A tra poco con la diretta.
Inizia Ulisse – il piacere della scoperta, che oggi ci conduce in Austria per parlare della principessa Sissi, la lotta di una donna indipendente che cercava il posto.
Proprio qui nel palazzo Schonbrunn di Vienna, venne la principessa Elisabeth che poi il marito chiamò Sisì. Grazie al cinema e all’attrice Romy Schneider, diventò Sissi. La vera principessa viene ancora incensata, ma allora non era molto amata. Non era una donna di corte prima di sposare il suo Franz (Francesco Giuseppe I d’Austria). Il giovane imeratore venne subtio colpito dalla futura principessa.
Angela entra nella sala principe del palazzo Schonbrunn, per farci vedere gli affresci ancora ben conservati e lo sfarzo che sembra come magicamente bloccato nel tempo, qui sfilava l’alta società per apparire bella e battagliare a colpi di classe per raggiungere la fama.
In queste serate si usava ballare il Valzer, che era il sottofondo preferito dei balli e delle feste dell’epoca. Il Valzer racconta Uto Ughi, racconta che il ballo veniva usato tra i poveri e nasceva nelle bettole, nelle corti si ballava il minuetto che era pià aristocratico. Il Valzer era un turbinio dei sensi, un ballo che trasportava, specialmente quelli degli Strauss.
Sissi arriva a palazzo insieme al suo immenso corredo, arriva con cento venni paia di scarpa, ma per il galateo era insufficente, perchè una principessa doveva indossare almeno un paio di scarpe diverso al giorno.
Francesco e Sissi si sposano il 24 aprile 1854, il matrimonio è stato sfarzoso, ma lei il giorno dopo lo passo a piangere per il pesso del ruolo. Consumarono il matrimonio solo nella terza notte per pressioni che ricevevano dalle rispettive famiglie.
L’Imperatore Francesco è stato il numero uno del nostro paese, con cui abbiamo comabattuto fino alle soglie della prima guerra mondiale. Era un uomo temibile, Gigi Proietti declama alcune parole dell’Imperatore.
Le case regnanti in tutta Europa facevano a gara per costruire il giardino più bello e particolare. Gli Asburgo realizzarono un giardino barocco, con ampi spazi prospettici, lunghi viali, aiuole dalle forme geometriche e maestose fontante. Le piante erano rare e fu necessario ricorrere a serre che le proteggessero dalle intemperie. Vi lavoravano centinaia di giardinieri.
La Palmenhouse – casa delle Palme – lunga 111 metri ed alta 25, è una delle serre più grandi del mondo. Col clima viennese non è stato facile coltivare questa tipologia di pianta.
Una pianta molto particolare era la Palma di Sissi, valutata tra i 170 anni d’età – più o meno l’età che avrebbe Sissi. Purtroppo è stata tagliata perchè era talmente alta che rischiava di rompere i vetri del soffitto.
La Fortezza della Hofburg era il palazzo reale degli Asburgo. Una città nella città di Vienna, si estende per 2570 metri quadrati.
Sissi la viveva come una prigione. Il protocollo era troppo rigido per lei. I reali dovevano comportarsi come divinità.
Persino i pranzi erano sfarzosi e seguivano una gerarchia molto rigida. Sissi mangiava pochissimo per mantenere il fisico asciutto. La sua vita misurava soli 47 centimetri.
L’imperatrice aveva il culto del corpo ed amava sfoggiare vestiti sontuosi. Nanà Cecchi ci racconta i costumi dell’epoca. Il corsetto era un indumento fondamentale per le donne, che dovevano avere la linea a clessidra. La crinolina è una gabbia in acciaio e tessuto, si indossava sopra il corsetto. Gli abiti erano estremamente abbondanti di tessuto, fino a 7 metri per la sola gonna.
Sissi passava 3 ore al giorno a farsi pettinare davanti alla toletta. I suoi capelli erano lunghi fino alle caviglie ed erano rinomati. Aveva una parrucchiera e solo lei poteva curarle la capigliatura.
