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Rispoli si è spento a Roma, ieri sera tardi nella sua abitazione di Casalpalocco. Era da tempo malato. Ma ha accettato e vissuto la malattia con la medesima sobrietà con cui ha vissuto sul piccolo schermo.
A dare la notizia della scomparsa è stato il giornalista e scrittore Mariano Sabatini, a lungo suo collaboratore in tutte le trasmissioni importanti da lui gestite. In un articolo scritto per il nostro sito, Mariano Sabatini definiva Rispoli “Il principe delle parole”. L’occasione era la celebrazione dei 60 anni della tv.
Rispoli è stato autore e conduttore di programmi entrati nella storia della televisione. Tra questi Parola mia e Tappeto volante su tutti. Entrato in Rai, in seguito a un concorso per radiocronisti nel 1954, ha continuato a proporre la sua televisione elegante rispettosa anche dopo aver lasciato la tv pubblica, dal 1991, su Tmc e poi su altre emittenti, con un rientro in Rai nel 2002-2003.
Rispoli, a capo della sua tv intelligente e garbata, ha sempre sostenuto la necessità di una televisione che insegna, educa e nello stesso tempo intrattiene. E un esempio era proprio Parola mia, programma sulla lingua italiana che fu accolto da un immediato gradimento di pubblico.
Negli anni ha ricoperto in Rai ruoli dirigenziali, direttore di Rai Educational per dieci anni e assistente del vicedirettore generale Emmanuele Milano.
Nel corso della carriera ha scoperto e lanciato personaggi di primo piano, tra i quali Maurizio Costanzo, Paolo Villaggio, Raffaella Carrà, Paolo Limiti, Rita Forte, Melba Ruffo, Michela Rocco di Torrepadula, Gianni Boncompagni.
Grande intrattenitore radiofonico, ha partecipato all’ideazione di molte trasmissioni divenute un cult come ad esempio Bandiera gialla e la stessa Corrida che, ricordiamo, era nata proprio come appuntamento sulle onde herziane.
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