{module Pubblicità dentro articolo 2}
Apre Giorgia cantando Oro nero. Subito dopo arriva Fabrizio Frizzi, stavolta per introdurre una delle prime punk band d’Italia: i Decibel. Il gruppo di Enrico Ruggeri attacca con Contessa, pezzo sanremese del 1980, in promozione per l’imminente tour.
Quattro i superfinalisti in gara. Ma prima di ascoltarli, un ex concorrente che aveva trionfato nel 2005: Simone Cristicchi. Il cantautore torna così a casa, e ricorda la sua emozione: “Dopo questo, ci può essere solo Sanremo. Sono due mondi diversi, è bello vedere come ognuno abbia la sua identità”. Cristicchi parla di “paura” in merito allo Sferisterio.
Insieme a Cristicchi, Frizzi annuncia il primo finalista: Francesco Papageorgiou con Amo la vita da farmi male. Di origini greche, il cantante canta l’importanza di non perdere alcun momenti della propria vita, a costo di rimanerne ferito.
Da Vercelli, Francesca Sarasso: Non ci incontriamo mai. Il brano racconta un amore clandestino, lontano tra le vie di Praga e Berlino: nei giorni scorsi ha già vinto il premio della critica, il brnao è autobiografico.
Dopo il break pubblicitario, accompagnato al pianoforte, Simone Cristicchi si esibisce in una versione rivisitata di Ti regalerò una rosa. Per la performance, il cantautore utilizza ancora la sedia usata all’Ariston: se la porta dietro da dieci anni, come portafortuna.
Siamo adesso al terzo protagonista: Alessandro Sipolo in Cresceremo anche noi, lettera di scuse alle donne per il modo in cui vengono considerate.
Infine, l’ultimo finalista in gara: Mirkoeilcane in Per fortuna, canzone che ironizza sull’uso eccessivo della tecnologia in confronto alle vere priorità della vita. Romano, l’artista si rifà alla tradizione degli stornellatori;: rispetto ai suoi colleghi, è l’unico ad avere puntato su un testo attraversato dall’ironia. Il pezzo però affronta tematiche tutt’altroc he leggere, come lì’assenza di lavoro e il miraggio di una pensione, rispetto a cui “si fa prima ad andare su Marte”.
In attesa di conoscere il nome del vincitore, il professore della canzone italiana: Roberto Vecchioni. Per l’occasione, il cantautore ripropone Sogna, ragazzo sogna.
Subito dopo, Ron.
Siamo ora al verdetto decisivo: busta in mano, Frizzi annuncia il nome del vincitore. Si tratta di Mirkoeilcane, che chiede di rileggere bene il nome per essere certo della sua vittoria.
In conclusione, anziché riascoltare la canzone vincitrice, i titoli di coda scorrono mentre Matthew Lee rivista al pianoforte L’Isola che non c’è di Bennato.