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Si comincia con Crozza travestito da Salvini: veste una felpa con su scritto “Bang bang”. Canta un testo in cui la satira si mischia all’attacco nei confronti del leader leghista e del Carroccio stesso. Il motivo è presto svelato: Salvini ha appoggiato quanto fatto da un ristoratore lodigiano, che ha ucciso un rumeno per essere entrato a rubare nel loro negozio. Critiche anche al sindaco di Verona Flavio Tosi e a Francesco Facchinetti, che hanno espresso posizioni simili.
Prima parodia serale: Maurizio Belpietro e il suo “Dalla vostra parte”. La caricatura è nei confronti della costante attenzione al problema degli immigrati da parte del programma di Rete 4. Stavolta si parla della religione dei richiedenti asilo. Inscenato un irreale dibattito in studio tra un esponente della comunità musulmana e una presunta rappresentante di un’associazione che la pensa in modo opposto: non mancano nemmeno i collegamenti, con esiti tragicomici. Tutto viene coordinato da un finto Belpietro xenofobo e razzista come già visto nelle puntate precedenti.
Il comico ligure torna sul caso Consip, che vede indagato il ministro Lotti. La mozione di sfiducia al Senato nei suoi confronti è stata bocciata complice anche l’abbandono di Forza Italia. Negli scorsi giorni Augusto Minzolini, senatore azzurro, si è salvato dalla decadenza nonostante una condanna in Cassazione per peculato. Mettendo in correlazione le due vicende, Crozza nota come anche forze politiche opposte all’occorrenza finiscono per aiutarsi ognuna per propri interessi. Poi, tra rabbia e amarezza, ricorda: “Quando si è parlato di biotestamento in aula non c’era nessuno in Aula, nel caso di Minzolini invece c’era il pienone”.
“Avete visto Renzi com’è ingrassato”? Il conduttore imita l’ex premier immaginandolo nella sua rubrica sul web “Matteo risponde”. Legge alcuni messaggi con mittenti che sembrano inequivocabili pur se mistificati con dei nickname fasulli: Luca Lotti, Maria Elena Boschi e Deborah Serracchiani. Lo sketch assume ancor più valenza comica con Crozza-Renzi che mangia nervosamente nell’ordine una tortina, un gelato, un wurstel, un piatto di spaghetti al pomodoro e un panino.
Il focus resta sul Partito Democratico, ma si sposta su uno dei tre concorrenti alla segreteria: Michele Emiliano. L’attuale governatore pugliese è ritratto mentre è intervistato in strada da alcuni giornalisti, com’è effettivamente accaduto a Milano: lì è stato criticato da alcuni passanti. La scena viene parzialmente rifatta per poi cambiare direzione: la finta stima a Renzi che si trasforma in scherno, l’ostentazione della sua carriera di magistrato sono i pilastri del suo numero.
SI parla tanto di “fuga di cervelli” e viene citato il caso di Sabrina Berretta: laureata in neurochirurgia, ora è capo di un laboratorio di ricerca ad Harvard. A Catania aveva tentato un concorso pubblico per lavorare come bidella, ma non riuscì a vincerlo e così decise di andar via dall’Italia. Alfano a tal proposito ha parlato dei geni italiani che fanno successo oltreconfine come “ambasciatori del nostro successo” e Crozza lo critica: “Ma perchè è rimasto in Italia?”.
Poi, passa alle difficoltà di Alitalia: Luca Cordero di Montezemolo ha lasciato la presidenza, pur rimanendo nel Cda. Il comico lo imita ritraendolo all’interno del suo ufficio, intento a svuotarlo dai suoi effetti personali per riporli negli scatoloni. È un Montezemolo sfiduciato, depresso, perchè non sa cosa fare nel prossimo futuro. Spiega cosa a suo giudizio non è andato: “Le cose sono iniziate a precipatare al secondo giorno di lavoro, quando ho saputo che l’azienda quotidianamente perdeva un milione di euro!”. Poi, quando scopre cosa significa la perola “pensionamento”, ammette: “Ma allora è da una vita che lo sono!”.
Uno dei cavalli di battaglia di Maurizio Crozza è senza dubbio il senatore forzista Antonio Razzi. Per la prima volta lo propone anche nel suo nuovo format su Nove. Ironia sul suo apprezzamento nei confronti del dittatore nordocoreano Kim Yong Un, per cui il vero Razzi ha espresso parole di stima. Interrogato sul dibattito sul testamento biologico e sul salvataggio di Minzolini dalla decadenza al Senato, come sempre capisce fischi per fiaschi. Immancabile il suo tormentone “Fatte li ca..i tua” per ricordare come prima di tutto bisogna pensare al proprio tornaconto e “alla grana” e poi, sempre se si vuole, ai bisogni degli altri.
Crozza saluta il pubblico in sala ringraziandolo per l’affetto nei suoi confronti e poi lancia un filmato che raccoglie le “pillole” delle prove della puntata odierna, uguale al “Come l’ho fatto” che chiudeva il suo show su La7. La diretta termina qui. Giovedì 24 marzo, sempre alle 21.10, su Nove, andrà in scena la quarta puntata. .