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Fragilità, ansie, sogni, bullismo, droga, piccoli e grandi furti, disagio giovanile più o meno accentuato: sono queste alcune delle tematiche che verranno affrontate nel programma, al ritorno su Rai Due dopo una prima edizione andata in onda lo scorso anno con la conduzione di Milo Infante.
Sarà un viaggio a 360 gradi, che spazierà anche sulle sette sataniche, sulle stragi del sabato sera ancora drammaticamente attuali, sulla pedofilia e sullo sfrenato desiderio di bruciare ogni tipo di gavetta per arrivare il più presto possibile.
La prima puntata, in onda martedì 17 aprile, propone tre reportage che indagano proprio su alcuni dei disagi di cui sono vittime le giovani generazioni. Sarà un excursus tra pedofilia, disagio giovanile e la crescita precoce dei nostri figli: questi gli argomenti dei tre reportage. I temi sono scottanti, e anche le immagini. Il primo reportage fa vedere addirittura l’arresto di un presunto pedofilo che è stato scoperto mentre cercava di portare nella sua auto un bambino di 11 anni. Fortunatamente, le forze dell’ordine sono arrivate in tempo.
Sempre nello stesso servizio, i telespettatori vedranno come funziona l’adescamento dei pedofili on line. Attraverso immagini che evocano i servizi de Le Iene, una persona adulta si è finta una 16enne che è stata subito individuata da un pedofilo.
Senza Peccato propone poi un’intervista ad un ragazzo molto giovane proveniente da una famiglia benestante, il quale ammette di prostituirsi. È soltanto uno dei casi frequentissimi tra gli under 20 e, purtroppo, anche tra gli adolescenti. I ragazzi non lo fanno per bisogno o necessità materiali, ma solo perché annoiati da un certo tenore di vita che non offre loro, secondo quanto affermano, i necessari spunti per andare avanti; in questo modo invece, spiegano, riescono non solo a guadagnare cifre consistenti in tempi brevissimi, ma anche a sentirsi finalmente utili: questo confessano i ragazzi intervistati. E da questo quadro così desolante, viene fuori una tremenda realtà: il motivo per il quale questi ragazzi accettano di prostituirsi, spesso risiede nella poca attenzione che è stata loro riservata dai genitori nel corso dell’infanzia.
Un monito per le famiglie e per madri e padri che, per pensare troppo al lavoro, si dimenticano dei propri figli e li seguono poco. Purtroppo le conseguenze sono drammatiche. In quest’ottica, Senza Peccato spera di aprire finalmente gli occhi a tante famiglie italiane.