L’apertura è dedicata a Donald Trump e all’attacco missilistico USA della scorsa notte in Siria. Il Trump di Crozza appare come un uomo dall’atteggiamento un po’ infantile, soddisfatto per la sua prima azione militare come fosse stata un gioco. Ne segue un monologo che mette in risalto le contraddizioni e i limiti del Neo-Presidente americano. Come spesso accade, l’inizio di puntata fa riflettere più che ridere.
C’è spazio anche per assestare un colpo all’atteggiamento del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, che si è schierato in modo netto con gli USA. Poi un surreale trio canoro Gentiloni – Mattarella – Padoan canta l’atteggiamento molle, “noioso” e accondiscendente dell’Italia, in politica estera e non solo.
Rimane sul palco Crozza-Padoan, nella veste pavida e insicura che gli ha voluto dare il comico genovese. E cosa ne uscirebbe da una chat tra Matteo Renzi e Beppe Grillo? Con la fantasia, Maurizio Crozza prova a dipingere questo scenario, sottolineando come “Due uomini nemmeno parlamentari in questo momento muovano davvero le cose in Italia”. L’affondo che coinvolge di più il pubblico è sul caos che regna all’interno del Partito Democratico, con le sue continue scissioni. È il gancio per introdurre l’imitazione di Maurizio Mannoni, il giornalista del Tg3 conduttore di Linea Notte. La simulazione caricaturale di una puntata di Linea Notte è senza dubbio una delle cose che più riescono nel programma da diverse puntate. Non tanto perché sia effettivamente esilarante, ma perché riesce a cogliere in maniera divertente i tic della trasmissione. Oltre a Mannoni, anche i giornalisti Giovanna Botteri e Federico Rampini godono della stessa fortuna.
Torna lo scrittore Mauro Corona. Confermato, dunque, il personaggio messo in scena la prima volta nella scorsa puntata con il suo mantra: “Togliere!”. La visione della vita e del mondo di Corona ruota attorno alla frugalità, alla lotta contro le sovrastrutture che tarpano le ali all’essere umano e alla natura. Maurizio Crozza esaspera proprio questo punto di vista e mette in risalto anche la contraddizione con il grande successo editoriale dello scrittore trentino.
Cambio di argomento: si passa ad un monologo sui problemi legati alla contaminazione del cibo, persino quello biologico. È l’ora dello Chef immaginario Germidi Soia, che promuove la cucina vegetariana con atteggiamenti da mistico, circondato da adepti adoranti. Il personaggio si rifà allo Chef Simone Salvini, guru della cucina veg.
In questa fase si parla di calcio, in particolare delle presunte inflitrazioni della malavita nelle attività di alcune squadre: è il preludio all’ingresso in del Presidende della Sampdoria, Massimo Ferrero. Un personaggio caro a Maurizio Crozza – genovese e tifoso della Samp – che si presta particolarmente alle imitazioni per via delle sue uscite sempre sopra le righe, spettacolari. L’argomento ora sono le vicende giudiziarie di Ferrero, sempre a rischio guai proprio per il suo modo di fare a dir poco disinvolto, tanto nella vita quotidiana quanto negli affari.
La puntata si chiude qui. Ancora uno spettacolo piacevole e divertente, col merito di far riflettere sui temi di attualità con leggerezza, ma senza momenti di comicità davvero travolgente. L’appuntamento con lo show è per venerdì 21 aprile, mentre venerdì prossimo andrà in onda uno speciale con il meglio delle prime sei puntate.