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Il programma è in onda da venerdì 12 giugno alle 23:55 su Rai 2. La particolarità della serie è aver messo in rilievo alcune caratteristiche del passato, come ad esempio determinate vie di comunicazione, opere che hanno unito l’Italia in un periodo neppure troppo lontano dall’attuale e che nell’era di Internet rischiano di risultare invisibili.
Non solo. La singolarità e l’interesse della serie consiste anche nell’abbinare grandi opere e produzioni agroalimentari: il Canale Cavour e il riso, l’Acquedotto pugliese e i cereali la Piana del Sele e l’ortofrutta. Il narratore e viaggiatore Guido Morandini ci conduce anche in un’altra affascinante esplorazione: la conoscenza delle tradizioni italiane attraverso le parole e il racconto delle persone di tutte le regioni d’Italia a qualsiasi categoria appartengano.
La serie tv fa parte di un progetto di comunicazione cross-mediale e multipiattaforma, ideato da Rai Expo, Padiglione Italia e Politecnico di Milano.
Ecco le puntate della serie e gli argomenti:
Terre d’Acqua – Il canale Cavour e il riso
Si comincia con un viaggio da Torino a Milano lungo il “padiglione naturale” del riso, seguendo la spettacolare infrastruttura idrica del canale Cavour, opera idraulica di importanza internazionale, lunga 80 km e costruita a metà dell’Ottocento per portare l’acqua alle risaie. Ci si sofferma su agricoltura, gestione sapiente del territorio, storia, memoria e progetti di valorizzazione ambientale.
L’anima della Montagna – Parchi Nazionali e luoghi di fede
Seguendo gli antichi percorsi di crinale, o la rete ferroviaria dismessa che collegava da nord a sud tutto l’interno della penisola, si scopre un’Italia profonda, che resiste allo spopolamento e ritrova vecchie e nuove forme di spiritualità.
La terra trema – Coltivare per ricostruire
Avezzano 1915, L’Aquila 2009. Due terremoti che hanno rimodellato il paesaggio e l’economia della zona. Un viaggio sulla linea ferroviaria della dorsale centrale, da Terni all’Aquila, passando per Sulmona, nel cuore del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. L’incontro con le comunità della montagna, il coraggio di chi è rimasto, il rito dello scambio dei semi, i camminanti e la festa di Sant’Antonio.
{module Google richiamo interno} Adriatico – In cerca di una pesca sostenibile
Nei giorni di Natale, a Napoli, la preparazione del Capitone si rivela un rito sacrificale. Comincia così la ricerca delle anguille, fino al Lago di Lesina, nel Parco Nazionale del Gargano. Poi, l’Adriatico vero e proprio, all’altezza delle Marche. Un mare che non è solo un ecosistema a rischio ma un laboratorio per la pesca del futuro.
Un Po a sud – Il canale emiliano romagnolo e i suoi frutti
Si parte dal Fiume Po, a Salvatonica di Bondeno, dagli edifici di presa del CER, il grande canale irriguo che da’ acqua all’agricoltura specializzata della Romagna. Il Canale Emiliano Romagnolo è la testimonianza tangibile di una lotta secolare per la bonifica idraulica e lo sviluppo agricolo di queste terre. Qui si sperimentano tecniche di irrigazione legate ai diversi tipi di colture, i giovani agricoltori parlano di fare impresa, si torna alla terra.
Senz’acqua – Fonti e Acquedotti del Sud-Est
Da Caposele, in Campania, fino Santa Maria di Leuca, estremo sud della Puglia. Più di 400 km in bici sulla strada di servizio del canale principale. Poi, a piedi, dentro i tunnel dell’acquedotto, per raggiungere i cantieri delle riparazioni necessarie a mantenere funzionante un’opera che ha ormai più di 100 anni. Acqua da bere e acqua da mangiare. Una rete che si estende per 18.000 km per arrivare ai rubinetti e alle tavole di milioni di persone.
Sole, sale, Sele – Le bonifiche della Capitanata e della Piana del Sele
Da est a ovest, dalla Puglia alla Campania. E poi a ovest, verso la Piana del Sele, sulle tracce di colture specializzate, la quarta e la quinta gamma alimentare, nel cuore del territorio in cui affonda le sue radici la Dieta Mediterranea, vero e proprio “elisir di lunga vita”.
Alpi – Vigenti, valichi e trafori
Dalla Liguria alla Lombardia, ma passando per la Val d’Aosta e il Piemonte. Avanti e indietro tra i confini di Italia, Francia e Svizzera, alla ricerca di infrastrutture d’alta quota: i cosiddetti “vigneti eroici”. Poi il traforo del Sempione, l’opera che ha ispirato la prima Esposizione Universale italiana, quella di Milano 1906.
Milano/Venezia – Viaggio nel golfo padano
Milano era una città del mediterraneo. In passato, il sistema dei Navigli attraverso il Po creava un collegamento navigabile con Venezia e l’Adriatico. Tutte le principali città del nord Italia, del resto, hanno o hanno avuto un porto fino ai primi anni del ‘900. Merci e persone si spostavano in barca lungo una rete di fiumi e canali, così come oggi si usa l’autostrada o la ferrovia. Da questo punto di vista Venezia, destinazione di questo viaggio di Experia, assume l’aspetto di una città terminale di un reticolo di “isole” urbane collegate da vie d’acqua.
Venezia/Milano – Dall’Arsenale alla Darsena
Si riparte dall’Arsenale di Venezia, quando la Serenissima era nel suo periodo di massima grandezza. Quanto resta di questo “impero commerciale delle Acque”? Attraverso le nuove conche di navigazioni si arriva alla Darsena di Milano.
Terra e libertà – Garibaldi agricoltore
Sull’isola di Caprera, nel Parco Nazionale dell’Arcipelago della Maddalena, Giuseppe Garibaldi creò una piccola comunità di pastori, mezzadri, fattori e amici; la sua casa venne ingrandita e vennero via via aggiunte tutte le strutture necessarie: il forno, il mulino a vento, il magazzino per gli attrezzi, la stalla e la dispensa. Itinerario storico e racconto intimo e di un’esperienza decisiva, con la voce di Giuseppe Garibaldi, il pronipote dell’eroe protagonista dell’Unità d’Italia.
Radici nel cemento –
Nelle grandi città metropolitane italiane si cerca un nuovo rapporto tra aree urbane e campagna. Scopriamo Roma, Milano e Torino come grandi comuni agricoli. Si moltiplicano le fattorie urbane, gli orti sui tetti, gli spazi verdi per il tempo libero che diventano anche risorse per una nuova cultura del cibo.