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Inoltre, è la prima volta che il protagonista di una “maledetta storia”, rivela in una trasmissione televisiva quello che nel corso del Processo aveva taciuto, dichiarando di non ricordare e di non sapere: i delitti commessi; la loro modalità; il movente alla radice di quei delitti.
All’epoca dei fatti, Stefania Albertani ha 26 anni, proviene da una famiglia di imprenditori del comasco,è geometra, anche lei imprenditrice, donna molto intelligente. Ma è come posseduta da una doppia identità. Un alter ego la domina, a sua insaputa determina e guida le sue azioni, le più terribili e feroci.
Condannata a 20 anni di reclusione, più tre di Ospedale Psichiatrico Giudiziario, Stefania Albertani – che attualmente sconta la pena nell’OPG di Castiglione delle Stiviere (Mn) – rivela a Franca Leosini come e perché ha ucciso la sorella e ne ha incendiato il corpo; svela come e perché ha tentato di uccidere i genitori dando fuoco alla loro macchina e come e perchè ha strangolato la madre che – in extremis – è stata salvata, malgrado Stefania ne avesse già gettato nel fuoco il corpo straziato.
Il fuoco ricorre come una maledizione in questa vicenda e nel racconto sconvolgente, drammatico che scorre in esclusiva nell’intervista rilasciata da Stefania Albertani a Storie Maledette.
E’ nell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Castiglione delle Stiviere che Franca Leosini incontra Stefania Albertani.
“Raccontiamo storie di crimini, vicende umane e giudiziarie che attraversano il grande romanzo della vita” sottolinea Franca Leosini.
Il delitto, per la Leosini, non è mai una storia individuale, ma l’espressione estrema del malessere profondo, del disagio, dell’inquietudine, della solitudine morale, che a diversi livelli attraversa la società.
Storie Maledette come sempre, si prefigge di capire e raccontare; prosegue nel tentativo di spiegare come determinati personaggi possano aver commesso crimini.
Mai, comunque, sono professionisti del crimine i tragici protagonisti di Storie Maledette: sono persone che sono precipitate nel baratro di una maledetta storia, della quale, o sono responsabili, o pagano alto il prezzo di una colpa della quale si protestano innocenti, conlude la conduttrice.