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Dopo la scorsa puntata di giovedì, vediamo alcuni dei servizi proposti questa sera.
Non si placano le polemiche sull’intervista a Giuseppe Salvatore Riina, il figlio del boss di Cosa Nostra Totò Riina, andata in onda mercoledì scorso durante la trasmissione “Porta a Porta”. In particolare, molti hanno contestato il modo in cui Bruno Vespa avrebbe condotto l’intervista e il tipo di domande rivolte all’ospite, ma anche il fatto che Riina Jr abbia firmato la liberatoria solo dopo l’intervista. Ma cosa chiederebbero a Giuseppe Salvatore Riina i familiari e le persone vicine alle vittime della mafia? Cristiano Pasca si è recato in Sicilia per raccogliere le domande di alcuni di loro. Tra questi, Salvatore Borsellino, il fratello di Paolo Borsellino, Claudio Fava, parlamentare e figlio di Giuseppe Fava, Geraldina Piazza, nipote del giudice Cesare Terranova, Antonio Ingroia, ex magistrato e allievo di Giovanni Falcone, Vincenzo Agostino, il padre del poliziotto Antonino Agostino.
Cosa si voterà il prossimo 17 aprile? Quante trivelle sono interessate dal referendum? Attualmente è possibile trivellare oltre le 12 miglia? Ed entro questa distanza? Cosa succederà se passerà il sì oppure il no? Cosa sono le royalties? E a quanto ammontano? Dino Giarrusso intervista alcuni parlamentari per capire quanto sanno del referendum sulle trivellazioni in mare per il quale la prossima settimana sono chiamati ad esprimersi i cittadini. Tra i politici che incontra, Khalid Chaouki (PD), Giuseppe Civati (Possibile), Luigi Compagna (Conservatori e Riformisti), Vincenzo D’Anna (ALA), Daniela Donno (M5S) Carlo Giovanardi (Idea), Eva Longo (ALA), Giovanni Mauro (Gal), Giorgia Meloni (FdI).
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Giulio Golia incontra il magistrato Catello Maresca che, da 9 anni sotto protezione, ha fatto sequestrare alla mafia beni per migliaia di euro e arrestare decine di boss e tantissimi affiliati. Accompagnati da diverse auto di scorta, la Iena e il magistrato ripercorrono insieme i luoghi che hanno fatto la storia del clan dei Casalesi e della lotta dello Stato nei suoi confronti. Tra questi Casal di Principe, comune in provincia di Caserta che ha dato il nome al clan e dove si trova la villa confiscata al boss Walter Schiavone, Trentola Ducenta, uno dei paesi controllati dai Casalesi, e Casapesenna, dove si trova il bunker in cui è stato arrestato il boss Michele Zagaria dopo 16 anni di latitanza.
Le Iene Stefano Corti e Alessandro Onnis raggiungono Maxi Lopez che, in occasione del match “Inter-Torino”, si è nuovamente rifiutato di stringere la mano a Mauro Icardi. Dopo avergli suggerito ironicamente quattro divertenti modi alternativi per evitare di salutare il bomber nerazzurro nel caso in cui non volesse stringergli la mano anche la prossima volta in campo, gli inviati gli chiedono se non sia finalmente arrivato il momento di mettere una pietra sopra su questa storia. Maxi Lopez quindi risponde: “Ci può stare, ci può stare. Meglio, meglio”.