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La giornata è stata caratterizzata da un evento singolare: le lacrime e la commozione di Felton E’ accaduto al Giffoni Film Festival quando Tom Felton, ospite internazionale della giornata, ha incontrato i ragazzi della giuria e non è riuscito a trattenere le lacrime per l’emozione di essere ‘in un festival incredibile. Non sono mai stato in un posto così, non ne esiste uno simile, credetemi’ dice l’interprete di Draco Malfoy e meravigliando positivamente i ragazzi con la sua schietta commozione.
E poi subito a parlare del personaggio che lo ha caratterizzato in maniera indelebile. Sono state molte le domande che i giovanissimi ospiti di Giffoni gli hanno rivolto.
“Il personaggio di Draco ha avuto una grande evoluzione nel corso degli anni, ha detto, si è visto che all’origine della sua negatività c’era il padre, che era una persona malvagia, ma Draco non è una persona buona in un corpo malvagio. Verso la fine della serie c’è un po’ di redenzione ma Draco non divernta buono. Su questo J.K.Rowling, l’autrice di Harry Potter, è stata chiarissima”.
E in effetti più volte la Rowling ha condannato l’idolatria che circondava Draco dicendo che il ragazzo non è certo una brava persona. Anche se, a giudicare dall’accoglienza a Giffoni, Draco/Felton è il vero beniamino della serie, amato e osannato da fan che non sono riusciti a trattenere le lacrime durante l’incontro.
“Hogwarts non esiste nella realtà e neanche Harry Potter ma il fatto che siano così vivi dentro di noi è la dimostrazione che se ci crediamo abbastanza i sogni possono diventare realtà”.
Un giurato gli chiede cosa cambierebbe di Harry Potter: “Non cambierei la morte di Dobby (l’elfo domestico della famiglia Malfoy liberato da Potter, ndr) non lo sopportavo e sono stato contento quando è morto -dice- Nel finale avrei ucciso Harry Potter e sarei scappato con Ron”. Poi una confessione: “Sul set di Potter ci impedivano di portarci a casa qualsiasi oggetto, bacchette, scope, non volevano che portassimo via niente -dice- ma sappiate che ho rubato degli anelli dal set. Non ditelo alla Warner”.
Qui l’intervento di Martin Freeman, ospite dei giorni scorsi