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hanno partecipato alla conferenza il iirettore generale Rai Luigi Gubitosi, il direttore di Rai 1 Giancarlo Leone, Alberto Angela e la presidente della Fondazione Museo Egizio di Torino Evelina Christillin.
Luigi Gubitosi apre la conferenza esprimendo l’intento di avvicinare sempre più i telespettatori alla divulgazione culturale, e anticipando che andranno in onda diverse notti al museo. Evelina Christillin ringrazia la Rai, per poi dare ala parola al conduttore.
Un progetto accarezzato da molto tempo, spiega Alberto Angela. L’idea di fondo è restituire al pubblico l’atmosfera notturna che le troupe trovano ogni volta che girano un documentario in un museo: di giorno infatti, la presenza dei visitatori impedisce di girare.
Ogni volta dunque, racconta Angela, viene consegnata la chiave e ci si lascia alle spalle la porta; spesso all’interno, proprio durante la notte, si trovano gli studiosi che stanno lavorando.
Giovanni Soldini racconterà i segreti dell’antichità, Piergiorgio Odifreddi illustrerà la tecnica e i calcoli dietro la nascita delle piramidi, ci saranno inoltre Muti, una customista Premio Oscar e una studiosa dell’amore e del sesso in età antica. Nella figura del custode invece, Alessio Boni.
A differenza dei programmi in onda su Rai 3, abbiamo qui una nuova formula adattata per il pubblico di Rai 1. L’intento è parlare del patrimonio culturale che abbiamo in Italia, e la Rai è l’unica emittente che ha il coraggio di trasmettere la divulgazione scientifica in prima serata. Gli ascolti, aggiunge Alberto Angela, premiano questa scelta, dimostrando che i telespettatori hanno sete di conoscenza.
Prende la parola Giancarlo Leone, direttore di Rai1: ci dobbiamo permettere il lusso di parlare sempre il più alto possibile, come è avvenuto con Roberto Benigni e lo spettacolo teatrale Le voci di dentro, la biografia di Camilleri in prima serata, Dario Fo, il 25 aprile con Fazio e Saviano, con il film di Pif e, ultimo in ordine di tempo, ieri sera con Fango e gloria. Tutti queste serate, segneranno la storia della Rai: la serata dedicata al Museo Egizio non sarà un caso isolato, ma solo il primo di una serie.
In tal caso, si tratterebbe comunque di eventi non a cadenza settimanale.
Il patrimonio che la Rai sta acquisendo, ora è cronaca, ma in un futuro diverrà storia. Lo testimonia ad esempio la distruzione dei siti archeologici da parte dell’Isis, conclude Angela, un giorno le immagini filmate dagli operatori verranno consultate come dicumentazione.
La conferenza si conclude qui, l’appuntamento è per il 28 maggio in prima serata su Rai 1.