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l trio di questasera è composto da Nadia Toffa, Matteo Viviani e Andrea Agresti. Anzi, si tratta di un quartetto: al trio si aggiunge proprio Rovazzi, campione di visualzzazioni su YouTube.
Il primo servizio è di Nadia Toffa: I politica cambiano, l’altra Ilva resta, Siamo a Trieste, dove i fumi della Ferriera inquinano da anni l’aria. La giornalista si era già occupata del caso, mostrando tutte le polveri che si accumulavano in poche ore sui balconi in prossimità dell’impianto. A testimoniare la pericolosità, uno studio commissionato dall’Asl: la Toffa interpella anche una studiosa, la quale conferma che le polveri possono portare al cancro.
Il proprietario della Ferriera rischia di assicurarsi la gestione dell’Ilva di Taranto. Ma tornando a Trieste: pur cambiando le amministrazioni, nulla è stato fatto riguardo l’impianto siderurgico. La Toffa segue il caso da tanto tempo che ha già avuto modo di chiedere lumi a tre sindaci; ora si reca di Roberto Dipiazza, il quarto, che aveva promesso di impegnarsi a chiudere la struttura entro 100 giorni. L’uomo prende un ulteriore impegno in merito.
La Toffa torna anche dalla Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia: la riposta è che i dati sull’inquinamento sono migliorati. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Si prosegue con Roberta Rei: Mafia cinese: dal tessile alla marijuana. La Rei segue i carabinieri in una “foresta” di marijuana sequestrata a dei cinesi a Prato: un’erba coltivata sotto lampade che emanano un aluce fortissima, con aggiunta di sostanze che ne stimolassero la crescita. Nel capannone della criminalità organizzata, ha lavorato unragazzo che viene chiamato Luca per tutelarne l’identità: ingannato dai connazionali, pensava d dover coltivaare ortaggi. Invece Luca si è ritrovato per tre mesi consecutive a stretto contatto con la marijuana, senza mai poter uscire. Il ragazzo parla a fatica, non senza tremare.
La iena va quindi a Prato per sentire qualche opinione: nessun cinese ha sentito parlare di questo business della mafia cinese.
Tocca a Giulio Golia: Ultras Lazio, minacce di morte o sfottò? Al centro del servizio, lo striscione e i manichini appesi davanti al Colosseo: dato che gli Ultra della Lazio hanno diffuso un comunicato in cui si parlava di “spirito goliardico”, l’inviato è andato da loro per cercare di farli ragionare. I manichini impiccati, dicono, erano bambole gonfiabili: ammettono di essere andati forse oltre, ma questo lo stabilirà la magistratura. Alla fine, il saluto è per Ilary Blasi e Totti.
Nina Palmieri si occupa di Bambini plusdotati. La iena ci fa conoscere dei ragazzini con un quoziente intellettivo molto alto: se per i piccoli protagonisti sembra tutto normale, sono poi i genitori a spiegare quali sono le difficoltà. Innanzitutto degli insegnanti che non capiscono subito di avere a che fare con alunni plusdotati, poi la difficoltà di condividere interessi con i compagnetti. Sentimenti della loro età insomma, a fronte di un livello intellettivo più adulto.
Gaetano Pecoraro segue il caso della Kappa Flex di Roncello: I soldi pubblici che finanzino i licenziamenti. Un’industria i cui operai ignoravano che sarebbe stata portata in Polonia: appena si sono accorti che la proprietà stava smontando i macchinari, hanno iniziato ad occupare. La tensione tra i lavoratori è alta: è arrivata la lettera di licenziamento collettivo, 187 dipendenti in totale.
