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La prima puntata, in onda stasera, è dedicata allo sbarco di Anzio del gennaio del 1944; sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale, all’indomani dell’8 settembre, racconteremo quella che è stata definita la “Normandia italiana” cioè l’arrivo delle truppe alleate sulle spiagge di Anzio, nella costa laziale. Torneremo a quei momenti della storia che hanno cambiato il nostro paese: abbiamo ricostruito, grazie ai rievocatori storici e all’ausilio dei mezzi bellici originali, quei sanguinosi mesi che hanno preceduto la liberazione di Roma: gli attacchi di Cassino, gli scontri con i tedeschi, la lenta sconfitta dell’esercito tedesco e il ruolo della resistenza italiana.
Ulisse non si fa mancare nulla: con carri armati Sherman e i loro avversari i terribili Tigre insieme a altri veicoli dell’epoca rivedremo quegli scontri che hanno colpito a morte oltre 60.000 soldati. Quelli americani sono sepolti nell’imponente cimitero di Nettuno, dove Alberto Angela è andato a rendere omaggio a quegli eroi mai dimenticati.
La seconda puntata è dedicata ai bambini, quelli più piccoli: i neonati, teneri e per tutti irresistibili. Assisteremo a un parto e vedremo cosa succede nei primi 5 minuti di vita di un essere umano. E poi, com’è la vita di un neonato? Vede? Sente? Quando iniziano i primi ricordi? Quando le immagini cominciano a rimanerci impresse? Seguiremo la storia di una bambina dalla sua nascita fino ai due anni, le prime parole, le prime corse, il mangiare e il bere, i giochi e le vaccinazioni; la nascita del linguaggio, dell’apprendimento, la crescita del corpo e quanto la precocità a questa età sarà un segnale di velocità anche negli anni a venire. E poi, perché alcuni neonati non riescono a dormire la notte? Quanto il comportamento dei genitori influenza i figli?
“Ulisse” proverà a dare delle risposte scientifiche a queste domande che i genitori si pongono quando entrano in contatto per la prima volta con il loro bambino.
{module Google richiamo interno} Le meraviglie di Napoli è una puntata dedicata alla storia, all’archeologia, alla natura, ma soprattutto ai luoghi più insoliti e nascosti di questa grande capitale. Iniziando dai sotterranei della moderna metropolitana, progettata dai più celebri architetti del mondo e arricchita di opere di famosi artisti è una delle più belle del mondo;
E poi, il regno dei Borboni, la vita di corte dentro Palazzo Reale, e gusteremo Napoli da punti panoramici insoliti: la Cartolina che offre Castel Sant’Elmo, la Certosa di San Martino e la maestà della Statua del Cristo Velato.
Ma Napoli è anche tradizione culinaria, e non si può non raccontare la storia del BABA’, della Pizza, della mozzarella di Bufala e del ragù. E poi i presepi, la scaramanzia, il lotto, il teatro: passioni antiche che si confondono con la contemporaneità di un mito moderno: Maradona, il calciatore idolatrato cui è stato dedicato un museo.
Tra le curiosità Alberto Angela è andato nel Tunnel Borbonico, un percorso strategico militare fatto costruire da Ferdinando II di Borbone nel 1853 diventato successivamente ricovero bellico nella II guerra mondiale.
Alberto Angela andrà poi in Andalusia: la regione del sole con i sontuosi palazzi rinascimentali, le chiese barocche, il flamenco, le feste religiose e la storia: Granada, Siviglia, Cordoba i pueblos blancos, Tabernas il mito DI Sergio Leone e quello della corrida e il flamenco; e poi un viaggio nella tradizione culinaria di questo paese: il Jamon serraò, lo sherry e le mitiche imprese di Cristoforo Colombo.
Tutti noi conosciamo il mito di Tarzan, il bambino inglese adottato da una mamma scimmia e cresciuto in una giungla: a questo ambiente è dedicata una puntata nella fascia verde del nostro pianeta: Amazzonia, Africa, Nuova Guinea e Angkor in Cambogia.
Le foreste tropicali sono degli ambienti estremamente bui, pieni di animali feroci, piante rare, uccelli insetti e, certamente uomini: come si riesce a sopravvivere, nudi, in mezzo a questo tipo di ambiente, circondati di alligatori, pirana, ricorrendo solo ad utensili che risalgono alla preistoria? Grazie alla loro intelligenza, alle strategie che i popoli delle foreste hanno da generazioni messo a punto per sopravvivere.
Qui l’edizione autunno- inverno del programma.