Nel frattempo l’imperatrice studiava varie lingue, ma una volta ogni 3 settimane si interrompevano perchè doveva lavare i capelli con una particolare miscela.
Sissi era ossessionata anche dallo sport e dalla forma fisica. Aveva una palestra accanto alla camera e dedicava ore all’equitazione. Franz era molto preoccupato per lo stile di vita della moglie. La nobiltà mormorava. Proietti ci legge una lettera dell’imperatore alla moglie.
L’imperatrice faceva bagni e maschere a base di olio e frutta e seguiva una dieta iperproteica.
Sissi voleva essere bellissima per il marito. Anche se non fu l’unica donna di Francesco Giuseppe. Un ruolo molto importante fu ricoperto dalla madre, che fu sempre ingombrante nella vita di Sissi e Franz. Dipinta come una strega senza cuore, in realtà era solo una donna che aveva rinunciato a se stessa per la ragion di stato. Era un’imperatrice nell’ombra.
La disobbedienza ed il coraggio di Sissi ricordano molto quelli di un’altra principessa, la Principessa del popolo: Diana. Seppur vissute in tempi molto diversi sembrano legate da un filo. Ribelli, istintive, hanno cercato di proteggere i propri figli da una vita triste e rigida, dal protocollo, si sono opposte alle proprie suocere.
Sissi fu però profondamente amata dal marito, mentre Diana non fu amata da Carlo – che aveva una relazione con Camilla. Il tragico finale le ricongiunge però. Anche Sissi morì misteriosamente, a Ginevra.
Il castello di Miramare era molto amato da Sissi, che qui scoprì una smisurata passione per il mare. Il castello fu costruito da Massimiliano, fratello di Franz, che però dopo aver accettato di diventare imperatore del Messico fu fucilato. Lo shock a livello europeo fu tale da destare l’interesse dell’opinione pubblica – lo ritroviamo persino in un’opera di Monet.
L’accoglienza italiana a Franz e Sissi non fu delle migliori. Gli Italiani mal sopportavano il dominio austriaco.
Ben presto il popolo italiano insorse e vi furono battaglie sanguinose. Gli austriaci inanellarono una serie di clamorose sconfitte. Proietti ci legge una lettera ufficiale di Franz.
Il Danubio ai tempi era “un’autostrada d’acqua”. Quando Sissi e Franz arrivarono a Budapest furono accolti con più calore rispetto all’Italia. Sissi era vista come una speranza di riconciliazione con i governanti austriaci. Fu un nuovo capitolo per l’imperatrice, che si sentì finalmente amata e libera.
In quegli anni fu costruito il Ponte delle Catene. Sissi e Franz risiedevano nel Palazzo di Buda. Un affascinante patriota, il conte Gyula Andrassy, appena tornato in Ungheria cercò di avvicinare Sissi e sensibilizzarla alla causa del suo paese. Si raggiunse così il compromesso austro-ungarico. Sissi e Franz divennero anche re e regina d’Ungheria, proclamati tali nella chiesa di Mattia l’8 giugno 1867.
Ancora oggi nella chiesa è presente un busto di Sissi che indossa il vestito dell’Incoronazione ed un cuscino ricamato con gli stemmi di Sissi e Franz. Pare che questo cuscino sia proprio quello su cui si inginocchiò quel giorno l’imperatrice e neo regina. Sarebbe stata Sissi ad inviarlo agli ungheresi anni dopo, in segno d’amore. Il fatto che siano ancora oggi così ben conservati dimostra che anche gli ungheresi amavano l’imperatrice.
Dopo l’incoronazione Sissi scoprì di essere incinta del quarto figlio, Maria Valeria. Secondo alcune voci sarebbe stata figlia di Andrassy. Un’incredibile somiglianza tra la bimba e Franz avrebbe però smentito il pettegolezzo. Le voci di una relazione tra Sissi e Andrassy continuarono però a susseguirsi.
