Come al solito va in onda l’anteprima e Gigi Proietti la comincia in grande stile, con la Banda dei Vigili del Fuoco. Dopodichè annuncia gli ospiti della serata. Tantissimi. Un po’ di pubblicità e il varietà può iniziare.
Lo show ha inizio e come sempre Proietti fa il suo ingresso in teatro e canta la sigla, “Te voglio dì”.
Subito Ariel (Marco Marzocca) arriva con la cassa, contenente i Cavalli di Battaglia che scalpitano. Ma prima racconta delle storielline per riscaldare e far sorridere il pubblico.Tante le richieste per Pietro Ammicca: stasera una versione cantata dell’appaltologo, tuttologo, sulle note di “Serenata Celeste”.
Na ecco il primo gradito ospite: il “bravo presentatore”, Nino Frassica A lui e Proietti viene fatta un’intervista doppia con domande alle quali i due artisti rispondono in maniera differente. Parte, questa, un po’ debole, rispetto al livello alto dello show.
Da un ospite all’altro: andato via il “bravo presentatore” ecco Serena Autieri, che si appalesa sul palco cantando Let il go, brano facente parte della colonna sonora del film “Frozen”. Prossimamente la vedremo a teatro con un spettacolo che rievoca la storia di Diana Spencer, la principessa triste e sfortunata. Presentata da Proietti, si va dopo in pubblicità.
Si ricomincia. Gigi Proietti racconta la vecchia Roma e di certi personaggi di un tempo, cantanti che cantavano, o meglio parlavano, senza musica. Un altro cavallo di battaglia: tre canzoncine di seguito uno dopo l’altra, “Ma comprati ‘na zappa”, “Tarza”, senza la n finale e l’ultima “Glie faccio buh”. Dopodichè una divertente canzone, questa volta cantata, sugli anni che passano, volano.
Finita la canzone sugli anni che passano, cantata da Proietti e ballata dall’efficiente corpo di ballo, compare Ariel che porta i “Cavalli di Battaglia”: i pony Toto e Tota.
Dopo il “bravo presentatore” per finta di Nino Frassica, un presentatore vero: Fabrizio Frizzi che fa con Proietti una parodia de “L’eredità”. Con loro le tre “professoresse” che partecipano alla trasmissione.
Essendo una trasmissione di “cavalli di battaglia”, ecco quello di Fabrizio Frizzi: il cowboy Wody, personaggio che ha doppiato nel film Toy Story. Con lui il corpo di ballo che si è esibito.
Ed ora un divertentissimo cavallo di battaglia del 1977, proposto nel primissimo spettacolo, “A me gli occhi”, sotto il tendone, a Piazza Mancini a Roma: la lezione sessuale ai bambini che fa un professore imbarazzato dai termini da usare per gli organi della riproduzione sessuale.
Dopo la pausa pubblicitaria, entra in scena sul palco Paolo Bonolis, mentre Gigi Proietti si nasconde volutamente dietro le quinte per vedere come se la cava nelle vesti di presentatore. Paolo parla, parla, cerca di inventare, racconta della trasmissione e alla fine non ce la fa più e Proietti entra in scena dicendo: “Eh, bon ti puoi assentare un attimo che…”. E poi breve chiaccherata scherzosa fra loro due. Che regole deve mettere in pratica un bravo presentatore? Che domande deve fare quando intervista?
Ancora in scena Bonolis con Proietti e un altro cavallo di battaglia, interpretato nel passato da più attori. Si potrebbe intitolare “Le diecimila lire”. Con loro a recitare, Frizzi, Marzocca, E dopo una divertente canzone di Proietti, “La solita canzone”, che, per l’occasione, si fa accompagnare dal pubblico che gli fa da coro.
E ancora torna sul palco Nino Frassica con un suo cavallo di battaglia: Frate Antonino da Scasazza, proposto per la prima volta nella trasmissione di Arbore, “Quelli della notte”.
E dopo Frassica, un altro cavallo di battaglia di Proietti: la traduzione letterale un po’ particolare di “Essere o non essere”, tratto dall’”Amleto” di William Shakespeare. E poi uno sketch, altro cavallo di battaglia, sull’attore di prosa, con la voce bassa, che declama una poesia.
E dopo la pubblicità, si ritorna in teatro con Gigi Proietti che parla della volgarità di ieri che faceva più scandalo e di oggi alla quale non ci si fa più caso, specialmente quelle dette in romano. E racconta la barzelletta in romano, un po’ volgarotta, del cavaliere nero.
Poi l’attore declama la poesia, che poi è una canzone, “Roma Capoccia” e sul palco arriva Antonello Venditti che accenna in musica la canzone.
Ma non possono mancare i “cavalli di battaglia”, le più belle canzoni di Venditti: “Notte prima degli esami”, “Ci vorrebbe un amico”, “Sotto il segno dei pesci”, “Sara”. Dopo tutti questi accenni di brani del suo repertorio, una canzone per intero, “Ricordati di me”. E ancora pubblicità.
Rieccoci con Proietti e i suoi “Cavalli di Battaglia”: un momento di riflessione con una poesia di Trilussa sulla guerra. Le guerre, si dice, sono dolorose ma anche necessarie. Per il poeta erano solo dolorose. E Proietti declama, sul tema, una poesia del grande poeta romano.
Dopo ecco che si torna a ridere con la coppia, il comico e la spalla, Stefano Sarcinelli e Marco Marzocca con uno sketch divertente.
Dopo lo sketch, una canzone di Proietti “Com’era bello il mondo”. E si ride ancora con Gabriele Cirilli, anche lui allievo del Laboratorio di Proietti. Racconta i suoi inizi e la reazione della sua famiglia quando comunicò che voleva fare l’attore. Tutti lo prendevano per matto.
Poi con Proietti, Cirilli canta una canzone lanciata dallo showman romano, “E me metto a cantà”.
Si passa dopo a parlare di Pier Paolo Pasolini: scrisse anche una canzone, “Il valzer della toppa”. A cantarla, accompagnata dal corpo di ballo, Carlotta Proietti.
I Cavalli di Battaglia scalpitano ancora: questa volta Proietti dà vita a un “gramelot” usato anche da Dario Fo.
Ed ora un altro ospite gradito, il cantante Federico Zampaglione. E poi un accenno ad una canzone di Franco Califano, “La mia libertà”, a cui si associa anche Proietti.
E dopo varietà: torna Serena Autieri che fa la sciantosa, balla e canta con il corpo di ballo, “Ninì Tirabusciò”.
Ancora varietà con una parodia del “Giulio Cesare” di Shakespeare. Con Proietti, Claudio Pallottini, Marco Simeoli e dei giovani ballerini, tutti uomini.
Anche per questa sera lo spettacolo finisce qui: sul palco tutti gli ospiti che hanno partecipato, il balletto e sulla sigla, Proietti dà l’appuntamento alla settimana prossima.
Buonanotte. Una puntata strepitosa.