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Puntuali alle 20,35 Russo e Insinna, nell’anteprima, salutano il pubblico ricordando tutti gli ospiti delle puntate precedenti. Dopo la pubblicità ecco che arrivano le prime “cose” per i due ospiti.
Una cosa per Brignano: la famiglia. Una cosa per Rita Pavone: Gianburrasca
Rita Pavone comincia a raccontare i suoi inizi di carriera. Il papà mandava lettere a tutti e tifava per la figlia. Voleva a tuti i costi che Rita avesse successo. Dopo Flavio Insinna invita subito Rita a cantare: “Cuore”. Standing ovation da parte del pubblico. La prima cosa per Rita Pavone: il Festival di Ariccia del 1962, la Festa degli Sconosciuti.
La prima cosa di Enrico Brignano: la famiglia. Basata su due elementi, gli affetti e gli affettati. E subito si lancia in un monologo comico che riguarda le gite della sua famiglia. Si partiva la mattina “belli freschi” alle cinque, come aveva raccomandato la madre il giorno prima e già alle sette si mangiava di tutto. Continua su questo tono, brignano, riscuotendo il gradimento del pubblico in sala.
Dopo la pubblicità, si torna in studio con un’altra cosa per Rita Pavone: la Juventus. Rita è nata a Torino. Una grande passione ma è anche obiettiva. Se la squadra gioca male lo dice e non la difende. Ammette di aver conosciuto John Charles, Omar Sivori.
Dopo un breve filmato sportivo, una sorpresa per Rita: in studio il grande Marco Tardelli ex giocatore della Juventus e della Nazionale.
Un omaggio della Pavone a tutti i tifosi e a Tardelli: una sua famosa canzone, “La partita di pallone”. Tardelli e Russo cantano con lei. Un’altra bella sorpresa.
Alcune cose per Tardelli: i figli, i gol fatti, il libro scritto con la figlia, ridere con la donna che si ama.
Un’altra cosa per Enrico Brignano: l’amicizia. Il comico racconta un divertente viaggio fatto nell’agosto del 1989 con Insinna, Nadia Rinaldi, Gabriele Cirilli. E a sorpresa ecco che spunta dietro le quinte quel simpaticone di Gabriele Cirilli, Si ritrovano tutti e tre insieme Cirilli, Insinna e Brignano, tutti e tre provenienti dal famoso Laboratorio di Gigi Proietti. Propongono un divertente middle di canzoni.
Terza cosa di Rita Pavone: Topo Gigio. Ricorda che prese parte ad uno show americano con il topo più famoso d’Italia.
Altra cosa, invece, per Brignano: i funghi. Gira, gira, si parla sempre di cose culinarie.
Perché i funghi? C’è un ricordo un po’ triste, ma anche allegro legato ad una barzelletta, sui funghi, per l’appunto che aveva reso suscettibili un po’ di persone. Il comico rischiava di finire nei guai giudiziari ma il tutto si risolse in maniera positiva.
Quarta cosa per la Pavone: Lugano, la città svizzera dove si è sposata con Teddy Reno. Doveva essere un segreto, invece qualcuno tra i giornalisti l’aveva saputo. E quando uscirono dalla chiesa c’erano persone e fan ad aspettarli. Nonostante tutto, un giorno felice e a marzo prossimo saranno 49 anni di matrimonio. Per ricordare, ha dedicato al pubblico una bella canzone, quasi autobiografica: “Per tutta la vita”.
Dopo la pubblicità, altra cosa per Brignano: la meraviglia dell’essere umano. Ed ecco che parla delle teorie di Darwin, mettendo in scena un monologo tratto dal suo spettacolo “Evolution 2.0”.
Altra cosa per Rita Pavone: La serie televisiva “Gianburrasca” del 1964, con i testi Lina Wertmuller e le musiche di Nino Rota. La cantante ricorda che per lei fu un incubo perché doveva fare la parte di un maschietto. Però fu una delle sue maggiori soddisfazioni. E per ricordare quella serie viene mandato un filmato d’epoca: la canzone “Viva la pappa col pomodoro” con una Pavone d’epoca.
Altra cosa per Brignano: la paternità. La sua compagna Flora Canto è in dolce attesa di Martina, che nascerà il prossimo febbraio. Un momento commuovente quando Brignano fa sentire dal suo telefonino, accostato al microfono, il battito del cuore della nascitura.
A sorpresa un altro ospite vintage: Edoardo Vianello, un grande degli Anni ’60. Con Rita canta “O mio Signore”.
Altra cosa per Brignano: il furgoncinino. Racconta un episodio della sua vita privata legata al padre e al suo furgone che un giorno sull’Ostiense andò a fuoco. Il padre era un fruttivendolo ed era disperato perché si era bruciata tutta la frutta che aveva caricato sul furgone. l figlio lo aiutò e con i primi guadagni di attore glielo ricomprò. Un bel gesto.
La settima cosa per Rita Pavone: i Beatles e a sorpresa arriva in studio Raphael Gualazzi.
L’artista fa un omaggio alla cantante: canta “Imagine” di John Lennon.
Altra cosa per Brignano: la bicicletta rossa regalata da Flavio Insinna ai tempi del laboratorio di Proietti. Inevitabilmente non può mancare l’episodio divertente legato alla bicicletta. E una sorpresa anche per Brignano: arriva da dietro le quinte Paolo Belli guidando una bicicletta che regala al pubblico due canzoni, legate a qu4esto mezzo. Brignano la usa molto quando va in tournée con i suoi spettacoli: gira le città in bici per conoscerle meglio.
L’8 cosa per Rita Pavone: Elvis Presley. L’ha conosciuto in America e le ha regalato un bellissimo quadro. Si sa che Rita ha sempre avuto la passione per la musica americana. Dopo con il corpo di ballo omaggio Presley con una canzone.
Altra cosa per Brignano: le macchinine. Un ricordo affettivo legato alla famiglia. Da piccolo le sono mancate. Giocava con suo cuginetto che invece ne aveva tante. La nonna una volta fece un piccolo furto per il nipote e rubò per lui delle macchinine.
Che gioia.!!
Altra cosa per Rita Pavone: le scarpe. Per lei è una fissazione, ce ne ha tante, eppure le compra sempre, in qualsiasi posto vada.
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Un’altra cosa per Brignano: New York. Ovviamente un altro divertente aneddoto, questa volta legato a questa città americana, di quando lui si trovò a fare il cameriere nella città della Grande Mela.
Ritorna Raphael Gualazzi con una performance al piano. E poi presenta il suo ultimo singolo.
Gran finale con Rita Pavone che regala al pubblico una sua canzone di successo: “Il geghegè”. Tutti a ballare.
Si chiude così la puntata. Che poi è l’ultima.
Ma prima arriva tutto il cast del film Che vuoi che sia. E questa volta è davvero la fine.