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Ed ecco la primissima novità, come anticipato a Otto e mezzo da Lilli Gruber: Crozza imita Giovanni Floris e in un sol colpo anche Nando Pagnoncelli. Ovviamente, lo show si chiama “Divenerdì”. La parodia è simpatica, con il finto “Floris” che parla e ride in un modo goffo, mentre Pagnoncelli è letteralmente ossessionato dai numeri e dalle statistiche.
Si parte davvero con il botto: il mini talk-show messo in scena prevede anche la caricatura del filosofo Cacciari e quella dell’economista Luttwak. Argomenti surreali in questo finto dibattito, basti pensare da una discussione sui frigoriferi. Poi anche la caricatura di Carlo Freccero, ritratto come un personaggio che è rimasto indietro nel tempo. “Voglio portare Bramieri in Rai“, dice.
Questo sketch, come anche evidenziato dal motivetto finale, vuole essere una critica ai talk show, numericamente eccessivi, dove spesso si parla in maniera confusa e non approfondita delle questioni politiche attuali.
“Oggi destra e sinistra non ci sono più grazie a questo signore” e indica Renzi. E parla del ddl Cirinnà e con la voce del premier, ironicamente dice: “Ha vinto l’amore!” Secondo Crozza, la legge è stata fatta scrivere da Alfano, a cui è stata dettata dalla Cei di Bagnasco.
Non a caso dice: “Più che l’amore ha vinto Alfano!“. Critiche poi al Governo per i problemi dell’Autorità Anticorruzione, poichè il suo presidente, Raffaele Cantone, ha lamentato mancanza di fondi governativi.
“Verdini è l’Higuain della politica“, scherza Crozza. Il suo partito ha votato la fiducia al Governo ed è ormai entrato in maggioranza di Governo. “Bel salto, visto che prima era il numero 2 di Berlusconi“! Con il suo stile, il comico genovese lo disegna come un personaggio opportunista, pronto a cambiare banidera politica a seconda delle convenienze.
Poi, lo imita mettendolo in scena in un finto Senato. Una parodia che è in realtà una critica feroce, dove l’ex Forza Italia viene mostrato come un personaggio pronto a promettere incarichi in cambio di favori ed appoggi e capace di muovere lo scacchiere politico a suo piacimento. E alla fine del numero, si ritrova a letto con Renzi che dice: “La nostra è una perfetta coppia incivile!” Poi, addirittura il bacio finale. Davvero una performance di alto livello, quanto ad originalità e ricchezza di contenuti.
Il secondo blocco inizia con una riflessione sull’alimentazione: prima quella vegana e vegetariana, poi con un commento ironico su una ricerca universitaria che avrebbe certificato che cucinare i fritti fanno bene alla salute e aiuta a prevenire la malattie. È un commento ironico sui messaggi spesso distorti legati alle proprietà degli alimenti: ad esempio, c’è chi dice che il cioccolato fa bene e chi dice che fa male. “L’alimentazione è una scienza esoterica, devi crederci e basta“!, esclama.
Canzonati i vegani: “Vogliono farti capire quanto fai male quello che mangi tu piuttosto che convincerti sulla bontà delle cose che mangiano loro“, scherza. Dopo indossa i panni di un fittizio chef vegano, il cui nome è tutto un programma: “Germi Di Soia”. Propone ricette a tema, ma in realtà è ancora tentato dalla cucina tradizionale, a cominciare dalla pancetta e dalla nutella, stuzzicato dal suo intervistatore fuori campo (Andrea Zalone).
Lo spunto è un programma che va in onda su Gambero Rosso, dove uno chef mostra ai telespettatori ricette vegane. Un numero simpatico, ma che sembra non avere la brillantezza di altri proposti anche in passato. Il rischio è che possa diventare monotono alla lunga distanza.
Si ritorna al passato con la parodia del patron della Sampdoria Massimo Ferrero. L’imitazione è quella a cui Crozza ha abituato i telespettatori nel corso di queste due ultime edizioni del programma. Questa sera il finto presidente blucerchiato scambia l’intervistatore (Zalone) con la giornalista Mikaela Calcagno di Mediaset. Vuole omaggiare Ettore Scola, ma storpia tutti i nomi dei suoi film. Incalzato sui suoi problemi giudiziari, volutamente glissa con risposte totalmente senza senso.
Ed ecco la seconda novità: c’è sempre il finto Ferrero in scena ed appare una finta Mikaela Calcagno che si collega con l’allenatore dell’Inter Roberto Mancini, ovviamente imitato dal comico.
Il tecnico nerazzurro però molla tutto e manda a quel paese “Ferrero”, reo di avergli chiesto se è felice del fatto che ora possa sposarsi con un uomo, facendolo passare per un omosessuale. Evidente il riferimento alla querelle che Mancini ha avuto con il tecnico del Napoli Sarri. Buono il numero, mixare due personaggi scoppiettanti come l’allenatore e il presidente doriano può essere una mossa vincente per le prossime puntate.
Chiusura consueta con la rubrica “Come l’ho fatto?”, in cui viene mandato in onda un filmato che mostra la preparazione degli sketch di Crozza e lo staff. Un ritorno decisamente brillante, soprattutto in apertura con il finto talk-show di Floris. Il comico genovese non ha deluso. C’era da aspettarselo.
Lo show ritorna venerdì prossimo alle 21.10, sempre su La7.