Si comincia il 7 agosto e si va avanti fino a quel maledetto 24 agosto che rase al suolo Amatrice ed arrecò ingenti danni a molti centri dell’Italia centrale.
L’impegno delle sedi regionali della Rai si inquadra nella missione di servizio pubblico. E soprattutto vuole essere una documentazione, precisa il più possibile sullo stato in cui versano attualmente i centri colpiti.
Servizi e inchieste sui luoghi della tragedia, si susseguiranno giorno dopo giorno, per evidenziare le problematiche esistenti e ancora irrisolte e fare il punto su quanto è accaduto e su quanto è stato realizzato.
A parlare ed essere protagonisti sono gli abitanti dei centri colpiti che hanno dovuto affrontare un lungo e freddo inverno e adesso si trovano a dover far fronte all’emergenza caldo torrido.
Giorno dopo giono, si arriverà allo speciale del 24 agosto, una lunga trasmisione che andrà in onda con collegamenti e ospiti a partire dalle ore 15.00.
Il direttore della Testata Giornalistica della Rai, Vincenzo Morgante, sottolinea che il servizio pubblico non ha mai lasciato da soli i cittadini dei luoghi colpiti.
“La tv pubblica è sempre stata a fianco delle popolazioni, dei volontari, degli amministratori pubblici, delle istituzioni impegnate in una difficilissima e assai complessa opera di ricostruzione. Un racconto che dal 24 agosto scorso, per una precisa scelta editoriale, non ha visto interruzioni”, ha ribadito Mongante facendosi anche portavoce degli altri responsabili di viale Mazzini.
Da lunedì la TGR Lazio si occuperà di fare chiarezza sul problema della rimozione e dello smaltimento delle macerie ad Amatrice, farà un’indagine sulla situazione delle attività agricole che sono la risorsa principale dell’economia della zona, verificherà lo stato delle strade e tutto ciò che è stato compromesso dal terribile sisma.
Anche la TGR Umbria punta immediatamente l’attenzione sulla quotidianità di chi vive nei villaggi del post terremoto per continuare con una verifica della rimozione delle macerie, la rinascita dell’Abbazia di S.Benedetto di Norcia, le frazioni spopolate spesso abitate da una sola famiglia e la complessa ripresa delle attività economiche.
Ancora: si cercherà di fare il punto sul recupero dei beni culturali e architettonici, un argomento di cui già si occupano le edizioni di lunedì della TGR Marche che proseguirà il reportage facendo il punto sullo smaltimento delle macerie, la consegna delle casette e la difficile situazione degli allevatori e dei loro animali. In effetti sono state consegnate soltanto circa 300 casette, un numero incredibilmente limitato rispetto ai bisogni delle popolazioni.
Le zone terremotate hanno ricevuto la visita delle cariche dello Stato, persino di Papa Francesco, ma dopo l’attimo emotivamente fuggente, tuutto è rientrato ed ancora molto c’è da fare.