Nel 1896 Sissi vide Budapest per l’ultima volta. Al tempo il Parlamento era ancora in costruzione. Ispirato a Westminster, ha però una grande cupola che crea un’atmosfera incantata. L’Ungheria aveva un sistema bicamerale, oggi ne ha una sola. Oggi dunque una delle due sale è ricordo dei tempi che furono.
La Sala della cupola è collegata alle sale da uno scalone, un trionfo dell’arte e dell’oro. In cima è custodito il tesoro più prezioso: la sacra corona ungherese.
Tornata da Budapest Sissi si rifugia in una residenza a 30 km da Vienna ed in una a Corfù. In realtà in Austria abitava solo pochi giorni l’anno, la maggior parte del tempo la trascorreva in Grecia.
I cavalli più amati da Sissi erano spagnoli, i cavalli Lipizzani. Custoditi nella scuderia imperiale, avevano dei nomi stranissimi ed aristocratici. Ancora oggi si allenano nella Sala Bianca.
Sissi dopo il suo intervento nel compromesso con l’Ungheria, smette di dare consigli in politica. Immagini del film Ludwig di Luchino Visconti, che ritrae una Sissi invecchiata e con tanti ricordi.
Ludwig si uccise perchè impazzito per l’amore verso Sissi. La principessa persa un amico un confidente e un parente. Il figlio di Sissi, Rodolfo che il 30 gennaio 1889, morì fu un altra colpo per lei. Rodolfo si uccise e tolse la vita anche alla sua compagna. La morte è ancora avvolta dal mistero, molte teorie ci sono su queste tragedie.
Chi pensa ad un omicidio politico, da parte di Bismark, sono tante le teorie è stato un completto, un omicidio d’impeto, non lo sappiamo e forse non lo sapremo mai. Sissi rimase sconvolta dopo questo evento, regalo i suoi gioielli e vestì di nero fino alla sua morte.
La principessa gira per l’europa, visita molti paese e amava le alpi svizzere dove mori nel settembre 1898. Proietti recita una ettera di Francesco per Sissi, che non la vedeva da mesi e preoccupato gli scrisse un addio, commosso e dolce. Francesco però non riuscì a spedire la lettera venne raggiunto dalla notizia, dell’assassinio di Sissi a Ginevra.
Sissi è stata assassinata, era con una sua compagna di corte, le due dovevano aprtire, ma un uomo si scagliò contro di loro, colpendo la principessa. Luigi Lucheni un anarchico uccide Sissi, per un gesto contro la monarchia. Viene fermato, lui era fiero di quel gesto e ha avuto un modo per passare alla storia. Viene condannato all’ergatolo e muore dopo undici anni suicida.
I corpi di tutti gli imperatori e le imperatrici, vengono tenute nella chiesa dei capuccini a Vienna. Il sarcofaghi sono impnenti, dei monumenti con allegoria, sculture ornamenti. Ce ne sono tanti, ogni uno con i suoi drammi e le sue storie.
Alberto entra nella cripta di Francesco Giuseppe, dove si trovano anche SIssi e Rodolfo. Tanto separati nella vita, Tanto uniti nella morte. In questi sarcofaghi sono racchiuse tante domande, per Sissi e Rodolfo chi sà come andarono davvero le cose. Sissi voleva essere sepolta a Corfù sul mare, ma alla morte si è dovuta arrendere nel protocollo imperiale.
Come per Sissi, la sortuna segue chi llala interpreta Romy Schneider, perde un figlio anche lei e si uccide nella sofferta tristezza. Questo immaginario e storie piene di ricchezze, ma condite da drammi indicibile le accumuna ancora oggi, unendole in un corpo solo. Sissi rimane la principessa triste che è riuscita a vivere la sua vita, ed imporsi nell’imposizione del potere e sui suoi codici di comportamento.
Questa edizione di Ulisse, con un mini ciclo di storie termina qui..