Oggi si inizia da una nazione non troppo conosciuta in occidente: il Kazakistan. Le belle strade russe saranno messe da parte, e come è nello stile del programma, finalmente si tornerà a viaggiare in fuoristrada. La frontiera con la Russia distingue due etnie differenti che manifestano massimamente nella religione i principali ideali di riferimento nella loro esistenza.
Davanti agli occhi dei telespettatori si aprirà la steppa incontaminata e la principale attività di questa nazione: l’allevamento e la pastorizia. Particolare per la carovana l’incontro con l’allevamenti di cammelli. Qui prima si prenderanno cura dei piccoli e poi scopriranno le enormi qualità del latte di cammella, un ottimo nutriente.
L’economia del Kazakistan si regge però anche su l’oro del nuovo millennio: il petrolio. Il viaggio continuerà così tra le trivelle di greggio. Questa ricchezza non fa altro che aumentare la disparità tra le fasce sociali nella popolazione. Esperienza da salto nel tempo quando i partecipanti ricevono un pranzo seduti a terra e mangiano senza posate nella casa di una famiglia locale.
Lasciata la steppa Kazaka, passiamo in Uzbekistan e qui subito i telespettatori assistono al primo disastro umano: il prosciugamento del lago Aral. Dagli anni 1960, il lago è ridotto al 10% dell’originale superficie. Le barche dei pescatori adagiate su un letto di sabbia e sale sono la testimonianza lampante di quanto successo.
Gli inconvenienti però sono dietro l’angolo in queste spedizioni; e così dopo essere entrati in contatto con la cultura locale scoprendo come vengono costruite le yurte e passato una notte nelle grandi tende dei nomadi, con tanto di cena rigorosamente seduti sul pavimento accompagnati da musica tradizionale, arriva la tempesta di sabbia.
L’obiettivo successivo messo nel mirino dai viaggiatori è la città di Khiva, un gioiello di città fortificata che fu al centro del “Grande Gioco” creatosi in centro Asia tra la Russia degli Zar e l’Impero Britannico. Le numerose battaglie che l’hanno distrutta non sono visibili, tanto che la parte storica è perfettamente ricostruita.
Il viaggio raccontato da Beppe e Filippo Tenti, padre e figlio, proseguirà verso Bukhara, Samarcanda e nel prossimo appuntamento in Afghanistan. E ogni tappa porterà con se un fascino di storia, attualità e un coinvolgimento totale da parte dei telespettatori.
Infine ricordiamo per tutti gli appassionati la vera sorpresa di questa edizione: per l’ultima imperdibile puntata, il 30 agosto 2017, Overland sbarca in prima serata con un viaggio lungo 115’.
Segnaliamo che Overland 18 Sulle Strade dell’Islam non si ferma mai!
Andiamo in onda tutti i mercoledi sera in seconda serata, di seguito potete trovare la programmazione: http://www.overland.org/spedizioni/overland-18.html
Inoltre Overland 18 va in onda anche il sabato e domenica mattina ore 7.05 con le repliche delle puntate, questo weekend ci saranno puntate 4 e 5 dove arriveremo in Afghanistan!
Continuate a seguirci: http://bit.ly/Evento-Ov18TV