Avevamo voglia di incontrare finalmente il guizzo della creatività, il genio che trasforma l’esibizione in spettacolo puro, la novità che migliora i connotati dell’obsoleto talent show. Era logico attendersi tutto questo soprattutto considerando che sono ben tredici gli autori ai quali è toccato il compito di mettere insieme le “celluline grigie” per scrivere Forte Forte Forte. Ecco i loro nomi: oltre Raffaella Carrà e Sergio Iapino (che ne firma anche la regia), il programma è scritto con Gianluigi Attorre, Barbara Boncompagni, Alfredo Cavalieri, Dimitri Cocciuti, Giovanni Filippetto, Antonella Gasperoni, Annalisa Montaldo, Malcom Pagani, Mario Paloschi, Veronica Salvi e Walter Santillo.
{module Google richiamo interno} Invece abbiamo assitito ad uno show già visto, la summa di tutti i talent in circolazione. Unica nota differente la “super potenza” di Raffaella Carrà come giudice di gara. Ma non è bastato per dare un’impronta originale ad un programma che, tra l’altro, è molto pretenzioso e vuole a tutti i costi prendere le distanze da chiunque si sia avvicinato al genere talent in passato.
Per quanto riguarda la giuria, si è avuta la sensazione che Asia Argento sia stata scelta per essere l’equivalente di Morgan a X Factor: dovrebbe rappresentare la trasgressività radical chic. Il ballerino spagnolo Joacquin Cortes evocava lontanamente Rafael Amargo il giudice di Ballando con le stelle, il designer e stilista tedesco Philipp Plein si sforzava di trovare le parole italiane che mancano dal suo striminzito vocabolario.
Avrebbe dovuto essere una giuria internazionale, prestigiosa e pretenziosa, che doveva avere un significato solo all’ombra della grande “regina” Raffaella.
Invece, non si è riscontata per niente la tanto attesa originalità, neppure nella commissione di valutazione.
Scenografia e grandeur alla X Factor e alla The Voice, una riproposizione delle atmosfere di Amici: il tutto rimescolato in una veste scenica preziosa che, invece, non ha nobilitato lo show.
Dispiace constatare che, probabilmente, la Carrà avrebbe fatto meglio a non abbandonare il suo posto di giurata a The voice per intraprendere un’avventura troppo simile.
Infine: il pubblico è più propenso ad ascoltare canzoni e veder ballare, sono generi spettacolari ai quali è abituato. Ma non ha compreso bene quanto devono fare i concorrenti di Forte Forte Forte: cantare, ballare e intrattenere contemporaneamente? Forse sfugge ai più che in Italia esiste un solo personaggio che risponde a tali requisiti si chiama Rosario Fiorello.