Con il suo body rosso e il suo piccolo megafono, ecco Rocco il Gigolò che si propone alle donne. Tra i personaggi che hanno fatto la storia di Zelig c’è Anna Maria Barbera, in arte “Sconsolata”. Il suo monologo parte dal Natale per poi riflettere sulle difficoltà nel sesso con il marito, come nel suo stile. Immancabili le storpiature dei vocaboli della lingua italiana. Breve incursione del duo I Beoni, che ironizzano sul Natale.
Ritornano sulla loro tradizionale panchina Ale e Franz. Lo sketch è sempre spassoso: Ale legge il giornale ed è infastidito dalle banalità e dall’invadenza di Franz, sempre più “rimbambito”, e gli tira stilettate che però lui non capisce.
Dalla comicità alla musica: ecco Luciano Ligabue, che propone “Made in Italy”, brano contenuto nel suo ultimo ed omonimo album, pubblicato lo scorso 18 novembre. Il cantante emiliano cantò la sigla del programma nella prima puntata dello show, datata 1996.
Si esibisce Enrico Bertolino. Prende spunto dai 20 anni di storia del programma per spiegare, a modo suo, cos’è cambiato in questi 4 lustri dal punto di vista soprattutto sociale e politico. Poi i Pali e Dispari, nel loro scambio di battute quasi a tempo di rap. Antonio Ornano parla del rapporto uomo-donna nella coppia, con un po’di stereotipi. Momento anche per Christian De Sica, che omaggia Frank Sinatra in “Come fly with me”.
I prossimi ad esibirsi sono Marta e Gianluca alle prese con lo speed date. Tra i due irrompe Enrico Brignano, che viene messo alla prova in un test sulle donne insieme a Gianluca. Poi, dialoga con i conduttori per presentare “Poveri ma ricchi”, il suo film di Natale. Nella pellicola è protagonista anche Christian De Sica e, allora, via allo spazio-promozione.
Giancarlo Kalabrugovic è il prossimo ad esibirsi: ovviamente è nei panni del filosofo metropolitano Pino dei Palazzi, che racconta di un suo surreale incontro con Papa Francesco. In collegamento Gene Gnocchi elenca tutti gli strambi sostenitori della campagna di crowdfunding per sostenere il programma. Arriva Max Pisu: è Tarcisio alle prese con i social network.
Mago Forest inventa un numero utilizzando i suoi faldoni: afferma che servono a raccogliere le tante multe che gli sono state comminate negli ultimi anni. Sketch molto lungo. Spazio ai comici debuttanti: Andrea Monetti è nei panni di un sacerdote fin troppo burbero. Tornano Nuzzo e di Biase: si chiedono cosa faranno a Natale. Vincenzo Albano è lo sconclusionato impresario Enzo Ratti.
I Senso d’oppio ballano sulle note di note canzoni italiane e straniere in successione: la loro esibizione è tutta fondata sulla mimica. Altro rapido blitz sul palco di Rocco Gigolò e de I Beoni. Fuoco di fila di domande per i conduttori: non si tratta di giornalisti, ma dei Boiler con le loro freddure. Due saluti per De Sica e la Hunziker ad altrettanti volti di Zelig: il primo è per Bruno Arena dei Fichi d’India, l’altro per Claudio Bisio.
Chiusura definitiva dello show con Ligabue che canta “Certe notti” mentre alle sue spalle si raduna tutto il cast del programma. E la conduttrice svizzera, alla fine, si commuove.