Il bilancio del 2016 conferma l’aumento del fatturato: la Kappa Flex è in attivo. La delocalizzazione dunque, che avverrà anche grazie all’ottenimento di finanziamenti pubblici, prevede investimenti sia in Polonia che negli Stati Uniti. Pecoraro tenta di ottenere risposte dai proprietari, senza ottenerne. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Il prossimo servizio è di Dino Giarrusso: Sulley Muntari dice no al razzismo. La iena incontra il calciatore, che ha protestato in campo per i cori razzisti: Giarrusso raggiunge il giudice sportivo che l’ha squalificato, dato che i responsabili erano “solo” in dieci e Muntari ha abbandonato il campo. In seguito la iena si reca da Tavecchio, presidente della federazione: in cambio ottiene solo voce alta e nessuna risposta. In compenso però, dopo la realizzazione dle servizio, la squalifica è stata revocata. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Dopo la pubblicità, al bancone siedono in quattro: è infatti ora di lanciare il servizio di Fabio Rovazzi sui Selfie estremi. La webstar mostra alcuni casi di video e selfie realizzati in situazioni al limite: sui binari col trneo in arrivo, sui cornicioni, dalle finestre degli hotel. Non sono solo i ragazzini ad essere protagonisti, per raccimolare qualche like, ma c’è chi lo fa persino a livello professionale .
Rovazzi segue una coppia di fidanzati, Angela e Ivan: i due si fotografano sui tetti di tutto il mondo, senza mai aver chiesto un permesso. I loro scatti sono illegali. Seguiti dalla telecamera de Le Iene, li vediamo all’opera: in cima al cornicione di un grattacielo di Dubai, dopo aver superato la sicurezza, dietro di loro c’è il vuoto. Angela e Ivan sono due professionisti: guai a imitarli.
Rovazzi ci mostra i due fidanzati in azione su diversi palazzi: alla fine, felice di toccare terra, li saluta senza troppo dispiacere e augurando loro una lunga vita.
Il servizio si conclude con Rovazzi davanti a una scuola: megafono in mano, urla ai ragazzini di fare i selfie con i gattini.
Matteo Viviani nutre dei dubbi sul caso di Andrea: Condannato per pedofilia: colpevole o innocente? Il tribunale ha stabilito che Andrea avesse abusato della figlia di pochi anni, eppure la vicenda avrebbe diverse incongruenze. La figlioletta di tre anni ha raccontato delle violenze con dovizia di particolari: la pediatra ha trovato delle tumefazioni in zona genitale, però un altro medico interpellato da Viviani spiega che su una bimba tanto piccola, una penetrazione avrebbe irrimediabilmente rovinato l’apparato genitale. Anzi, l’avrebbero uccisa.
Per una bimba di nemmeno tre anni poi, le dichiarazioni riportate avrebbero una proprietà di linguaggio notevole.
Dopo la condanna, Andrea è scappato dall’Italia: non vede la bambina da sei anni. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Niccolò De Devitiis si domanda: Cosa ha detto davvero De Rossi? Dopo il derby Roma-Lazio, in seguito al messaggio lanciato dal giocatore in direzione degli spalti, la iena va dallo stesso De Rossi: lui spiega che non ce l’aveva con i tifosi, ma con una persona in particolare. Nega di lasciare la Roma e poi, su suggerimento di De Devitiis, si trova costretto a dire che il derby è solo un gioco.
Tocca ad Andrea Agresti: Il lupo perde il pelo ma non il vizio…per il pelo. Agresti incontra Martina, che gli racconta di un annuncio di lavoro molto particolare: viene mandata una complice, e qui la iena si accorge che il soggetto in questione è una vecchia conoscenza del programma. Insomma, a distanza di anni, siamo davanti a un vero e proprio deja-vu: l’uomo vuole una cameriera che sia praticamente una prostituta. {module Pubblicità dentro articolo 2}
A mezzanotte viene riproposto un vecchio servizio di Nadia Toffa dagli Stati Uniti.
Dato che ieri Fedez ha chiesto la mano della Ferragni, viene subito riciclato il servizio in cui Corti e Onnis testavano quanto il rapper conoscesse la fidanzata.
Alessandro De Giuseppe ascolta le ragioni dei ciclisti Ruffoni e Pirazzi: Ancora doping al Giro d’Italia. Entrambi gli atleti fanno parte della stessa squadra: c’è ora il rischio che venga sqaulificata l’intera squadra. gli esami risalgono al 26 aprile, eppure i risultati sono stati divulgati solo a ridosso della gara: entrambi sostengono di aver preso quelle sostanze, convinti invece che si sia voluta dare una dimostrazione di forza sul funzionamento dell’antidoping.
La puntata si conclude qui, l’appuntamento è per mercoledì.