Nel corso della puntata Angela junior mostrerà ai telespettatori come fossero organizzate le frontiere di Roma e come si svolgeva la vita quotidiana ai confini di un impero sconfinato. Basti pensare che, alla morte dell’imperatore Traiano, nel 117 d.C., Roma con il suo impero aveva sotto controllo un territorio che si estendeva dalla Scozia ai deserti africani, dalla penisola iberica alla Mesopotamia.
Una frontiera militare di incredibile estensione che viene raccontata dalla creazione fino al suo crollo. Ci si sofferma allora sulle invasioni barbariche del V secolo d.C e si procede documentando anche quanto accadeva oltre i confini della civiltà romana, nelle regioni al di là del Reno e del Danubio. Qui, infatti, vivevano quelle popolazioni barbariche che avrebbero fatto crollare l’impero sotto l’avanzare delle proprie truppe.
Palcoscenico principale da dove si svolgerà il racconto è Aquileia, in Friuli. Questa città, oggi è uno dei siti archeologici di epoca romana più importanti di tutta l’Italia settentrionale.
Nel corso dei secoli riuscì a difendere i confini di Roma e tener così fede alla missione per la quale era stata fondata all’inizio del II secolo a.C.
Ma, in epoca imperiale Aquileia non fu più soltanto un centro militare. Grazie al suo porto e alla sua posizione strategica, diventò il principale centro commerciale romano nell’alto Adriatico.
Fu però nel IV secolo d.C., quando era a capo dell’impero uno dei più importanti imperatori di Roma, Costantino, che la città evve il massimo splendore.Era il periodo cruciale per Roma, i barbari facevano pressione lungo la frontiera danubiana. Aquileia tornò infatti a svolgere ancora una volta la funzione di bastione militare a difesa della penisola italiana. Una funzione che avrebbe svolto fino alla sua caduta, avvenuta per mano delle orde unne guidate da Attila nel 452 d.C., soltanto pochi anni prima della fine dell’Impero romano d’Occidente.
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Attraverso la storia di questa sito archeologico, con i suoi eccezionali reperti come i grandi mosaici di epoca costantiniana rinvenuti all’interno della grande basilica cittadina, insieme ad Alberto Angela si ripercorrerà quindi la storia del limes e, insieme ad esso, alcuni dei momenti cruciali della storia di Roma e del suo impero.