Ai casting di questa sesta stagione si sono presentati in 150: location la Stazione Centrale i Milano. Un luogo studiato ad hoc da Carlo Cracci per “agevolare la ripartenza di chi non passerà le selezioni”. Solo 100 di loro potranno proseguire le selezioni e accedere al Live Cooking, in cui avranno solo 45 minuti per cucinare e prese tre ai giudici le proprie creazioni. Chi riuscirà ad aggiudicarsi almeno tre sì, l’ambitissimo grembiule di MasterChef e l’accesso all’Hangar per la prova decisiva, quella sulle tecniche di cottura? Di questi 40, solo in 20 potranno partecipare alla nuova edizione del cooking show.
Prende la parola Nils Hartmann: “Masterchef raccoglie l’eredità di X Factor. È il programma perfetto per le festività di Natale in famiglia. Tanti programmi simili sono nati negli ultimi anni ma l’unico vero originale è il nostro. Abbiamo realizzato un percorso nella tradizione italiana ma siamo stati anche in Spagna in Grecia. Tema importantissimo e lo spreco del cibo e abbiamo così introdotto sia la doggybag sia una puntata sullo spreco. Sarà un’edizione allegra, si piange di meno si ride di più. C’è un sano Cazzeggio tra i giudici e noi ci divertiamo.
Adesso interviene Paolo Bassetti AD di Endemol. Per noi è il programma più importante della nostra library. Ci concentriamo soprattutto su quello che viene realizzato in Italia. Forse l’edizione italiana di MasterChef è la più bella del mondo. A livello internazionale è stata copiata. Gli investimenti di Sky sono molto importanti e Master è il prodotto più venduto al mondo e anche più copiato. Non è soltanto un programma televisivo ma un brand, un prodotto è un fenomeno virale. Ringraziamo le nostre popstar giudici perfetti e attori perfetti di una sit-com perfetta. Di programmi divertenti ma così laboriosi come ma perché non ne ho mai realizzati.
La parola passa ai quattro giudici di gara.
Antonino Cannavacciuolo: “mi sono divertito tantissimo siamo davvero molto affiatati.
Bruno Barbieri: per uniformarmi mi sono fatto crescere la barba.
Jo Bastianich: barba quei quattro peli di gatto.
Carlo Cracco: un conto è lavorare da soli come Hell’s Kitchen un conto è avere tre splendidi spalle.
Bastianich: il rapporto tra 4 amici che stanno insieme per 4 mesi non lo si può inventare. Basta uno sguardo. E si parte da un semplice sguardo tra di noi. Noi portiamo la nostra vita a Masterchef.
Barbieri: le donne sono molto più aggressive rispetto agli altri anni.
Bastianich: quest’anno c’è molta più ambizione culinaria, perché la cucina deve cambiare la vita dei protagonisti.
Barbieri: oggi le scuole sono molto cambiate e chi sceglie di andare all’alberghiero lo fa perché è consapevole di quello che vuole fare in futuro. Ciò che mi aiutato molto a masterchef è la percezione della cucina. Prima era qualcosa sui generis che in tv non funzionava. Oggi invece si ha una maggiore consapevolezza.
Cannavacciuolo: se questo lavoro ce l’hai dentro, se hai talento, se hai curiosità nei confronti del fruttivendolo, degli ingredienti, se sai che significa sporcarsi le mani, allora è possibile farcela.
Bastianich: la scuola alberghiera è importante ma ciò che conta di più è la voglia di lavorare. È una vita che ti dà tanto, ma non è affatto facile.
Ancora Bastianich: è molto interessante vedere come questo format abbia un grande impatto sulla società. Il cibo e la curiosità delle ricette rappresentano soltanto un pretesto per raccontare la storia delle persone.
Riprende alla parola Hartman: MasterChef Italia una storia unica. La nostra versione italiana continua a crescere anno dopo anno, mentre negli altri paesi dopo del tempo è un po’ di edizioni la curva degli ascolti scende.
Barbieri: c’è una grande attenzione per lo spreco alimentare. Si vede la dispensa e viene voglia di prendere tanti prodotti, invece i concorrenti devono prestare molta attenzione affinché nulla venga buttato via.
Bastianich: affrontare il discorso dello spreco è un grande passo. Infatti i bambini che ci seguono entrano in contatto con il concetto di spreco. E già parlarne e pronunciare la parola è un passo avanti.
Hartmann: noi doniamo a delle associazioni tutto quello che avanza nel corso delle prove.
Cannavacciuolo: Andrea e Bertone che fanno parte della mia brigata da un anno sono già stati riconfermati.
Barbieri: da me c’è Maradona che sta facendo un ottimo lavoro. È interessante poter partecipare ad una crescita anche al di fuori del programma. MasterChef non è alla ricerca di uno chef ma della realizzazione di un sogno.
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Iniziano le domande.
La prima: perché moltiplicare questo marchio nelle versioni vip e kids?
Risponde Paolo Bassetti: lo si fa per raccontare storie come quelle di bimbi o celebrity. La chiave di lettura è molto diversa a secondo della tipologia di concorrente.
Domanda: non siete ancora stanchi?
Risponde Carlo Cracco: non so nulla del fatto che questa potrebbe essere la mia ultima stagione, siamo un gruppo affiatato non siamo ancora i pooh, anche se non sarebbe affatto male.
Cannavacciolo: è stato molto bello lavorare con Joe. Mio padre mi parlava sempre dello zio d’America e finalmente ora ce l’ho. In un ipotetico ristorante, queste sarebbero le nostre collocazioni: Bastianich farebbe il manager, Barbieri lo chef, Cracco il sous-chef, e Cannavacciuolo la nuova leva.
Domanda: quanto non siete d’accordo sulla scelta di un concorrente, chi è il leader?
Cannavacciuolo: il peso specifico ce l’ho io.
Barbieri: alla fine si trova sempre la squadra. Certo che a volte litighiamo.
Cracco: cerchiamo di trovare quale sia la strada migliore da percorrere.
Bastianich: piatto e personalità narrativa, tutto ha il suo peso.
Domanda: Quali sono gli impegni degli Chef?
Carlo Cracco: esiste la possibilità di trasferire il mio Ristorante in galleria, stiamo facendo i lavori. Garage Italia si aprirà ad inizio anno. Mosca è stato già aperto.
Barbieri: ho aperto a Bologna un bistrot e sto chiudendo una grande operazione a Miami. Ho altri progetti, tra cui un catering in giro per il mondo. Il progetto di Bologna è stato molto impegnativo. Tutti si aspettavano un ristorante ma ho voluto avere uno sguardo internazionale e li ho chiamato Maradona. Si mangia in modo diverso. Il mondo va avanti dobbiamo stare al passo e pensare in grande.
Bastianich e io vado avanti con Eataly e mi sto occupando di un altro progetto a New York dova ho aperto La Sirena.
Cannavacciuolo: io apro un secondo bistrot a Torino e poi vorrei portarmi in Italia e all’estero.
Altra domanda: quali saranno le esterne?
Andremo a Santorini dove si è cucinato per il matrimonio e in Spagna presso un ristorante a 3 stelle.
Fine della conferenza stampa.