Adesso i telespettatori la rivedono, a partire da questa sera, su Rai 1 nel ruolo di Suor Angela che interpreta anche nella quarta stagione di Che Dio ci aiuti. Produce la Lux Vide di Luca e Matilde Bernabei. Dieci le puntate in onda la domenica in prima time. Nel cast Valeria Fabrizi, Francesca Chillemi, Diana del Bufalo.
Abbiamo incontrato Elena Sofia Ricci.
E’ cambiata Suor Angela dopo tre lunghe stagioni nel convento di Fabriano?
La sua spiritualità si è rafforzata senza perdere quei tratti burberi ed umani che la rendono una persona in cui è facile riconoscersi. Il suo intuito da detective è restato immutato e, nei nuovi episodi, si esprimerà in maniera ancora più efficace perchè la religiosa dovrà confrontarsi con tematiche attuali. Sarà a contatto con i giovani ed i loro problemi.
Lei però è molto legata al teatro.
Professionalmente sono nata sui palcoscenici teatrali che rappresentano una grande palestra di arte e di emozioni. Non potrò mai rinunciare al teatro che, fino ad un anno fa, ho frequentato come attrice. Adesso mi sono cimentata in una regia teatrale che mi ha gratificata in maniera enorme soprattutto come donna e madre.
Sta parlando dello spettacolo Mammamiabella?
Si, raccontiamo i nove mesi di gravidanza di una giovane donna. E’ scritto da Sabrina Pellegrino ed ha come protagonista Valentina Olla e Federico Perrotta che si calano rispettivamente in tutti i ruoli maschili e femminili previsti dalla sceneggiatura. Tra l’altro Perotta interpreta anche una suocera abruzzese. In scena musicisti che suonano dal vivo.
Lo spettacolo si avvale anche di cinque “camei” di sue colleghe.
Hanno dato il loro contributo amichevole Irene Ferri, Serena Rossi, Monica Nappi, Antonietta Bello e Paola Minaccioni. Sarà uno spettacolo divertente, gioioso, comico, che prende come spunto il periodo che va dalla consapevolezza di attendere un figlio al momento della nascita. Il 19 gennaio saremo al teatro Manzoni di Roma. Poi in tour da Nord a Sud, da Milano a Firenze a Napoli solo per citare qualche tappa.
Farà ancora regie teatrali?
Mai dire mai nella vita. Io sono una persona curiosa, adoro sperimentare e credo di avere ancora molto da comunicare dal punto di vista umano e professionale.
Sta dunque pensando ad altri progetti?
Di progetti e di idee ce ne sono tanti, come accade sempre per ogni artista. Ma la realizzazione deve avvenire nei tempi giusti.
Da Lucia de I Cesaroni a Suor Angela di Che Dio ci aiuti. C’è un personaggio che vorrebbe interpretare?
La mia carriera è stata così gratificante da considerarmi soddisfatta in pieno. Ogni nuovo personaggio per me è un arricchimento professionale.
A teatro lei si è confrontata con i grandi classici, da Shakespeare a Pirandello. Come si è preparata?
Innanzitutto leggendo le loro opere e entrando nelle atmosfere dei testi da interpretare. Sono stata obbligata a crescere più in fretta per essere all’altezza dei miei impegni. E ci sono riuscita.