Circa quattro ore di diretta nel corso delle quali Barbara D’Urso ha mostrato chiaramente di voler ripercorrere le medesime orme del passato. E di consolidare il proprio stile finalizzato a intrappolare il pubblico in una ragnatela di curiosità morbose, di pettegolezzi spinti, di verità falsamente rincorse in nome del Dio Auditel
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Tutto è iniziato con una rocambolesca caduta dalle scale della conduttrice che, arrivata agli ultimi due gradini, precipita atterrando sulle ginocchia.E subito il web si scatena con le immagini che si rincorrono ovunque: il video diventa virale. Che sia una caduta premonitrice?
La padrona di casa si rialza e subito inizia a sciorinare, uno per uno, accavallandoli spesso mentre li annuncia, tutti gli argomenti a lei cari.
Non prima di aver rivolto alle sue fan televisive, l’invito di mettersi a stirare durante la visione di Pomeriggio 5. Sembra sia un’operazione casalinga terapeutica foriera di audience.
Mina Moric, l’incidente occorso a Vittorio Brumotti,la spaccata non riuscita di Lisa Fusco a UnoMattina, la polemica sul cambio di nome del lungomare di Iesolo, le rivelazioni esclusive sul caso Guerrina Piscaglia, il collegamento con la figlia dei due anziani massacrati in Sicilia, quello con Napoli per ricordare il muratore ucraino ucciso nel corso di una rapina in un supermercato. Sono solo alcuni degli argomenti con cui la D’Urso ha intrattenuto il pubblico del pomeriggio di Canale 5.
La caduta di Lisa Fusco è stata sbattuta in video infinite volte, ripetuta con ossessione quasi maniacale in un trionfo di trash tutto al femminile nel quale non c’era davvero nulla di divertente, come invece credevano le due protagoniste
Se la d’Urso ha mostrato un equilibrio instabile sulle scarpe con i tacchi, indossati dopo un’estate trascorsa a piedi nudi,Pomeriggio 5 ha evidenziato la medesima discutibile stabilità. La formula non si tocca, si può solo “migliorare” aggiungendo nuovi elementi trash al bagaglio già consistente del repertorio “d’ursiano”.
Da sottolineare, anche, l’atmosfera quasi irreale dalla quale era avvolta la padrona di casa. I frequenti primi piani che le regala il nuovo regista (spesso redarguito in diretta) rimandano ad un’immagine quasi evanescente della D’Urso, una sorta di ghost che si aggira nello studio televisivo in cerca di un’ulteriore consacrazione televisiva. E ci fermiamo qui.
Qui la diretta televisiva.