L’esordio, nel nuovo anno, di Quarto Grado punta i riflettori sul caso di Chiara Poggi. Si riparte dunque da Garlasco per chiedersi se ci può essere davvero una svolta nel delitto della giovane Chiara Poggi.
La 26enne di Garlasco, piccolo centro in provincia di Pavia, è stata uccisa la mattina del 13 agosto del 2007. Subito gli indizi avevano condotto al fidanzato della vittima Alberto Stasi. Dal 2007 fino ai tempi più recenti si sono susseguiti tre gradi di giudizio. E la Cassazione 8 anni dopo aveva scritto la parola fine condannando Alberto Stasi a 16 anni di reclusione. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Il caso ha avuto un grande scalpore e una grande risonanza sui massmedia e nel corso di questi anni vi sono susseguite interviste e inchieste all’interno dei principali contenitori televisivi che si occupano di cronaca nera.
Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero ripercorreranno la storia della sventurata ragazza assassinata a colpi di un oggetto contundente mai identificato, nella villetta di famiglia a Garlasco. Secondo gli inquirenti doveva conoscere molto bene l’assassino perché gli aveva aperto la porta in pigiama e all’interno dell’abitazione non erano mai stati trovati segni di effrazione. Il 24 settembre dello stesso anno 2007, Alberto Stasi, il fidanzato, venne arrestato con un’ordinanza della Procura di Vigevano, ma fu poi scarcerato. Successivamente fu rimessa di nuovo in discussione la sua innocenza. Infatti in primo grado nel 2009 Stasi fu assolto per insufficienza di prove. In appello e davanti alla Corte d’Assise ancora una volta ci fu la sentenza di assoluzione. Ma la Cassazione tra le motivazioni dell’annullamento ordinò gli esami del DNA su alcuni capelli trovati tra le mani della vittima. E così ancora una volta si giunse a stabilire che era impossibile assolvere o condannare Alberto Stasi.
Il processo d’appello bis del 2014 in seguito a nuove perizie ritenne Stasi colpevole e il giovane fu condannato a 24 anni di reclusione, poi ridotti a 16.
Adesso si riparte da zero. Infatti negli ultimi giorni il giallo sembra essersi riaperto. La difesa di Alberto Stasi ha presentato una perizia genetica sul DNA trovato sotto le unghie di Chiara Poggi. Questo DNA non apparterrebbe al fidanzato ma ad un conoscente della vittima.
Quarto Grado cerca di fare il punto su questa vicenda drammatica ma ancora molto intricata. Insomma con gli ospiti in studio si cercherà di capire se si tratta di una clamorosa svolta nel caso che per 10 anni ha dominato le cronache italiane. Naturalmente verranno prese in considerazione tutte le novità emerse nelle ultime settimane. {module Pubblicità dentro articolo}
Nella parte finale del programma ci si occupa anche del delitto di Daniela Roveri, manager di 48 anni assassinata nel condominio della sua abitazione di Bergamo la sera del 20 dicembre. La Procura ha smentito l’ipotesi di un serial killer avanzata da alcuni organi di stampa che hanno visto delle similitudini tra questo omicidio e quello di Gianna Del Gaudio, uccisa a fine agosto a Seriate. Ma intorno a questi due i drammatici fatti di cronaca nera il mistero si fa sempre più fitto.
Ricordiamo che nel corso della trasmissione è aperto il centralino al numero 02 30 30 90 10 a cui i telespettatori possono rivolgersi per eventuali segnalazioni.