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Tutto pronto, parte Quelli che il calcio con la prima novità: la sigla. La generosa con la voce di Bruno Pizzul e l’adattamento di Rocco Tanica. Bella, allegra, vivace con immagini storiche e improvvisati calciatori su una marcia trionfale.
Entra in studio Nicola Savino il quale presenta la Gialappa’s Band che immediatamente prende in giro il conduttore per la sua giacca. Al tavolo tecnico, quello che fornirà aggiornamenti sulle partite, ci sono Bruno Pizzul, Fulvio Collovati, Paolo Casarin e Sarah Castellana, ex giornalista di Gazzetta tv.
Si inizia a parlare subito del lunch match: “Occhio vorrei dire che il Torino nelle prime due partite era passato in svantaggio” Giallappa’s dixit e pochi secondi dopo il Verona viene acciuffato sull’1-1.
Ogni programma che si rispetta ha il suo spazio web: a quelli che il calcio è affidato a Melissa Marchetto la quale subito mostra un fotomontaggio del presidente Renzi, che ieri ha assistito alla finale degli UsOpen.
Bell’inizio con la trasmissione che tiene un ritmo alto, senza creare caos. Dopo qualche minuto dedicato al calcio, ecco il primo momento di alleggerimento con l’imitazione di Giovanni Allevi di Ubaldo Pantani. Un cavallo di battaglia del comico che non delude mai: movenze e parlato simile all’originale e risate garantite grazie anche al ruolo di Nicola Savino.
La presenza di Allevi è il pretesto per lanciare il primo ospite Stefano Bollani che presenta Arrivano gli alieni. Il conduttore e la Gialappa’s prendono in giro la tradizionale ospitata promozionale. Terminata l’esibizione si torna a parlare di calcio e degli anticipi di ieri.
Dopo la pausa torna Stefano Bollani si esibisce al piano, in alcune storiche sigle dei programmi calcistici della Rai, mentre la Gialappa’s si diverte a prenderlo in giro. “dopo anni di Daspo quest’anno rientriamo negli stadi”. Il primo collegamento è con lo stadio Marassi di Genova dove c’è Paolo Villaggio.
Bandierina in mano, look stravagante e quantomeno revedibile, il comico quasi commosso sottolinea come la fede calcistica non cambi mai. Il match Sampdoria-Bologna è stato rinviato per allerta meteo “ma qui fa un caldo bestiale”. Subito dopo arriva anche Dario Vergassola.
Prosegue il giro dei campi passando per Empoli, Palermo e Sassuolo, dove il Divin Peluso (un pittoresco cronista avellinese) è il pretesto per annunciare la collaborazione con la pagina facebook “Calciatori Brutti“. Il vostro sogno è diventare telecronisti? Italia’s Got Pizzul è la vostra occasione!
Angela Rafanelli avrà il compito di far conoscere le città delle squadre di SerieA: si inizia da Carpi! Prima del collegamento con l’inviata, va in onda un divertente vox populi in cui gli emiliani raccontano pregi e difetti della cittadina. Carina anche questa idea, ma bisognerà verificarla di fronte a città più conosciute.
Dopo la pubblicità Savino ci parla “di una ragazza diventata famosa nella sua cameretta”; fin troppo facile la battutaccia della Gialappa’s. Stiamo parlando di Jasmine Thompson che neo quattordicenne ci canta il suo Adore. Il conduttore è in difficoltà con l’inglese e arriva secca la stoccata fuoricampo: “pensa che c’è chi deve tradurre quello che tu pensi di aver detto bene in inglese”
Iniziano le partite e arrivano le prime difficoltà: tifosi in studio, collegamento, opinionisti, gag fuori campo gestire il tutto è difficile e spesso c’è sovrapposizione e a casa si capisce poco. Bravo Nicola Savino a riprendere quasi subito in mano le redini del programma.
Uno sguardo anche al passato in questa edizione: il mister Mimmo Magistroni (Dj Angelo) con i suoi finiti calciatori interpreteranno in diretta azioni saliente e goal delle partite. Fantastica e romantica l’idea di affidare questo compito a dei bambini.
Tema caldo della settimana l’ospitata degli esponenti della famiglia Casamonica a Porta a porta: in collegamento Vera Casamonica interpretata da Lucia Ocone. Troppo lontana dalla somiglianza fisica, tutto lo sketch, si basa sul battesimo della nipote: troppo banale poco divertente.
