Un legame che può essere più o meno intenso ma che li gratifica, li aiuta a condividere segmenti di quotidianità, emozioni, parti importanti della loro vita. Tutto viene dissolto dinanzi alla “tentazione”. Dinanzi ad un programma che demolisce senza costruire nulla sulle macerie. Coppie che si dividono, si allontanano, sogni infranti, speranze deluse: il nulla più totale. Ecco quanto rappresenta oggi nel panorama televisivo Temptation island. La seconda edizione in onda su Canale 5 è ancor più deprimente della prima.
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Perchè accade che le coppie di fidanzati, entrate in piena armonia nel gioco, alla fine si ritrovano separate e deluse? Perchè Temptation island induce in tentazione in maniera così totalizzante?
Certo le single o i single esistono anche nella vita comune e non solo nel finto paradiso terrestre del programma di Canale 5. Ma sotto i riflettori tutto acquista una dimensione differente, tutto si amplifica. Cresce l’ego e la voglia di mettersi in evidenza, di apparire, di far discutere, costi quel che costi. Perciò si consumano facilmente tradimenti e i partecipanti sono ben consapevoli che i partner stanno osservando tutto. E’ come un Grande Fratello Estivo, con un meccanismo che sfrutta i sentimenti, li mette al servizio totale dell’audience.
Certo, il dubbio che magari molte delle dinamiche siano state concordate a priori, si insinua nella mente dei telespettatori. E probabilmente qualcosa di vero esiste: dietro ogni reality c’è sempre una sapiente sceneggiatura.
Ma a colpire negativamente è il crollo delle speranze e della fiducia dei partecipanti negli ex partner. E’ già così difficile che i ragazzi di oggi costruiscano un rapporto basato sulla fiducia reciproca, sull’amore sia esso più o meno longevo: perchè attirarli nella rete del reality facendo magari presa sul cachet settimanale che riveste certamente un’enorme importanza?
Perchè sfruttare le fragilità psicologiche, la sensibilità, le debolezze di una generazione già in difficoltà, alla ricerca di se stessa e dei propri valori, sottoponendola ad un devastante gioco dei sentimenti?
Probabilmente alcune coppie si sarebbero separate anche senza Temptation, ma sarebbe avvenuto in un contesto diverso senza i riflettori e la necessità di amplificare gli ascolti per catturare gli inserzionisti pubblicitari.
Sulle più belle spiagge d’Italia, in villaggi a cinque stelle si consumano drammi della gelosia, tradimenti magari dettati solo da spavalderie.
Ma alla fine di ogni puntata l’assistere allo spezzarsi di altri legami, alle lacrime dei protagonisti, alla rabbia, alla consunzione delle grandi speranze d’amore, lascia un terribile vuoto. Una sensazione di solitudine, di impossibilità di condivisione umana in un mondo nel quale l’aspetto virtuale è sempre più preponderante. E’ come se si volesse dire a questi giovani che l’amore non è un sentimento alla loro portata.
La fine di un legame lascia rancori, forse anche odi. E la realtà quotidiana ci sbatte ogni giorno sotto gli occhi esempi di violenza scaturita proprio da sentimenti contrastanti. In una società già piena di violenza bisognerebbe salvaguardare come bene prezioso l’amore tra i giovani. Bisogenrebbe insegnare loro a coltivarlo in maniera da poter crescere insieme.
Ricordate il film Quel che resta del giorno interpretato magistralmente da Anthony Hopkins e Emma Thompson? Ecco alla fine la sensazione di non aver capito nulla della propria vita e del proprio partner è davvero la stessa.
Qui la diretta della puntata del 21 luglio.