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Il 10 settembre è uscito in Italia Dove Eravamo rimasti in cui lei ha doppiato Meryl Streep: come è nato questo progetto lavorativo?
Io faccio doppiaggio da tanti anni, la Warner Bros ha voluto fare un provino diverso, particolare, io l’ho vinto e ho avuto la fortuna dare la voce alla Streep. Insomma, come succede per qualsiasi ruolo al cinema o in tv.
Quali difficoltà ha incontrato e quali sono state le sue emozioni nel doppiare Meryl Streep?
Sicuramente ho provato una grande emozione perché Meryl Streep è sempre stata la mia attrice di riferimento, quella che amo di più da sempre; la seguo, vedo ogni suo film e mi piace moltissimo.
Per chi non l’avesse ancora visto, che film è Dove eravamo rimasti?
Si tratta di un film particolare, un po’ come tutti i lavori della Streep è emozionale. Lei è una donna, una cantante rock che, ad un certo punto, sarà ricondotta nel suo passato. Non si tratta di un film drammatico, a volte è anche molto divertente: Meryl sa essere talmente gradevole che lo definirei una commedia riflessiva.
Da molti anni lei veste i panni di Giulia Poggi in Un posto al sole. Nelle ultime puntate il suo personaggio ha svolto un ruolo marginale, che dobbiamo aspettarci da lei nei prossimi appuntamenti?
Posso solo augurarmi che, nell’ambito del ventesimo anno di Un posto al sole, lei sia coinvolta in storie intriganti, accattivanti. Aggiungo anche che, spesso, noi attori conosciamo la sorte dei nostri personaggi solo all’ultimo momento. Non è come un film in cui si conosce il finale, Un posto al sole è un work in progress. Noi abbiamo una lettura limitata alle prossime venti puntate e quindi non so cosa gireremo tra due o tre mesi. A volte gli autori ci accennano in modo generico quello che accadrà ma nulla più. Giulia poi, oltre alla sua vicenda personale, è sempre implicata nella storia corale dei personaggi. Ogni tanto, però, ci capita un ruolo più specifico, come è successo lo scorso anno nel film di Natale in cui io ero protagonista con Enzo Decaro.
Lei è un artista poliedrica: teatro, televisione, cinema e doppiaggio, quali sono i suoi progetti futuri?
Quest’anno sono stata la protagonista di una puntata della serie Che Dio ci aiuti con Elena Sofia Ricci. Per quel che riguarda il doppiaggio continuo, compatibilmente con i miei impegni, perché tra l’altro, vivo tra due città e le difficoltà aumentano.
La rivedremo a teatro?
Mi piacerebbe, ma non ho il dono dell’ubiquità. Io vengo dall’Accademia e ho alle spalle 15 anni di teatro ma, quando ho iniziato a far televisione, ho dovuto accantonare le basi della mia formazione. Mi auguro che si possano sviluppare, in futuro, dei progetti nel cinema o in tv. Fortunatamente, però, il mio impegno a Un posto al sole, pur portandomi via quasi tutto il tempo, mi gratifica molto.
Qui il tv- book di Un posto al sole.