Quando la campagna partì, era ottobre 2013, il programma giustificò gli spot con il bisogno di incassi per coprire le beghe giudiziarie in cui le iene incappano esercitando il proprio lavoro di inviati.
Nello spot attualmente in rotazione, i protagonisti sono Giulio Golia, Matteo Viviani e Nadia Toffa, tre fra i più noti del programma di Italia 1. Ma lo spot non è realizzato dai tre in quanto singoli: sono infatti proprio Le Iene a prestare la propria immagine dato che la Toffa, Viviani e Golia vestono proprio la loro celebre divisa. In più, lo spot è girato con lo stesso, riconoscibile stile del programma.
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Dunque la credibilità, presunta o meno, della trasmissione viene messa al servizio di un’azienda grazie ai suoi volti più amati. Un’operazione discutibile, quantomeno da un punto di vista etico. E anche se nessuno di loro deve rispondere a un codice di deontologia professionale, è chiaramente il tacito patto con il pubblico ad essere tradito. Non che sia la prima volta, ma la questione torna in virtù delle polemiche che hanno investito Fabio Fazio, nuovo testimonial Tim dopo l’nnipresente e inflazionato Pif.
Se Fazio è iscritto all’Ordine della Liguria, il suo ruolo professionale è legato all’intrattenimento, a interviste edulcorate che sono assist innocui ai monologhi dell’ospite di turno. Specie quando l’interlocutore viene dal mondo della politica. Al contrario, la Toffa, Viviani e Golia (ma in passato abbiamo visto anche i colleghi Filippo Roma, Andrea Agresti, Mauro Casciari) portano avanti inchieste, assurgono continuamente al ruolo di veri paladini dei telespettatori. Sono insomma, dei volti di cui il telespettatore si fida. Una simile immagine, non viene forse minata alle basi davanti al primo utente a cui la connessione Linkem non dovesse funzionare? Soprattutto nell’eventualità in cui qualcuno, appunto trattandosi delle “iene” che fustigano i truffatori, si sia affidato, e fidato, di loro.
Ciò vale in particolare per la Toffa, che ha addirittura avuto un talk show tutto suo, Open Space che avrebbe dovuto tornare a gennaio su Italia 1. Ma la sua presenza tra il nuovo team alla conduzione de Le iene, ne ha fatto, momentaneamente accantonare il progetto.
Basta cercare su internet delle valutazioni su linkem per rendersi conto che il servizio offerto fa schifo (ci sono tonnellate di recensioni di persone che nemmeno riescono a disdire il servizio dopo mesi di disservizio).
Credo che le Iene dovrebbero fare un servizio auto-denunciandosi. 😀
Concordiamo pienamente
La linea peggiore mai avuta negli ultimi 15 anni, dopo un mese di buon servizio (ovviamente),un vecchio cellulare GPRS (si! GPRS) vapiù veloce. tante chiamate al servizio tecnico a pagamento (perchè non ho linea fissa ovviamente) ma sempre la solita storia della manutenzione delle antenne (da Da Fine Novembre !! Siamo a Fine Marzo !), Giuro di non aver mai avuto una delusione simile, è capitato anche con altri operatori, ma per pochi giorni…con questa costanza mai ! Per mesi ! Deluso fino all’ultimo dei miei neuroni.