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Il film gira intorno a un mistero da risolvere e, in seguito, a un segreto da mantenere. Al centro delle vicende un romanzo che, inaspettatamente, riscuote un grande successo di pubblico divenendo un caso editoriale. L’opera è firmata da Robert Miller, ma si tratta di uno pseudonimo.
L’autore è infatti André, editor che ha scritto l’opera ispirandosi alla donna che ama. Il suo capo però, non vuole che si scopra la verità sull’identità dello scrittore.
Nel frattempo, sulle tracce di André si mette Aurélie. Il bestseller l’ha colpita in maniera particolare, sia perché arrivato nella vita della ragazza in un momento particolare, sia per quanto vi è narrato. Quando ha conosciuto il libro infatti, Aurélie si era appena separata dal fidanzato; amareggiata dall’inaspettato quanto improvviso distacco, aveva iniziato a vagare distrattamente per le vie della città. Proprio durante questo suo camminare senza meta, era entrata in una libreria, e il romanzo di André ne aveva attirato l’attenzione: sin dalle prima frasi, ha l’impressione che parli di lei. Non solo: giovane ristoratrice, vi ritrova anche alcuni aspetti del ristorante che gestisce a Parigi.
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Amélie decide allora di conoscere la persona colui che ha scritto quelle pagine che, ora dopo ora, la fanno immergere sempre più nella lettura. Vorrebbe invitarlo al locale, incuriosita da un romanzo tanto simile alla sua vita. Naturalmente però, essendo Robert Miller una falsa identità, non sarà così scontato avvicinarlo: è fondamentale che nessuno scopra chi si cela realmente dietro il nome fittizio.
Il sorriso delle donne, il cui titolo originale è Das Lächeln der Frauen, è un film del 2014. Come i tanti titoli che l’hanno preceduto nel corso di questa estate, ad esempio Il principe delle balene, è una pellicola d’importazione tedesca. Ennesima a sbarcare sul nostro piccolo schermo, sia nell’estate 2016 che in quella passata: solo recentemente Rai 1 ha mandato in onda Il lago delle ninfee, Un fiuto speciale, Il richiamo del cuore. Un trend ormai da tempo consolidato: i film realizzati in Germania avevano invaso i palinsesti anche nella passata stagione estiva.
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