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Il comico parte dall’attualità: la coppia di Lecco che voleva partire per il jihad in Siria. Ma si sta cosi male a Lecco?, si domanda Crozza: si può andare a Gardaland, senza voler partire per andare a farsi esplodere. Si passa poi al pugile arrestato, di cui vengono mostrate alcune foto: chi l’avrebbe mai detto, con quell’aspetto tranquillo. Per un’operazione di intelligence riuscita, si arriva persino a dover ringraziare Alfano.
Si passa all’incontro tra Salvini e Trump: “il leader della Lega ha lasciato Berlusoconi per allearsi con questo qua; in confronto Berlusconi è Lenin”. E a proposito del cavaliere, Crozza si sposta sul tema delle amministrative romane con lo scaricamento di Bertolaso. Il comico prosegue il suo monologo mostrando un video in cui Giachetti si fa riprendere in cucina mentre cerca di preparare un piatto di pasta; poco dopo l’attenzione si sposta sulle dirette streaming di “Matteo risponde“, dove il premier e Vincenzo De Luca hanno tentato ogni giro di parole pur di non pronunciare il termine “camorra”.
Gli streaming del Presidente del Consiglio sono un’occasione troppo ghiotta per non proporre l’imitazione di Renzi. ovviamente non può mancare nemmeno il governatore della Campania.
Secondo monologo: Davigo e le sue dichiarazioni sulla corruzione dei politici, che per i sondaggi hanno riscosso l’88% del favore da parte dei cittadini. Anche Mattarella ha dichiarato che la corruzione è il peggior male della politica: “non parla mai, ma quando lo fa, proprio ti rimane in mente: ti fa scattare qualcosa. In estate ti dice che devi bere acqua”. E ancora: “da fuori pare solo che tagli nastri e posi corone, ma la sua è una copertura”.
Ecco dunque il Crozza-Mattarella ad un evento istituzionale, che scatena una moria di piccioni appena parla. Poi lascia il posto per tornare nel sarcofago. In verità però, scende nel sottosuolo come un supereroe, e cambia completamente modo di operare: telefona a Obama, si circonda di belle donne, getta i dissidenti nella vasca dei grillini
Dopo la pubblicità, Crozza riparte da Papa Bergoglio, che ancora una volta ha dato mostra delle sue capacità comunicative confessando in piazza san Pietro, seduto su un sedia di plastica così semplice che non si trova più nemmeno nella sede CGIL dell’ultimo paesino d’Italia. Papa Francesco ha dichiarato che “se nella vostra vita non c’è nessuno, è come quando non c’è campo: mettetevi dove c’è campo”: Crozza ironizza imitandolo mentre confessa alcuni giovani che, in realtà, cercano assistenza per i loro problemi con la tecnologia.
Si presenta pure Formigoni, che vuole mandare un fax per tornare pulito come il sederino di un cherubino. Ma è quando inizia la sua confessione che Crozza-Bergoglio non può ascoltare tutte le malefatte: non potendo andare oltre, il Papa ordina un esorcismo.
Durante la settimana, lo chef vegano che ha ispirato Crozza è stato chiamato a cucinare a Bologna per la mensa dei poveri. Loro però hanno protestato, perché volevano la carne. Germidi Soia si dimostra reticente nello spiegare quanto accaduto: per farsi perdonare, ha preparato un “tortino di quasi manzo”. Peccato che i diretti interessati, vedendo che non ha imparato la lezione, lo picchino.
La puntata si conclude qui, appuntamento a venerdì prossimo.