolo di integrazione e crescita culturale. Lo fanno con bilanci storici, racconti di esperienze di lavoro e argomentazioni originali.