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Si comincia. Il primo a prendere la parola è il direttore generale A. Campo Dall’Orto: “Guardavo il programma prima di arrivare in Rai. Report è sempre in cima a quello che da casa chiamano Servizio Pubblico. Avete cambiato rapporto tra giornalismo investigativo e Rai. Siete diventati un simbolo. E’ figlia di un lavoro intenso e quotidiano. Quello di cui sono convinto è che nella società digitale uno degli spartiacque sarà la forza di portare avanti le cose come Report. Definiranno ancor di più quello che siamo. E’ stata una gestazione lunga. Questa giornata simbolica ha 2 caratteristiche: rinnovamento e continuità. Milena (Gabanelli) sta portando avanti il progetto di sviluppo di informazione digitale in Rai. L’idea di continuità da un lato vede il passaggio di consegne a Sigfrido Ranucci, dall’altro vale l’idea di squadra che impersonifica la qualità. La quantità di tempo e analisi è la premessa per la cura del successo”.
E’ la volta di Daria Bignardi, direttore Rai 3: “Quando Milena mi ha detto la sua decisione, mi è venuto un colpo e ho fatto qualunque cosa per farle cambiare idea. Non ci sono riuscita. Un po’ alla volta il suo progetto mi ha affascinato moltissimo. A volte si dicono frasi fatte. La scelta di Milena ha a che fare con il dire dopo 20 anni la squadra c’è, nel dire “io non sono più indispensabile”. La scelta di lasciare la conduzione a Sigfrido Ranucci è simbolicamente molto importante e ci dice che professionista è Milena Gabanelli. Ci sono professionisti bravissimi, c’è un gruppo che non si risparmia e che porta grandissimi risultati. Report rimane un marchio fortissimo, ha anticipato al lunedì alle 21.20 anziché alle 21.50. Non ci aspettavamo che le repliche de “Il commissario Montalbano” avessero un tale riscontro quindi – ironizza la Bignardi – siamo preoccupati”.
Capostruttura Rai 3 A.M. Catricalà: “Sono contenta che tutta la Rai sia vicina a questo cambio. E’ una scommessa, l’indisponibilità di Report per il servizio pubblico rimane. E’ la scommessa che stiamo cercando di giocare, la giochiamo con un’energia estrema, ancora più forte di quando c’era Milena. Ora il punto è vedere se il linguaggio incisivo rimane. Report ha una meticolosità narrativa e un linguaggio suo. Report è anche una scuola, tutti i giovani vengono “reportizzati”. La sfida per Sigfrido è raccogliere questo testimone per essere all’altezza. Lo conosco da tempo”.
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Parla il conduttore Sigfrido Ranucci: “Un’esperienza bellissima, ringrazio per la fiducia. Ringrazio Milena per la sua umiltà e per la forza con cui ha resistito alle pressioni. Grazie ai colleghi. Questo programma non cambierà. I contenuti sono stati la sua forza. Abbiamo cambiato la scenografia, abbiamo preso gli apparati visivi avanzati da altre produzioni e poi riadattati. La sigla è stata accorciata. Partiremo con Iovene che ha trattato gli chef stellati. La sua inchiesta spiega le modalità con cui si arriva ad ottenere stelle e successo, ed emerge che se non hai lo sponsor giusto, il fornitore giusto è più difficile ottenere la stella”. Viene mandata in onda la sigla e uno spezzone dell’inchiesta. “Proliferano scuole, c’è tantissimo lavoro nero. Alla fine del lavoro ci sono più critici gastronomici che ispettori del lavoro. La seconda inchiesta riguarda il CNR. Poi chiuderemo con una mini inchiesta sulle candeline pirotecniche, una curiosità nata nell’ultimo giorno in cui c’era Milena”, prosegue. Sul video, altri 2 video riguardanti i servizi di lunedì.
E’ la volta di Milena Gabanelli: “Sono felice come quando vai al matrimonio del figlio. Mi mancherà il non vedere in anteprima tutto quello che non andrà mai in onda. E’ spassoso a volte qualcuno che è arrabbiato per quello che è stato trasmesso. Ho sempre un po’ sofferto il ruolo della conduzione perché nel mio caso penso sia stato sopravvalutato. La conduzione di Report è inevitabile che ci sia. Il lavoro più corposo è quello che non si vede mai. Il vedere che il lavoro fatto continua e non muore mi rende davvero felice. E’ stata una scelta fredda, lucida, che comporta del dolore, penso che si faccia così”.