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Kaljuste è il fondatore dell’EPCC, ossia del Coro Cameristico Filarmonico Estone, che ha diretto per 20 anni ottenendo per esso due Premi Award, nel 2004 e 2007 per la migliore prestazione corale. In questa occasione è impegnato nell’esecuzione – fra i tanti brani in programma – delle trascrizioni di musica barocca di Claudio Ambrosini (compositore veneziano specializzato in elettronica, vincitore del Leone d’Oro di Venezia per “Plurimo” nel 2007), che ha trasposto per orchestra “Canzon XIII”, “Canzon I” e la “Sonata XIX” del secentista veneziano Giovanni Gabrieli.
Ecco poi il notissimo compositore estone Arvo Pӓrt, di cui Kaljuste interpreterà la prima italiana di “Swansong” del 2013, cui si aggiungerà il concerto per violino e orchestra “Offertorium” (1980-86) della altrettanto celebre artista Sofija Gubajdulina – forse la più nota compositrice russa di oggi – che sarà eseguito dal violinista Sergej Krylov, fra i migliori del ‘900 secondo la definizione del grande Rostropovich, più volte protagonista delle stagioni dell’Accademia di S.Cecilia a Roma.
Secondo appuntamento di Rai Nuova Musica: venerdì 13 febbraio, sempre su Rai Radio3 alle 21, dirigerà la Sinfonica della Rai di Torino un giovane uscito dal Conservatorio di S.Cecilia col massimo dei voti e ormai in carriera, Francesco Lanzillotta.
Dopo aver diretto in Italia e altrove grandi orchestre, è divenuto stabile dell’ensemble dell’Opera di Varna in Bulgaria, ed ora della Filarmonica di Parma: con la Sinfonica della Rai eseguirà “Storia di altre storie” (2005) per fisarmonica e orchestra (solista Davide Vendramin) di Salvatore Sciarrino ed ancora delle’prime’ assolute o italiane di Unsuk Chin (“Le silence des sirene”), Gabriele Cosmi (“Vardzia”) e Luis De Pablo (“Tres piezas para orquesta”).
L’ultimo concerto previsto per Rai Nuova Musica, venerdì 20 su Rai Radio3 alle 21, verrà diretto dal tedesco Stefan Anton Reck, già alla guida delle orchestre del Maggio Fiorentino, della Fenice di Venezia, del Massimo di Palermo. Assistente di Claudio Abbado, è uno specialista dell’opera di Mahler: oggi si dedicherà a celebrare i 90 anni di Pierre Bulez, compositore francese che operò nelle Avanguardie del Novecento, portando alle estreme conseguenze il serialismo e in seguito l’alea improvvisativa, sostenitore della musica contemporanea e fondatore per invito di Pompidou del centro di formazione di musica contemporanea IRCAM, ed ultimamente vincitore del Leone d’Oro alla carriera di Venezia.
Reck ne dirigerà sezioni del “Livre pour cordes” (1948-88: molte opere di Boulez sono mantenute a lungo ‘in fieri’) e le “Nationes I, IV, VII” del 1945-2004. Verranno eseguiti anche due brani di Messiaen e di Webern.
Di tutti e tre i concerti di Rai Nuova Musica 2015 fa parte anche il laboratorio del Club to Club Festival, i cui esponenti prenderanno settori dei concerti per rielaborarli elettronicamente: per il primo sarà Lorenzo Senni, per il secondo Bienoise, per il terzo Dave Saved.