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Franca Leosini, conduttrice e ideatrice di“Storie Maledette”, torna in video con la quindicesima edizione del programma e presenta un’intervista esclusiva a Rudy Guede, il cittadino ivoriano condannato in via definitiva con rito abbreviato per l’omicidio della studentessa Meredith Kerker avvenuto nel novembre del 2007. Il fatto di cronaca è stato subito definito “il delitto di Perugia” città dove avvennero i drammatici fatti.
Il delitto di Perugia ha avuto enorme rilevanza a livello internazionale, è stato uno dei casi giudiziari italiani più seguiti all’estero ed ha coinvolto in maniera determinante l’opinione pubblica divisa in innocentisti e colpevolisti. Infatti, in primo grado, come complici nell’omicidio, furono condannati dalla Corte d’Assise di Perugia nel 2009 anche la statunitense Amanda Knox, e l’italiano Raffaele Sollecito. I presunti coautori del delitto furono successivamente assolti e scarcerati dalla Corte d’Assise d’appello nel 2011 per non avere commesso il fatto (relativamente all’omicidio), mentre per Amanda Knox fu confermata la condanna a tre anni per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba (da lei accusato dell’omicidio e risultato estraneo ai fatti).
Questa sentenza, venuta dopo un lungo e intricato iter processuale, ha lasciato aperti molti dubbi e non ha dato risposta ad inquietanti interrogativi.
Con un vero e proprio colpo da maestra, Franca Leosini nella prima puntata, fa parlare, per la prima volta Rudy Guede che racconta alla scrittrice e conduttrice quello che mai ha rivelato. Le parole dell’ivoriano peseranno come macigni sulla storia del delitto perchè verranno ribaltate verità che non sono mai state tali e saranno persino sovvertite tesi che sembravano certezze acquisite e che invece non hanno mai convinto. Insomma un vero e proprio capovolgimento di quanto era stato assodato: questo in sintesi il contributo, destinato a far discutere, di Guede intervistato dalla Leosini.
“Storie Maledette” ha alle spalle una lunga storia nel campo della cronaca nera: ha cercato sempre raccontare gli aspetti meno chiari, quel lato oscuro che spinge all’omicidio.
Ed anche in questa edizione prosegue nel tentativo di spiegare questo lato oscuro che abita ciascuno di noi e spinge, in determinate e inspiegabili circostanze, a commettere crimini nei quali poi non ci si riconosce.
La Leosini con tatto e delicatezza presenta i protagonisti di “Storie Maledette” come persone cadute nella maledetta trappola del destino. Un destino che ha assunto per loro drammatiche sfaccettature.
Quest’anno Storie maledette sarà una trasmissione molto legata ai social network.
Mostrerano l’impronte in sangue del suo mano che e stato trovato sul cuscino sotto il corpo mezzo nudo della vittima? Quel impronte che e stato usato per rintraciarlo in Germania? Poi spero che ci possiamo leggere i documenti del processo in cui lui era condannato, che il pubblico non ha mai visto.
Vorrei sapere chi ha aiutato Guede, il processo ha trovato che non era solo.