Immancabile lo spazio dedicato a Pechino Express. Per parlarcene in studio il conduttore Costantino Della Gherardesca. Si tratta il delicato tema dell’omosessualità, partendo da un’analisi dei concorrenti e poi si finisce per ricordare la partecipazione nell’ultima puntata di Giancarlo Magalli.
La pungente ironia della Gialappa’s Band domina sempre più la trasmissione, nonostante qualche parolaccia di troppo. Attraverso un collegamento dall’Expo con Sammy Barbot, il conduttore del reality di Rai2, viene sottoposto ad un quiz musicale.
Alla fine delle prime frazioni di gioco possiamo dare i primi giudizi: alla vigilia era stato detto che il calcio sarebbe tornato protagonista; sicuramente sono stati fatti dei passi avanti, ma non ancora a sufficienza. Gli esperti in studio vengono interpellati poco e gli inviati volutamente sono folcloristici e così oltre agli aggiornamenti non c’è molto altro.
Si sfrutta l’intervallo delle partite delle 15 per parlare del derby di Milano che si giocherà questa sera con Jake la furia dei Club Dogo, tifoso rossonero, ed Enrico Ruggeri, supporter neroazzurro. Più che di aspetti tecnici si ricordano incontri del passato e si mostrano immagini e video satirici che riguardano i giocatori o dirigenti.
Durante un collegamento da Genova gaffe incredibile di Paolo Villagio che confonde Bruno Pizzul con il compianto Nando Martellini: “E’ stato emozionante sentire tre volte Campioni del mondo da te”. In questo blocco, molto sollecitata la postazione social, nonostante la poca brillantezza di Melissa Marchetto.
In studio entra Marina Abramovic, una delle performer più famosa al mondo. Per la prima volta Lucia Ocone realizza un suo personaggio non in collegamento. Scenetta muta, non molto originale ma divertente grazie soprattutto all’ottimo lavoro della Gialappa’s Band, che appaiono sempre più padroni della trasmissione.
Ultimo ospite di questa prima puntata è Michele Riondino, in studio per lanciare la fiction “Il giovane Montalbano 2“. L’attore accolto sul comodo divano presente in studio ci parla della sua fede calcistico per il Taranto, della finale degli UsOpen tutta Pugliese ed infine si arriva alla serie di Rai1.
Nicola Savino, preso in giro immediatamente dal trio di comici, chiede a Riondino come faccia a parlare il siciliano e poi lo mette alla prova attraverso un dialogo a distanza con Toto Schillaci, in collegamento da Palermo.
Gran finale annuncia Nicola Savino e in studio arriva Roberto Benigni. Ubaldo Pantani ha lavorato diverso tempo su questa imitazione, ma ancora non ci siamo. La somiglianza fisica è inesistente, così come grosse lacune sono presenti anche sulla parlata toscana, quasi del tutto assente.
Anche in questo caso Nicola Savino si lascia da parte e lascia il ruolo di spalla alla Gialappa’s che prova invano a rinvigorire uno sketch debole: qualche riferimento ad episodi riguardanti il comico, qualche freddura e poco più. Il suo prossimo programma sarà sulle lettere dell’alfabeto: “Quando c’è un goal non serve mai”.
Rigore per l’Atalanta a Sassuolo sul punteggio di 2-2, Nicola Savino affida la telecronaca a Bruno Pizzul, che ci regala una delle sue storiche perle: “ricordiamo che in precedenza i bergamaschi hanno già fallito un penalty”. Peccato che l’errore nel primo tempa era stato degli emiliani.
In mezzo agli opinionisti riappare Marina Abramovic che fa intendere come lo storico telecronista abbia avuto dei problemi di meteorismo. Il friulano si riscopre comico e tiene il gioco alla Ocone chiedendo scusa.
Scelta quantomeno discutibile quella di andare in pubblicità proprio durante gli attimi conclusivi delle partite. Ritornati in studio, dopo la pausa, finalmente si parla con calma di calcio riassumendo i risultati di giornata, commentando le performance degli arbitri e delle principali squadre.
Giro di saluti, apparizione di Marina Abramovic che porta in scena il gobbo e collegamento in diretta con Paola Ferrari e Marco Mazzocchi per lanciare la nuova edizione di Novantesimo Minuto. Così termina la prima puntata di Quelli che il calcio che torna domenica prossima alle alle 13.50 su Raisport1, a causa della concomitanza con un gp di Formula1.